CTCU: Confronto condizioni mutui, quasi nulla la differenza fra tassi fissi e tassi variabili

 La differenza fra tassi fissi e tassi variabili è ormai quasi azzerata. In alcuni casi l’indice di riferimento del tasso variabile (es. Euribor 3 mesi o Euribor 6 mesi) è addirittura superiore a quello dell’indice dei tassi fissi (es. IRS a 5 o 10 anni). Accade così che chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile – indicizzato solo un paio di anni fa possa avere, per contratto, un tasso attuale superiore a quello di coloro che si accingono a stipularne uno a tasso fisso ai valori attuali. Difficile, quasi impossibile, per le banche rendere allettanti le offerte di mutui a tasso variabile-indicizzato. Nonostante che anche i tassi fissi siano aumentati di qualche decimo di punto rispetto ad inizio anno, ormai 3 mutuatari su 4 preferiscono scegliere il tasso fisso. E molti altri stanno passando dal variabile al fisso.

Telecomunicazioni. Associazioni di consumatori contro le numerazioni 899

 Arrivate centinaia di proteste da parte di cittadini che ricevono sms truffaldini da parte di numeri sconosciuti. I messaggi invitano a chiamare con urgenza per i più svariati motivi numeri con tariffa a sovrapprezzo o numeri non geografici , quelli che cominciano con 899…

Federconsumatori e Adusbef considerano gravissima questa truffa di massa che si sta sviluppando a danno dei consumatori.

Controllo delle caldaie a Roma: attenti agli impostori

 La Protezione Civile del Comune di Roma non sta effettundo alcun controllo sugli impianti di riscaldamento. Lo precisa in una nota il Campidoglio dopo che, nei giorni scorsi, alcuni cittadini hanno segnalato al Comune di aver ricevuto nelle proprie abitazioni delle persone che, presentandosi come incaricati dalla Protezione Civile, si dichiaravano addetti al controllo delle caldaie autonome a gas. L’invito ai cittadini è dunque quello di “respingere qualsiasi richiesta venga da questi individui rappresentata e ad informare subito Polizia o Carabinieri”.

Intervento per la riduzione del disagio abitativo per particolari categorie sociali

 SCHEMA DI DECRETO LEGGE

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione ;
Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di contenere il disagio abitativo di particolari categorie di soggetti svantaggiati, soprattutto nelle aree di più alta densità abitativa, anche per la scadenza della precedente proroga, fissata al 15 ottobre 2007 , ai sensi della legge 8 febbraio 2007 n . 9 ;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del … ;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro della solidarietà sociale, di concerto con i Ministri delle infrastrutture, dell’economia e delle finanze e delle politiche per la famiglia ;

Emana il seguente decreto-legge :

ART. 1
1 . Al fine di contenere il disagio abitativo e di favorire il passaggio da casa a casa per le particolari categorie sociali individuate dalla legge 8 febbraio 2007, n . 9, in attesa della compiuta realizzazione dei programmi concordati all’esito della concertazione istituzionale per la programmazione in materia di edilizia residenziale pubblica prevista dall’art . 4 della legge n . 9 del 2007 citata, i termini di sospensione per l’esecuzione dei provvedimenti di rilascio per finita locazione degli immobili adibiti ad uso di abitazione, previsti dai commi 1 e 3 dell’art . 1 della stessa legge, sono prorogati di 8 mesi .

Calano le erogazioni di mutui per l’acquisto della casa

 Uno studio di Banca per la Casa (Gruppo Unicredit) su dati Bankitalia evidenzia che nel primo semestre 2007 la flessione è stata del 3,73% rispetto allo stesso periodo del 2006 accentuando il calo dell’1,5% del primo trimestre.

“Dopo anni di crescita sostenuta, l’analisi al primo semestre – afferma Pasquale Giamboi, Amministratore Delegato di Banca per la Casa – ci conferma, la già attesa decelerazione del mercato dei mutui. Diversi sono i fattori che hanno influenzato la domanda dei mutui in questi primi 6 mesi e che continueranno ad influenzarla anche nei prossimi: un mercato delle transazioni immobiliari rallentato, la salita decisa dei tassi di riferimento e una condizione socio economica nella quale il potere d’acquisto delle famiglie a medio basso reddito è diminuito rispetto ad un reddito disponibile rimasto stabile”. Sarebbero auspicabili – conclude Giamboi – interventi sulla detraibilità fiscale degli interessi sui mutui a favore di queste famiglie.”

