Il Comune ha firmato due nuovi protocolli d’intesa con la Cassa Depositi e Prestiti e l’Agenzia del Territorio per reperire risorse da destinare alle infrastrutture dei quartieri di edilizia sociale. Un anno fa il Comune ha avviato un pionieristico Piano di Valorizzazione del patrimonio della città. Per proseguire l’opera firma un nuovo accordo con la Cassa Depositi e Prestiti e l’Agenzia del Territorio per continuare la migliore gestione del patrimonio immobiliare di proprietà dell’Amministrazione e per trasformarlo in una risorsa economica. L’obiettivo dell’accordo è reperire risorse da destinare non alla spesa corrente, ma agli investimenti, alle infrastrutture e dei quartieri di edilizia sociale. “La collaborazione con l’Agenzia del Territorio certificherà il valore dei nostri immobili e la collaborazione con la Cassa depositi e prestiti ci fornirà gli strumenti finanziari per compiere questa valorizzazione. La legge ci consente e in qualche modo ci vincola alla valorizzazione del nostro patrimonio immobiliare” ha dichiarato il Sindaco Letizia Moratti. I protocolli d’intesa sono stati firmati a Palazzo Marino, dal Sindaco, dall’assessore alla Casa Gianni Verga, dall’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti Massimo Varazzani, dal direttore finanziario Matteo del Fante e dal direttore dell’Agenzia del Territorio Gabriella Alemanno. Dopo il buon andamento del Fondo Milano 1 e la bontà della scelta del Comune, si apre ora la seconda fase della valorizzazione. Allegato al Bilancio 2009 è un elenco di beni redatto sulla base della Legge 133/08 che consente di avviare nuovi piani di valorizzazione. Si sta lavorando in particolare su edifici e aree che l’Amministrazione possiede fuori dal territorio comunale perché non ritenute strategiche per il Comune di Milano e, quindi, destinate ad essere alienate per prime.
Decreto legge
Legambiente: ancora traffico di rifiuti illecito
Urgente rivedere il ddl sulle intercettazioni telefoniche e completare l’iter istitutivo della commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti”. “Continua lo sporco affare dei rifiuti; siamo ben oltre i confini di Gomorra”. E’ il segnale d’allarme lanciato da Legambiente a commento dell’operazione del Noe di Pescara che ha smantellato un’organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti, con base in Abruzzo e diramazioni in diverse altre regioni del territorio nazionale. Nel congratularsi con le forze dell’ordine e le procure che hanno svolto le indagini, Sebastiano Venneri, vice presidente di Legambiente, insiste: “E’ chiaro che non esistono isole felici: i traffici illeciti coinvolgono il Paese nella sua interezza e riguardano anche grandi aziende del panorama nazionale, come dimostra il coinvolgimento dell’Ilva di Genova nell’indagine odierna. Ecco perché è davvero necessario non abbassare la guardia ma rilanciare invece con urgenza l’attenzione nei confronti dei traffici delle ecomafie”.
No all’eliminazione degli incentivi sul risparmio energetico
Il sistema delle costruzioni chiede lo stralcio dell`articolo 29 del dl 185/08. La decisione del governo di inserire nel dl anticrisi l`articolo 29 comporta di fatto l`eliminazione dal nostro ordinamento degli incentivi per promuovere gli interventi mirati al risparmio energetico. Si tratta di una scelta incomprensibile rispetto sia all`urgenza di sostenere l`economia reale del Paese nonche` rispetto agli stessi obiettivi di contenimento dei consumi di energia fissati dal protocollo di Kyoto. ANCE, ANIE, ANIMA, ASSISTAL, FEDERBETON, FEDERCHIMICA, FEDERLEGNO ARREDO, FINCO e OICE esprimono congiuntamente forte contrarieta` del sistema delle costruzioni al sostanziale depotenziamento dell`incentivo del 55% per il risparmio energetico deciso dal governo. E` necessario che il governo riveda questa scelta stralciando l`articolo 29 dal testo del provvedimento. Se cio` non avverra` ne deriveranno pesantissime conseguenze per l`economia complessiva del Paese. La norma infatti colpira` duramente non solo l`ampio tessuto imprenditoriale che opera in questo comparto, con gravi conseguenze anche a livello occupazionale, ma anche le tantissime famiglie che hanno in programma di realizzare, o hanno gia` realizzato, interventi di riqualificazione energetica della loro abitazione contando sui benefici previsti. Ne` possono bastare le ultime, seppur positive, dichiarazioni del ministro Tremonti, che ha annunciato l`intenzione di eliminare la retroattivita` al 2008 delle nuove norme, dal momento che si tratta di un atto dovuto nei confronti dei contribuenti, che non possono vedersi cambiare le regole in corsa.
