Rieti: l’assessore all’ambiente Boncompagni, rinuncia a qualche mese d’indennità e regala cassonetti per la raccolta differenziata

 Il Comune di Rieti avvia la Raccolta Differenziata con la prima tranche di cassonetti donati dall’Assessore all’Ambiente, che saranno collocati direttamente in spazi appositamente adibiti presso lo stesso Palazzo Municipale. I cassonetti saranno acquistati con i fondi derivati dalla rinuncia all’indennità assessorile, da parte del dottor Antonio Boncompagni, per qualche mese. “Inizia concretamente la Raccolta Differenziata – sottolinea l’Assessore all’Ambiente Antonio Boncompagni – con il collocamento nel Palazzo comunale di cassonetti a due e tre compartimenti per carta, plastica, alluminio e indifferenziato. Il Municipio di Rieti è, con molta probabilità, la prima sede istituzionale nella nostra provincia ad iniziare al proprio interno la raccolta differenziata. L’iniziativa voluta e sostenuta dall’Assessorato all’Ambiente è il primo momento di un percorso iniziato dal 1° agosto scorso dal Comune di Rieti, dal CONAI e ASM e finalizzato ad individuare il miglior modello per la R.D. su tutta la città, e che vedrà per metà ottobre una prima conferenza pubblica per la presentazione del progetto preliminare.

Autorita’ per energia elettrica: più tutelati i produttori di energia da fonti rinnovabili

 Approvato il Regolamento per risolvere eventuali controversie sulle richieste di connessione alle reti. In attuazione della legge Finanziaria 2008, l’Autorità ha approvato il Regolamento per la risoluzione delle controversie tra produttori e gestori di rete in materia di connessione alle reti elettriche degli impianti alimentati da fonte rinnovabile (delibera ARG/elt n.123/08, disponibile sul sito www.autorita.energia.it). Con il Regolamento, i produttori da fonti rinnovabili sono maggiormente garantiti dall’elevata arbitrarietà dei gestori di rete nel definire la soluzione tecnica di connessione. I produttori di energia elettrica che intendono allacciare nuovi impianti alimentati da fonti rinnovabili potranno sottoporre all’Autorità per l’energia i progetti tecnici di connessione elaborati dai gestori di rete, qualora ritengano che essi non perseguano i prescritti obiettivi di economicità, razionalità e necessarietà dell’opera.
Con l’entrata in vigore del Regolamento, le problematiche relative al tipo di collegamento alla rete di un impianto da fonte rinnovabile, che eventualmente rallentino l’iter di connessione, potranno essere rimesse direttamente all’Autorità. Dopo una fase istruttoria condotta con la partecipazione attiva di entrambe le parti, l’Autorità è chiamata ad individuare una soluzione e le modalità di collegamento dell’impianto alla rete elettrica. Le decisioni adottate dall’Autorità saranno vincolanti sia per il produttore che per il gestore di rete interessato (nel caso, Terna o la società di distribuzione locale).

Anci: citta’ sane per i bambini

 La Rete italiana Città Sane–OMS, aderente all’ANCI con l’obiettivo di promuovere l’impegno dei Comuni italiani nelle politiche di promozione della salute a livello locale ha avviato il progetto “Città sane per i bambini”. Il progetto, aperto alla partecipazione dei Comuni aderenti alla Rete, punta a realizzare azioni progettuali ed eventi che sviluppino il rapporto città e bambino, con particolare attenzione alle tematiche della salute e della promozione di questa. Le azioni, che potranno nascere sia da un confronto partecipato tra le Istituzioni e i bambini/ragazzi destinatari delle azioni stesse, sia all’interno di un Tavolo di coordinamento e di lavoro istituito ad hoc con Aziende Sanitarie ed altri Enti, saranno definite discrezionalmente dai Comuni stessi, tenendo conto delle realtà e dei servizi esistenti sul territorio. Si articoleranno in progettazioni che possano sviluppare la partecipazione dei bambini nella definizione delle scelte politiche di salute delle città (strumento possibile: Consiglio dei bambini con programma esecutivo); ovvero in progettazioni locali che promuovano corretti stili di vita nel target 0-14 anni, anche con il coinvolgimento degli adulti di riferimento (genitori, insegnanti, pediatri).

