Piano Casa. Fondi immobiliari per 100 mila alloggi in cinque anni

 Il Piano Casa quasi in dirittura d’ arrivo per risolvere il problema del disagio abitativo. Gli stanziamenti, grazie alla movimentazione dei capitali, potrebbero raggiungere 7 miliardi di euro, da investire nella costruzione o nel recupero di 100 mila alloggi nei prossimi cinque anni, da destinare a nuclei familiari e giovani coppie a basso reddito, anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate, studenti fuori sede, sfrattati, immigrati regolari a basso reddito residenti in Italia da almeno 10 anni o almeno 5 nella medesima regione.

Il fondo avrà una durata di 30 anni, con un rendimento del 2%. Gli investitori non possono recedere dall’ investimento, tranne in alcuni casi citati dal regolamento: liquidazione anticipata e rimborso parziale per disinvestimenti. Il testo approvato prevede anche la possibilità di trasferire delle quote tra investitori qualificati.

I progetti finanziabili saranno valutati in base al grado di fattibilità, dimensione e stato di avanzamento. Preferiti gli interventi che non implicano il consumo di suolo, come ristrutturazioni e recupero delle aree destinate alla riqualificazione urbana, e i progetti che coinvolgono coordinamenti di più Comuni e danno priorità agli edifici di classe energetica B.

In arrivo il Piano Casa Sicilia

 Gli interventi di ampliamento e riqualificazione solo per gli edifici ultimati entro il 2003. Sarà possibile l’ ampliamento delle abitazioni mono e bifamiliari e la demolizione e ricostruzione di fabbricati non idonei sul piano della sicurezza e degli standard igienico – sanitari, situati al di fuori dei centri storici.

Come abbiamo detto, gli interventi ammessi dalla legge valgono solo per gli edifici residenziali ultimati entro il 31 dicembre 2003, con ampliamenti che possono raggiungere il 35%, mentre per gli immobili a uso diverso da quello abitativo sono fissati al 25%. In ogni caso è obbligatorio un risparmio energetico del 10% sul riscaldamento invernale.

Piano Casa: a Bolzano incentivi senza limiti di tempo

 L’ attuazione da parte delle Regioni e province autonome dell’ Accordo del 1° aprile 2009 è attualmente ferma a 18 leggi regionali. Si ricorda che la provincia di Trento non ha dato attuazione al Piano Casa in quanto con la legge 28 marzo 2009 n.2 (legge finanziaria) aveva già varato un piano di incentivi destinato ad interventi di ampliamento e demolizione e ricostruzione.

Il disegno di legge della Sicilia dovrebbe essere approvato definitivamente nei prossimi giorni.

Infine in Calabria visto che il Consiglio regionale non è riuscito ad approvare il testo del disegno di legge si è proceduto, come previsto dall’ Accordo, al commissariamento.

In quasi tutte le Regioni (tranne solo Abruzzo, Campania e Molise) è possibile presentare le domande per realizzare gli interventi previsti dal cd. Piano Casa.

A Klimahouse 2010 Gruppo Polo Le Ville Plus: competenza ecosostenibile e flessibile da 25 anni

 Progettazione e costruzione, ristrutturazioni, recuperi, riqualificazioni, restauri: gli oltre vent’ anni di esperienza, di ricerca e di realizzazioni rendono oggi

Gruppo Polo Le Ville Plus un’ impresa generale di costruzioni in edilizia ecosostenibile altamente qualificata e specializzata non solo in realizzazioni ex novo, ma in qualsiasi tipo di intervento su edifici esistenti.

L’ ecosostenibilità nell’ edilizia per Gruppo Polo Le Ville Plus è un concetto allargato e un modus operandi che comprende ogni aspetto della consulenza e della realizzazione stessa che nasce dall’ esperienza reale acquisita sul campo in 25 anni di storia dell’ azienda e da una continua attività di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico.

Con Gruppo Polo Le Ville Plus è possibile recuperare, ristrutturare, ampliare, o migliorare l’ efficienza energetica di un edificio facendo così una scelta attiva per il rispetto dell’ ambiente e per vivere in un ambiente domestico altamente salubre; il tutto con tempi per la realizzazione delle opere ridotti grazie all’ utilizzo di tecnologie mininvasive.