Assoedilizia: seminario FIABCI per la crisi del mercato immobiliare
La congiuntura economica è destinata ad aggravare la già difficile situazione dell’affittanza a Milano e nelle altre dodici aree italiane ad alta tensione abitativa. Come ridurre le conseguenze dell’impatto? Queste le soluzioni proposte dal Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici nel suo intervento al seminario sulle conseguenze per il mercato immobiliare della crisi economico-finanziaria organizzato a Milano da Fiabci:
BONUS AL LOCATORE. Potenziamento del sistema sussidio-casa, con intervento integrativo diretto nei confronti del locatore (procedimento analogo all’intervento statale per alleggerire il costo-mutui) per alleggerire le spese a carico del conduttore, favorendo la capacità di spesa delle famiglie per bisogni primari-casa. Il contributo-bonus va detratto dal canone dovuto dal conduttore. La semplice detraibilità del canone non è misura sufficiente, perché, dilatando la generica capacità di spesa, finirebbe per favorire altre spese (anche voluttuarie) delle famiglie.
A Chiavari un convegno sul risparmio energetico
“ Il risparmio energetico negli edifici. Agevolazioni fiscali e vantaggi economici” è il titolo del convegno che si è svolto nei giorni scorsi a Chiavari presso la prestigiosa cornice dell’Auditorium di San Francesco, organizzato dall’APE (Associazione Proprietà Edilizia) e dall’ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari), con il patrocinio del Comune di Chiavari e della Provincia di Genova. Il titolo riassumeva efficacemente il tema dibattuto dai relatori intervenuti, che hanno affrontato le numerose problematiche riguardanti tre aree diverse: urbanistica – impiantistica, giuridico – condominiale e fiscale. Nel corso dei lavori, preceduti da una fase introduttiva a cui ha partecipato anche il direttore regionale dell’Agenzia dell’Entrate, Enrico Pardi, sono state illustrate le diverse applicazioni pratiche in direzione del risparmio energetico e dell’uso di fonti alternative ed è stata illustrata e commentata tutta la normativa e la prassi di riferimento in materia fiscale. Dal convegno è emerso che le nuove regole, sia di carattere tecnico che fiscale, dovrebbero costituire un’opportunità in più, se si riuscirà a sensibilizzare il consumatore sull’importanza del risparmio energetico che è possibile ottenere operando su sistemi energetici, impianti, strutture, componenti, materiali di edifici già esistenti.
Assoedilizia: razionalizzazione delle detrazioni del 55%. Ha ragione il ministro Tremonti
Razionalizzare il sistema delle detrazioni del 55 % per gli interventi energetici sugli edifici.
Il presidente Achille Colombo Clerici dichiara:
“Non si può disconoscere che il ministro Tremonti abbia une certa ragione quando, a proposito delle detrazioni del 55% connesse agli interventi per il risparmio energetico degli edifici dice “basta con i crediti d’imposta usati come bancomat”. I problemi discendono da una stortura di fondo contenuta nel sistema. L’equiparazione, sul piano delle agevolazioni, da un lato degli interventi strutturali, imposti per legge (ad esempio la sostituzione dei generatori di calore, l’installazione delle valvole termostatiche sui caloriferi, la realizzazione di impianti per l’energia rinnovabile imposta dai vari regolamenti ecc.) per i quali la misura fiscale andrebbe assicurata comunque. D’altro lato delle opere facoltative, molte delle quali scarsamente utili, se non ininfluenti, sul piano energetico generale. L’anno scorso le pratiche sono state 106mila. Le domande in generale, comprese quelle con l’obbligo di allegare l’attestato di riqualificazione, presentano le seguenti percentuali: coibentazione, infissi e finestre il 37%; la sostituzione di caldaie il 27% e i pannelli solari termici il 19%.