Campania: una casa per tutti

 Sono 4.877 le richieste presentate da parte di singoli cittadini per ottenere contributi all’acquisto della prima casa, 126 quelle delle cooperative e delle imprese edilizie per la concessione di contributi di edilizia agevolata, 487 le manifestazioni d’interesse fatte pervenire da soggetti pubblici e privati per la formazione di programmi di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione di ambiti urbani degradati e dismessi. Questi i risultati dei tre bandi per la casa emanati dalla Regione Campania lo scorso 14 luglio: un totale di oltre 5000 domande compilate ed inviate, per la prima volta, esclusivamente on line. “La risposta da parte dei singoli cittadini, dei privati e degli enti – ha dichiarato l’assessore al Governo del Territorio Gabriella Cundari – per quanto prevedibile sulla base della approfondite analisi dei fabbisogni realizzate nella fase di formazione dei bandi e delle informazioni derivate dal confronto con il territorio, è stata decisamente positiva e di gran lunga superiore alle aspettative della Regione. Ciò conferma la correttezza e la coerenza del percorso intrapreso e soprattutto introduce un segnale di rinnovato e più diretto rapporto tra Istituzioni e cittadini sul tema della casa e del ruolo della Regione verso il miglioramento della qualità della vita dei residenti”. I tre avvisi pubblici, che si inseriscono nel Piano organico di interventi per il miglioramento delle condizioni abitative nella regione Campania, sono caratterizzati da finalità diversificate dal punto di vista dei target di riferimento ma al tempo stesso complementari rispetto ai progetti della strategia regionale. Il primo si pone l’obiettivo di promuovere l’accesso alla proprietà della prima casa attraverso l’assegnazione di contributi in conto interessi per l’acquisto ed il recupero di abitazione da parte di cittadini residenti nel territorio regionale. Il finanziamento consiste nella concessione di un mutuo fino a 100mila euro da parte di uno degli istituti di credito convenzionati con la Regione. L’importo del mutuo non potrà eccedere l’80% della spesa, limite che può però in alcuni casi essere elevato fino al 100% per giovani coppie e ultracinquantenni.

Assoedilizia: via Lomellina Milano dopo due anni

 Il CIG-Comitato Italiano Gas, dopo la presa di posizione di Assoedilizia sullo stato dei superstiti dell’esplosione di via Lomellina a Milano a due anni dall’evento, è intervenuto con un proprio comunicato stampa (allegato) nel quale l’Ente concorda pienamente con le preoccupazioni espresse dall’associazione dei proprietari immobiliari: “Prendiamo atto con soddisfazione – ha detto il Presidente avv. Achille Colombo Clerici – del fatto che il nostro ultradecennale impegno per la tutela degli utenti del gas metano ottenga autorevoli consensi; e soprattutto che il CIG riconosca la validità dei nostri suggerimenti per ridurre, se non eliminare, un pericolo sempre presente nelle nostre case”. Ma, sul fronte della sicurezza, permangono gravi incongruenze. Si dispone che i fornelli delle cucine non possano essere venduti, se non sono dotati del dispositivo della valvola termostatica, che impedisce la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento della fiamma; e poi si permette che in milioni di case continuino ad usarsi vecchi fornelli che ne sono privi. Non viene disposta l’installazione obbligatoria all’interno delle abitazioni di apparecchiature che interrompano automaticamente l’erogazione del gas in caso di perdite dell’impianto. Gli apparecchi domestici (cucine, forni) andrebbero blindati ad evitare manomissioni da parte di chi vuol far un uso improprio di questa sostanza altamente pericolosa (ad esempio per tentativi di suicidio ). Il tutto sotto la responsabilità degli enti erogatori che dovrebbero, in presenza di inadempienze, interrompere immediatamente la fornitura del gas.

Assoedilizia. Colombo Clerici: mantenere e anzi potenziare Linate, anche in vista di Expo 2015

 In un incontro a Cernobbio, il Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici ha esortato il Sindaco di Milano Letizia Moratti ad operare nella maniera più decisa riguardo alla sorte dell’aeroporto di Linate. “A proposito dell’Alitalia e della logica nella quale la stessa si dovrà muovere, si sente parlare di azienda commerciale, di impresa, quasi che essa producesse viti e bulloni, piuttosto che panettoni o salumi. E così ci si dimentica che Alitalia gestisce un servizio di interesse pubblico, il trasporto aereo di merci e di passeggeri, intimamente legato ai bisogni primari dei cittadini ed allo sviluppo dell’economia del e/o sul territorio. “L’interesse primario di Milano, soprattutto alla luce di Expo 2015, sta nel mantenimento e nel potenziamento di Linate; uno dei pochi aeroporti di grandi metropoli che si trovi “intra moenia” e che per la città si traduce in un enorme vantaggio sul piano della competitività internazionale.