Il Notariato propone “l’autoriforma”:Proposta in 5 punti per ampliare l’offerta dei servizi notarili

 1) CONCORRENZA: INCREMENTO DEL NUMERO DEI NOTAI DI 1.000 UNITÀ (PIÙ 20%);
AMPLIAMENTO DEL NUMERO DEI NOTAI A CUI I CITTADINI POSSONO RIVOLGERSI ATTRAVERSO L’ACCORPAMENTO DEI DISTRETTI MINORI.
2) ADEGUAMENTO AUTOMATICO DEL NUMERO DEI NOTAI: INTRODUZIONE DI MECCANISMI DI AGGIORNAMENTO DEL NUMERO DEI NOTAI IN BASE ALLA CRESCITA ECONOMICA DEL TERRITORIO.
3) COSTI: INTRODUZIONE DI TARIFFE AGEVOLATE A FAVORE DEI GIOVANI PER L’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA, IL MUTUO E L’AVVIO DI NUOVE IMPRESE.
4) ACCESSO ALLA PROFESSIONE: CONCORSI A CADENZA CERTA ANNUALE; AUMENTO DEL 50% (DA 200 A 300) DEI POSTI MESSI A CONCORSO.
5) SOSTEGNO AI GIOVANI: 100 BORSE DI STUDIO TRIENNALI PER I GIOVANI MENO ABBIENTI.

Confedilizia: “Occorre rilanciare gli affitti, contro il caro mutui”

 di Corrado Sforza Fogliani, presidente Confedilizia

Negli Stati Uniti, in 10 anni, almeno cinque milioni di famiglie che vivevano in affitto sono diventate proprietarie. Ma per molte, i mutui si sono rivelati insostenibili. Alcune, sono già tornate in affitto e la gran parte delle stesse corre il relativo rischio. Anche in Italia, la crisi mutui si risolve (e si previene) in un modo solo: rilanciando l’affitto. Sul problema casa, la priorità è questa, se si vuole affrontare la situazione tempestivamente, realisticamente, e al di fuori di ogni intento speculativo, evidente in chi lancia piani megalattici di costruzione di immobili di là da venire e accusa la proprietà diffusa di non pagare le tasse, come se invece le pagassero Siiq e Fondi immobiliari, e cioè soggetti del tutto corazzati nei confronti del Fisco perchè protetti da esenzioni fiscali a non finire.

Lampade fluorescenti a basso consumo vs. lampade a incandescenza

 Vantaggi economici e minore impatto sull’ambiente

Le lampade a incandescenza trasformano in luce solo il 5-10 % della corrente elettrica impiegata, quindi rappresentano delle autentiche dissipatrici di energia. Le lampade a basso consumo utilizzano l’80 % di corrente in meno e durano fino a 8 volte più a lungo.

Cristine Romen, consulente del CTCU per il risparmio energetico, fa notare che le lampade a basso consumo, a parità di illuminazione e con una durata di vita media di 8.000 ore, permettono di risparmiare circa 73 euro. Per una famiglia tipo di quattro persone, ciò equivale a un risparmio di almeno 50 euro l’anno.

A Confconsumatori Grosseto aumento dei reclami contro gestori telecomunicazioni

 Lo sportello grossetano della Confconsumatori vede aumentare nell’anno 2007 i reclami inoltrati da utenti, con il sostegno della stessa associazione, verso società operanti nel settore delle telecomunicazioni.

Già nel 2006, la Confconsumatori ha avuto la netta sensazione di un aumento vertiginoso di liti tra consumatori e gestori di telecomunicazioni (tlc), dovuti soprattutto a pratiche di vendita di servizi quanto meno di dubbia correttezza.
Da gennaio a settembre 2007, la Confconsumatori Grosseto ha gestito 144 pratiche di reclamo -contestazione avviate da propri associati e rivolte a compagnie dei servizi di telecomunicazioni (telefonia fissa, mobile e tv a pagamento).
La maglia nera spetta a Telecom, che sommate anche le pratiche di telefonia mobile, conta ben 103 interventi della Confconsumatori.

Regione Piemonte: 2 milioni e 200mila euro alle strutture per disabili

 Terza assegnazione di risorse

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Welfare, Teresa Angela Migliasso, ha stanziato, ulteriori 2.279.322,19 euro destinati a finanziare la creazione e la ristrutturazione di presidi per i disabili sul territorio regionale.

Si tratta della terza assegnazione di risorse disposta nel 2007 per sostenere interventi di realizzazione di nuove strutture per disabili, di acquisto, trasformazione, ristrutturazione, ampliamento e manutenzione straordinaria di strutture già esistenti, nonché la fornitura di arredi ed attrezzature necessari ad integrarne e migliorarne l’efficienza.