Piano Casa: cambiano le regole da Comune a Comune

 In quasi tutte le Regioni è ormai possibile presentare le domande per realizzare gli interventi previsti dal Piano Casa. Sono infatti scaduti, dove previsti (Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Veneto), i termini assegnati ai Comuni per deliberare in merito alle modalità di applicazione degli interventi nell’ ambito dei rispettivi territori.

Le scelte espresse dai Comuni, che finora hanno deliberato, creano inevitabilmente una diversificazione di regole sul territorio anche all’ interno della stessa Regione. Pochi i Comuni che hanno scelto di incentivare ulteriormente gli interventi introducendo forme di sconto aggiuntive sul contributo di costruzione. In Lombardia forti riduzioni sono state previste da alcuni Comuni.

Praticamente tutti, tranne ad esempio Roma che conferma solo le esclusioni previste dalla propria legge regionale, hanno deciso di specificare nel dettaglio le aree o addirittura gli immobili (come Vicenza che esclude gli edifici novecenteschi e ottocenteschi, le palazzine Liberty ed alcuni edifici rurali) in cui non possono essere eseguiti gli interventi. Esclusa in genere l’ applicabilità degli interventi anche nelle zone oggetto di piani attuativi o di atti di pianificazione negoziata con convenzione ancora in corso di attuazione.

Agevolazioni fiscali 2010. Comunicazione telematica dei dati per la detrazione del 55%

 Dalle nuove rate ai certificati: le novità sul bonus per lavori di riqualificazione energetica. Fino al 31 marzo l’ invio delle prime comunicazioni per via telematica

Per l’ agevolazione fiscale del 55%, l’ Agenzia delle Entrate comunica le principali novità secondo le ultime modifiche normative, che si riferiscono, soprattutto, alle procedure per l’ agevolazione: innanzitutto, per i lavori che dovessero protrarsi oltre l’ anno d’ imposta è stata introdotta una comunicazione obbligatoria da inviare all’ Agenzia delle Entrate per renderla edotta delle tipologie di interventi già effettuati e delle relative spese sostenute.

L’ invio dovrà avvenire entro novanta giorni dal termine del periodo d’ imposta nel quale i lavori hanno avuto inizio. Se i lavori dovessero proseguire per più periodi d’ imposta, sarà necessario presentare tanti modelli quanti saranno i periodi di durata dei lavori. Se invece non sono state sostenute spese, non si dovrà presentare nulla.

Le prime comunicazioni dovranno avvenire entro e non oltre il 31 marzo 2010 per coloro che avessero chiuso i propri periodi di imposta alla convenzionale data del 31 / 12 e i cui lavori si siano protratti oltre l’ anno. Inoltre è stata fissata una rateizzazione della spesa sostenuta (moltiplicata per il 55%) in cinque rate annuali di pari importo modificando la scelta da un minimo di tre a un massimo di dieci anni prevista per il 2008 con rilevanti impatti, evidentemente, in Unico 2010.

Barbiano di Belgiojoso. Lezione al Politecnico di Milano del grande esperto di progettazione architettonica urbana

 Barbiano di Belgiojoso, grande esperto di progettazione architettonica urbana: “Conservare il più possibile il volto delle città”. Concorda il Presidente di Assoedilizia e Vice Presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici per il quale i “luoghi” garantiscono l’ identità, le radici degli abitanti

Alberico Barbiano di Belgiojoso guarda con diffidenza i grandi progetti urbanistici che cambiano il volto di interi quartieri: meglio conservare il più possibile, riqualificando per le nuove esigenze e abbattendo solo dove è necessario, osserva nel corso della lezione aperta, seconda di un ciclo, che svolge al Politecnico di Milano e che ha come titolo Progetto Milano. Purtroppo spesso i grandi progetti vengono imposti alle pubbliche amministrazioni da operatori forti, troppo forti.

Le convinzioni di Belgiojoso poggiano su solide fondamenta: docenza di progettazione architettonica urbana, componente dello Studio BBPR noto in tutto il mondo, profondo umanista e, non ultima per importanza, l’ antica famiglia del patriziato lombardo che vuol dire secolare appartenenza al territorio. Il simbolo, a Milano, è la Torre Velasca, piuttosto lontana concettualmente dai grattacieli più o meno storti che taluni archistar stanno infliggendo alla metropoli.

