Sicurezza in condominio: un dovere per l’amministratore

 Domani si parlerà anche di questo al convegno organizzato a Roma dall’UNAI.
“La sicurezza” – sostiene il Dott. Rosario Calabrese, presidente di UNAI, a cui abbiamo chiesto di darci un’anticipazione del suo intervento – “è un dovere sociale e professionale dell’amministratore di condominio, a cui è chiamato, in virtù dei suoi doveri, da mandato. Il mancato rispetto della sicurezza potrebbe comportare per l’amministratore responsabilità contrattuali, extra contrattuali e anche di tipo aquilano, dal momento che egli è il gestore degli impianti condominiali ed è il custode e garante della loro funzionalità e dell’erogazione dei servizi stessi.

Autorità per l’energia elettrica e il gas: rimborsi automatici ai consumatori per contributi non dovuti

 Addebiti eccessivi per alcune variazioni contrattuali effettuate nel 2008. Rimborsi automatici in bolletta nel caso di contributi eventualmente pagati, e non dovuti, per variazioni contrattuali effettuate quest’anno. In particolare, in seguito ad alcune recenti segnalazioni di consumatori che lamentavano l’eccessiva onerosità per la voltura dei contratti di fornitura dell’energia elettrica, l’Autorità ha verificato l’entità degli importi effettivamente applicati da alcune imprese di distribuzione. Da questa verifica è emerso che, limitatamente a richieste di variazioni contrattuali effettuate nel 2008 per forniture attivate prima del 1986, sono stati applicati in modo erroneo addebiti unitari di 20,89 euro per “adeguamento della potenza in franchigia”, anche nel caso in cui le variazioni contrattuali non modificavano la potenza impegnata.

Anci: conferenza nazionale sulla casa a Milano

 Il programma della Conferenza Nazionale ANCI sulla Casa, che si terrà a Milano il prossimo 9 e 10 ottobre 2008, e’ stato illustrato oggi, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d’Accursio, Bologna. “Il convegno di Milano – ha dichiarato Roberto Tricarico, Presidente della Consulta Casa ANCI e Assessore alle politiche per la casa e il verde del Comune di Torino – rappresenta un appuntamento molto importante per le città italiane, perché si affronterà una delle più drammatiche emergenze del nostro Paese: la casa”. ‘’I Comuni italiani – ha aggiunto Tricarico – per far fronte alla crescente emergenza abitativa sono pronti a stipulare un nuovo Patto con lo Stato e le Regioni, a condizione che vengano rispettati quelli firmati in precedenza. Ricordo infatti che stiamo ancora aspettando l’effettiva erogazione dei 650 mln di euro attribuiti negli anni precedenti a specifici programmi comunali, che avrebbero permesso a molte famiglie di avere una nuova abitazione a canone calmierato’’.

Euribor in rialzo. Il mercato scommette sul taglio Bce

 Euribor vola a 5,277% ma il mercato scommette sul taglio Bce. Nell’Eurozona liquidita’ abbondante sulle scadenze a vista dell’interbancario, un risultato delle continue trasfusioni di liquidita’ decise dalla Bce. Il tasso overnight viaggia a 3,71% rispetto al Refi della Bce che e’ al 4,25%. Tutt’altra musica sulle scadenze piu’ lunghe del mercato monetario. L’Euribor a una settimana viaggia al 4,76%, il mese a 5,05%, il tre mesi a 5,277%. Per il mese e tre mesi si tratta di picchi record, che testimoniano l’avversione al rischio sui prestiti oltre l’orizzonte temporale delle 24 ore. Inevitabili nuovi rincari sulle rate dei mutui. Ma il mercato vede comunque un taglio dei tassi della Bce per giovedi’. Almeno e’ questa la scommessa registrata del tasso Eonia/Swap, uno dei migliori previsori della politica monetaria dell’Eurotower. L’Eonia/Swap a una settimana vale il 3,83%, cioe lo 0,42 in meno in meno del tasso ufficiale della Bce (4,25%).

Il rifiuto fa la differenza! Guida pratica dal Governo

 I rifiuti sono scarti, quello che rimane delle attività dell’uomo. È stato calcolato che la mole di rifiuti che ognuno di noi produce in un giorno è pari a circa 1,5 chili. A questi vanno aggiunti i rifiuti lasciati sulle strade, quelli della lavorazione delle industrie, delle cave e miniere, quelli prodotti dagli agricoltori. Ogni anno finiscono nelle nostre discariche oltre 26 milioni di tonnellate di rifiuti, una montagna di immondizia a cui non è facile trovare una sistemazione. Oggi però abbiamo gli strumenti per raccogliere i rifiuti in maniera differenziata, per riciclare e riutilizzare buona parte di quello che scartiamo, per ridurre la quantità di scarti che produciamo. Se impariamo a distinguere i rifiuti e a separarli l’uno dall’altro, agiamo nell’interesse dell’ambiente e della nostra salute. E in più possiamo risparmiare. Bastano pochi gesti per rispettare e tutelare il mondo in cui viviamo – che non è inesauribile – e quindi noi stessi. Perché i rifiuti sono scarti, ma possono diventare una risorsa.