Calano i tassi dei mutui
Prosegue il calo dei tassi sui mutui per l’acquisto di abitazioni, che a ottobre torna ai livelli fatti segnare lo scorso maggio. Scorrendo le tabelle del Supplemento al Bollettino Statistico
Anaci: beneficio fiscale relativo agli interventi intesi alla riqualificazione energetica degli edifici
L’art. 29 del D.L. n. 185 del 29/11/2008 (manovra anticrisi) ha sensibilmente modificato le condizioni per consentire il beneficio fiscale del 55% relativo agli interventi intesi alla riqualificazione energetica degli edifici. La normativa, in vigore dalla data della pubblicazione in G.U. (29 novembre scorso), soggetta a possibili (auspicabili) modifiche in sede di conversione in legge, stabilisce che deve essere inviata all’Agenzia delle Entrate esclusivamente in via telematica una istanza (che non sostituisce quella da trasmettere all’ENEA) ai fini di ottenere una sorta di prenotazione fino ad esaurimento delle risorse finanziare stanziate a tale scopo. Dal 29 dicembre 2008 sul sito dell’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.it) verrà pubblicato uno specifico modello da utilizzare per tale adempimento, da utilizzare dal 15 gennaio al 27 febbraio 2009; l’Agenzia esaminerà le istanze relative alle spese sostenute nel 2008 in ordine cronologico di invio comunicando entro 30 giorni dalla ricezione l’eventuale assenso a seguito della verifica effettuata.
Decreto anticrisi: un po’ di ossigeno per gli italiani
Titoli non svalutabili e beni immobili rivalutabili per i soggetti che non adottano i principi internazionali. Titoli del circolante valutati come se la crisi dei mercati non ci fosse stata. Immobili che adeguano il loro valore, abbandonando il costo storico. Il decreto anticrisi dà, così, ossigeno anche ai bilanci dei soggetti che non adottano i principi contabili internazionali, consentendo, nel primo caso, di non svalutare le azioni in portafoglio non iscritte fra le immobilizzazioni e, nel secondo, di rivalutare (anche se fiscalmente a pagamento) i beni immobili, a esclusione di quelli merce e delle aree fabbricabili. Nell’esercizio in corso alla data di entrata in vigore del Dl 185/2008 (29 novembre 2008), i soggetti che applicano i principi contabili nazionali possono contabilizzare i titoli dell’attivo circolante allo stesso valore a cui erano iscritti nell’ultimo bilancio approvato o, se presente, a quello risultante dall’ultima relazione semestrale approvata. La norma di favore (introdotta in considerazione della “eccezionale situazione di turbolenza nei mercati finanziari”) non opera se le perdite hanno carattere durevole. Si ricorda che, in generale, tutti i titoli non immobilizzati (in generale, obbligazioni, azioni e titoli assimilati) vanno iscritti, a fine esercizio, al minore fra costo e valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, valore costituito per i titoli quotati in mercati organizzati, dalla loro quotazione ufficiale (il principio contabile nazionale n. 20 dà l’indicazione di far riferimento alla media dell’ultimo mese o, se il mercato è in flessione, di valori medi per periodi inferiori, come, ad esempio, l’ultima settimana) per i titoli non quotati, dalla quotazione di titoli similari per affinità di emittente, durata e cedola o, in mancanza, dal valore nominale, rettificato per tener conto del rendimento espresso dal mercato con riferimento a titoli di pari durata e di pari affidabilità di emittente.