Confedilizia: immobile non in regola, contratto valido

 È valido un contratto di locazione di un immobile costruito senza licenza, e non condonato?
Al quesito ha risposto la Cassazione che sul punto, in una recente sentenza, ha statuito che “la non conformità dell’immobile locato ad uso abitativo alla disciplina edilizia e urbanistica non determina la nullità del contratto, atteso che i requisiti della liceità dell’oggetto e della causa previsti dagli articoli 1346 e 1343 c.c. sono da riferire, rispettivamente, alla prestazione e al contrasto con l’ordine pubblico, e non al bene in sé” (sent. n. 22312 del 24.10.’07). Tale pronuncia conferma il tradizionale orientamento assunto in materia dai giudici di legittimità, che ebbero già modo di precisare, con pressoché identica motivazione, come il conduttore di un immobile abusivo (a destinazione abitativa o ad uso diverso) fosse comunque obbligato al pagamento del canone (cfr. Cass. sent. n. 4228 del 28.4.’99 e Cass. sent. n. 19190 del 15.12.’03). Di analogo tenore anche una pronuncia più risalente, la n. 583 del 29.1.’82, secondo cui l’abusività di un immobile può costituire fonte di responsabilità dell’autore nei confronti dello Stato, ma non può comportare conseguenze negative sulla validità del contratto di locazione, “trattandosi di rapporti distinti e regolati ciascuno da proprie norme”.

Assoedilizia: Achille Colombo Clerici commenta l’intervento del ministro La Russa

 «I proprietari immobiliari che, come tutti i risparmiatori di vecchia tradizione, eccellono nella dote dell’elefante, cioe’ la memoria, rilevano come storicamente ogni modifica della legislazione tributaria riguardante gli immobili (ad eccezione delle esenzioni per la prima casa) introdotta anche con la motivazione di un semplice accorpamento di imposte o di una razionalizzazione del sistema, sia stata purtroppo l’occasione per introdurre aggravi del carico fiscale a loro danno. Conseguentemente, se questa è la prospettiva, ritengono che, sia pure a malincuore, poiche’ una provvida riforma sarebbe auspicabile, si debba dar ragione al ministro La Russa quando afferma che è meglio soprassedere a qualsiasi revisione organica della fiscalita’ immobiliare, piuttosto che rischiare di peggiorare le cose. Rimangono pero’ aperti alcuni problemi.

Raccolta e smaltimento rifiuti, municipalizzate fuori dalla “moratoria fiscale”

 Non sfuggono all’Iva le prestazioni di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani effettuate dalle società per azioni a prevalente capitale pubblico locale e dalle aziende speciali degli enti locali. Con la sentenza n. 1836/2008 – che ribalta completamente l’esito dei precedenti gradi di giudizio – la Suprema corte ha accolto il ricorso presentato dall’agenzia delle Entrate contro l’Azienda speciale ecologica (Ase) di Manfredonia (FG), chiudendo dunque definitivamente a favore dell’Amministrazione finanziaria una controversia del valore di oltre 337mila euro. Appellandosi alla cosiddetta “moratoria fiscale” introdotta nel 1993 (Dl 331/1993) proprio in favore di società per azioni, aziende speciali e nuovi consorzi istituiti ai sensi della legge sull’ordinamento delle autonomie locali (legge 142/90), l’azienda aveva chiesto il rimborso dell’Iva versata relativamente ai servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. In pratica, la moratoria fiscale consisteva nel riconoscere alle società in questione la possibilità di usufruire, per tre anni, delle più vantaggiose disposizioni tributarie applicabili all’ente di appartenenza.
Secondo la Cassazione, però, coerentemente con un orientamento ormai consolidato, l’agevolazione non si applica all’Iva relativa alle prestazioni di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani effettuate dalle stesse aziende, perché svolte “non in forza dell’esercizio di un potere pubblico autoritativo”, correlato all’imposizione di un tributo a carico dei destinatari del servizio, “ma sulla base di un incarico di gestione a esse commissionato dal Comune e accompagnato dall’erogazione di un corrispettivo per il servizio reso”.

Torino: tarsu ridotta per le famiglie in difficolta’

 La tassa è dovuta da chiunque occupi o detenga locali ed aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, esistenti nelle zone del territorio comunale in cui il servizio di raccolta dei rifiuti è istituito ed attivato. Per questo servizio il Comune di Torino si avvale dell’AMIAT e tramite questa tassa recupera parte del costo. La tassa viene corrisposta in base a tariffe per mq. differenziate per destinazione d’uso dei locali e delle aree. La tassa decorre dal 1° giorno del bimestre solare successivo al giorno in cui ha inizio l’occupazione dei locali ed aree. I proprietari, gli amministratori e chiunque occupi o detenga locali ed aree soggetti alla tassa sono obbligati, entro il 20 gennaio successivo all’inizio dell’occupazione o della detenzione, a presentare denuncia anche cumulativa dei locali ed aree tassabili siti nel territorio del Comune.
La denuncia ha effetto anche per gli anni successivi, qualora le condizioni di tassabilità rimangano invariate. In caso contrario, ogni variazione relativa ai locali ed aree, alla loro superficie ed alla destinazione d’uso, dovrà essere denunciata dal contribuente entro gli stessi termini previsti per la denuncia iniziale. La denuncia può essere presentata in via telematica se sottoscritta mediante la firma digitale o quando il sottoscrittore è identificato dal sistema informatico con l’uso della carta d’identità elettronica (l’invio deve essere effettuato all’indirizzo di e-mail [email protected]).