Ance: dalla Cassa depositi e prestiti maxi-fondo per alloggi popolari

 La Cassa depositi e prestiti crea una sgr per finanziare 20 mila alloggi di edilizia popolare Piano case, la Cdp lancia maxi-fondo da miliardo. Fondazioni e assicurazioni avranno un ruolo chiave. Alfonso Iozzo, il presidente della Cassa depositi e prestiti (Cdp), punta sul business del mattone. Ieri il cda della Cdp ha deciso di creare una societa` di gestione del risparmio (Sgr) che avra` il compito di gestire un maxi-fondo immobiliare da circa 1 miliardo, che servira` a finanziare il piano-casa inserito dal governo nel decreto, che contiene la manovra, varato prima dell`estate. In collaborazione con i ministeri dell`Economia e delle Infrastrutture, la nuova Sgr della Cdp nascera` verso l`inizio del 2009 dopo l`ok della Banca d`Italia. Due gli obiettivi prioritari: il primo e` quello di sostenere la realizzazione di nuove unita` abitative (20 mila quelle previste entro l`anno prossimo) da destinare a categorie svantaggiate, tipo famiglie a basso reddito o giovani coppie. L`altro obiettivo e` aiutare gli enti locali a valorizzare il proprio patrimonio immobiliare. Una norma che servira` a rimpinguare le casse dei Comuni in vista dell`arrivo del federalismo fiscale.

Energia dall’Oceano

 Mari e oceani ricoprono la maggior parte del nostro Pianeta e rappresentano una risorsa energetica potenzialmente inesauribile. Il punto sulle tecnologie oggi allo studio per cavalcare le onde. Più del 70% della superficie del nostro pianeta è ricoperta da mari e oceani. Si tratta di una risorsa immensa, finora non sfruttata dal punto di vista energetico perché ad intensità relativamente bassa e con notevoli problemi di tipo tecnologico ed economico da superare. Tuttavia l’evoluzione del panorama energico internazionale, in relazione ai costi delle fonti fossili e, soprattutto, all’esigenza di sviluppare fonti a zero emissioni di gas serra, sta sempre più velocemente modificando lo scenario. Anche perché, se è vero che l’intensità energetica di mari e oceani è ridotta per unità di superficie, è anche vero che presenta il vantaggio di essere estremamente diffusa e di poter essere utilizzata in molteplici modi. Le tecnologie di sfruttamento energetico del mare sono in fase di accelerato sviluppo un po’ in tutto il mondo. E non è un caso che anche nel Position Paper sulla ripartizione delle fonti rinnovabili al 2020, che il Governo italiano ha presentato alla Commissione UE nel settembre 2007, compaia per la prima volta l’energia dal mare. Con una quota, peraltro, non proprio insignificante per il nostro Paese. Il documento governativo, infatti, ipotizza una potenza elettrica installata di 800 MW da «impianti innovativi in grado di sfruttare l’energia proveniente da moti marini, quali quelli che caratterizzano le coste italiane, differenti dalle movimentazioni delle masse d’acqua oceaniche in cui vengono installati tipicamente tali impianti» con un «potenziale aggiuntivo nel 2020 per il settore dell’elettricità stimato in 50 miliardi di kWh, per un totale massimo teorico di 103,5 miliardi di kWh, equivalente a 8,96 milioni di tep».

Toscana: case popolari, molte sorprese, spesso esclusi i più poveri

 Una ricerca doverosa che precede la riforma del testo unico di legge» Case popolari, contributi per l’affitto, case in edilizia agevolata: questo il sistema pubblico che dà risposte a chi non può permettersi un alloggio in proprietà o in affitto a prezzi di mercato. Un sistema che dovrebbe consentire ai meno abbienti di usufruire di un alloggio pubblico a canone sociale. A quanti si trovano in una fascia intermedia il sistema riserva il “contributo per l’affitto” destinato ad alleviare il peso di un affitto di mercato. Infine, c’è l’edilizia agevolata convenzionata che prevede un canone di locazione contenuto oppure il contributo per l’acquisto della prima casa. In vista della riforma della legge regionale sull’edilizia residenziale pubblica alla quale sta lavorando, l’assessore regionale alla casa Eugenio Baronti ha commissionato all’Irpet, l’istituto per la programmazione economica della Toscana, uno studio volto ad approfondire la conoscenza delle caratteristiche degli assegnatari delle diverse tipologie di benefici. Non solo, lo studio effettua proposte e simulazioni per una maggiore equità del sistema. I primi risultati dello studio condotto su un campione di circa 25 mila famiglie, pari alla metà delle 50 mila famiglie toscane che risiedono in un alloggio pubblico, sono stati presentati oggi durante una conferenza stampa. Presenti: l’assessore Eugenio Baronti, i ricercatori Irpet che hanno condotto lo studio, gli operatori dell’edilizia residenziale pubblica in Toscana. «Una premessa doverosa – ha detto l’assessore Baronti -. Questo studio fotografa l’esistente, ci consegna una situazione e ci segnala distorsioni e criticità fornendoci elementi necessari ed utili in questa fase di messa a punto di una nuova Legge regionale che al sistema delle politiche abitative pubbliche, restituisca efficacia, efficienza e maggiore equità. Voglio precisare che questo è un punto di partenza e non un punto di arrivo, le simulazioni contenute nello studio sono solo una proposta Irpet sulle quali intervenire attraverso un confronto aperto e democratico con tutti i soggetti interessati, e soprattutto con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e degli inquilini». «Lo studio evidenzia – prosegue Baronti – come il sistema pubblico della casa in Toscana sia caratterizzato da distorsioni e iniquità. Balza subito agli occhi come si continuino a fornire elevati livelli di tutela sociale con canoni di affitto molto lontani da quelli di mercato ad un certo numero di famiglie che sono riuscite ad accedere all’alloggio popolare, anche quando le condizioni di bisogno sono superate, in alcuni casi ampiamente.