Seminario ad Avenza-Carrara: costruzioni. Obblighi e responsabilita’ per imprese e professionisti nei cantieri
Mercoledi 10 dicembre 2008 costruzioni e obblighi per imprese e professionisti nei cantieri, organizzato dall CNA Apuana. Il seminario è rivolto a edili, impiantisti, installatori, geometri, architetti e a chiunque opera nei cantieri. Tra i relatori l’assessore provinciale Raffaele Parrini e il Presidente Nazionale Cna Costruzione Rinaldo Incerti. “Il Testo Unico sulla Sicurezza: La necessaria qualificazione delle imprese e dei professionisti, i loro obblighi e le loro responsabilità” è il titolo del seminario organizzato da Cna Massa Carrara rivolto al settore delle costruzioni (edili, impiantisti, installatori ma anche geometri, architetti, responsabili di cantiere etc) che si terrà mercoledì 10 dicembre, dalla 15,30 alle 18,30 presso la sede Provinciale di Cna in Viale G. Galileo, 1/A ad Avenza, Carrara. Il seminario, a cui parteciperà il Presidente Nazionale di Cna Costruzioni, Rinaldo Incerti è mirato ad illustrare alle imprese e agli imprenditori del comparto, l’importanza della documentazione per la valutazione dei rischi, la formazione, le differenti figure responsabili all’interno del cantiere ma anche per fare chiarezza sugli aspetti della responsabilità solidale e sul regime degli appalti e subappalti in base alle regole stabilite dall’articolo 26 del decreto legislativo 81/2008. La partecipazione al seminario è gratuita ma è necessario dare la propria adesione entro il 9 dicembre compilando la scheda che può essere richiesta telefonando allo 0585-85291 oppure collegandosi al sito www.cna-ms.it alla sezione “Convegni”. Ai coordinatori della sicurezza il seminario riconosce crediti formativi di 3 ore dei 40 previsti, relativi all’aggiornamento come dall’All. XIV del D.lgs numero 81 del 09 aprile 2008.
Provincia di Milano: appello al Parlamento per l’urgente modifica del decreto per “alt” al risparmio energetico
Un appello al Governo per chiedere l’immediata modifica del decreto legge 185/2008 approvato venerdì scorso, che, di fatto, vanifica lo sconto del 55% sulla spesa delle famiglie per interventi di riqualificazione energetica. E’ stato lanciato oggi, durante l’assemblea annuale di Infoenergia, in cui la Provincia di Milano, insieme ai sindaci riuniti, ha preso posizione contro la scelta del Governo Berlusconi che limita fortemente le possibilità di risparmio energetico per le famiglie italiane. “Non si comprende questa decisione – afferma il presidente della Provincia Filippo Penati – dato che il provvedimento introdotto dal governo Prodi a favore degli sgravi fiscali del 55% ha innescato in due anni un notevole risparmio energetico e un contributo importante agli impegni italiani del Protocollo di Kyoto. Ora l’attuale Governo vanifica tutto, senza in realtà promuovere un’entrata importante nelle casse dello Stato”. “Una scelta che di fatto contraddice la volontà di questo Governo di aiutare famiglie e imprese – prosegue l’assessora provinciale all’Ambiente ed Energia Bruna Brembilla – e che butta all’aria quei 77milioni di euro di risparmio fiscale per le famiglie dell’area metropolitana che hanno deciso di investire in fonti rinnovabili ed efficienza energetica”.
Piemonte: preoccupazione per il freno agli sgravi fiscali per il risparmio energetico
“Guardiamo con preoccupazione al provvedimento che renderà complesso e limitato il percorso per ottenere le detrazioni del 55% delle spese sostenute per l’installazione di impianti a energia solare. La manovra disincentiverà la domanda e avrà un effetto negativo sulla produzione. Interventi di questo genere riducono fortemente l’impatto delle misure regionali sia dal punto di vista del rilancio dell’economia sia da quello del sostegno all’innovazione tecnologica.” E’ questo il commento degli assessori all’ Energia, Andrea Bairati, e all’Ambiente e Risparmio Energetico, Nicola de Ruggiero, alla notizia che il decreto anticrisi approvato dal Governo renderà più difficile ottenere sgravi fiscali per chi intende risparmiare energia. La manovra contenuta nel pacchetto “anticrisi” diverge dalla politica intrapresa dalla Regione Piemonte che, per raggiungere gli obiettivi energetico ambientali fissati dall’Unione Europea al 2020, ha destinato oltre 250 milioni di euro dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale (2007-2013) agli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e di produzione di energia da fonti rinnovabili. “Il cosiddetto decreto “anticrisi” – ha sottolineato Bairati – non solo renderà più complessa la procedura per poter beneficiare delle detrazioni fiscali Irpef ed Ires del 55% per interventi di riqualificazione energetica ma non garantirà l’accoglimento delle istanze per interventi realizzati dopo il 31 dicembre 2007.