Ristrutturazioni. Per il bonus fiscale del 36% è boom e la casa cambia look

 Il 36%, si conferma una delle agevolazioni fiscali più gradite dagli italiani. Anche perché è possibile cumulare il beneficio con lo sconto del 20% sull’ acquisto di mobili, elettrodomestici di classe non inferiore ad A+, televisori e computer, solo se utilizzati per arredare una casa ristrutturata in regime agevolato.

Possono usufruire del beneficio fiscale coloro che hanno iniziato i lavori dopo il 30 giugno 2008, per gli acquisti effettuati nel periodo compreso fra il 7 febbraio e il 31 dicembre 2009.

Prorogato a tutto il 2012 il 36%. L’agevolazione spetta anche agli acquirenti o assegnatari di immobili che fanno parte di fabbricati interamente ristrutturati da imprese di costruzione o ristrutturazione o da cooperative edilizie che in seguito provvedono all’ alienazione degli stessi. In questo caso, la detrazione del 36% è calcolata sul 25% del prezzo indicato nell’ atto, comunque entro il limite di 48mila euro.

Previsioni immobiliari 2010

 Il mercato immobiliare italiano, nel corso del 2009, è stato caratterizzato da una contrazione dei volumi di compravendita e dei prezzi. Dopo i primi mesi in cui ha predominato l’ incertezza, a partire dalla primavera si è registrata una ripresa della domanda di abitazioni, sia nel segmento dell’ investimento che in quello della casa ad uso proprio

Per il 2010 le previsioni non indicano cambiamenti sostanziali rispetto alla situazione che ha caratterizzato il 2009. Per quanto riguarda il numero delle compravendite riteniamo che esse potrebbero stabilizzarsi intorno alle seicentomila unità. Sul versante dei prezzi pensiamo che nel corso del 2010 l’ oscillazione sarà più contenuta rispetto al 2009 e potrebbe chiudersi in un intervallo compreso tra -3% e -1%.

Come più volte ribadito nel corso dell’ anno sarà difficile prevedere esattamente cosa accadrà sul mercato immobiliare perché molto dipenderà dalla congiuntura macroeconomica che interesserà il nostro Paese e soprattutto dall’ andamento del mercato del lavoro.

Se quest’ ultimo dovesse peggiorare, con un aumento della disoccupazione si potrebbe determinare una maggiore incertezza nelle decisioni di acquisto, soprattutto per coloro che devono ricorrere ad un finanziamento per acquistare l’ abitazione.

Abruzzo. Post Terremoto. Definita la procedura per gli aggregati edilizi

 Sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 299 del 24 dicembre 2009 due ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri e precisamente le n. 3832 e 3833 del 22 dicembre 2009.

Ordinanza n. 3832 / 2009

Procedura per gli aggregati edilizi
L’ art. 3 integra l’ art. 7 dell’ OPCM n. 3820 / 2009, stabilendo una specifica procedura per gli aggregati edilizi, demandando ai Comuni la loro individuazione entro il 28 febbraio 2010 (31 marzo 2010 per il Comune de L’ Aquila) con pubblicazione sull’ Albo Pretorio e sul sito internet istituzionale del relativo elenco e delle eventuali partizioni già individuate.

Entro 20 giorni (30 per L’ Aquila) dalla pubblicazione i proprietari e i titolari dei diritti reali delle unità immobiliari degli edifici interessati devono costituirsi in consorzio obbligatorio, con la nomina del relativo rappresentante legale, anche esterno, per lo svolgimento di tutte le attività riguardanti la completa attuazione degli interventi oppure rilasciare apposito atto di procura speciale ad un unico soggetto per lo svolgimento di tutte le attività riguardanti la completa attuazione degli interventi.

L’ individuazione dell’ aggregato può essere proposta direttamente dai proprietari interessati con apposita perizia tecnica almeno dieci giorni prima delle predette scadenze.

La costituzione del consorzio non è richiesta per le unità immobiliari appartenenti ad un unico proprietario, il quale resta comunque vincolato al rispetto della disciplina prevista per gli interventi sugli aggregati.

Regione Toscana. Disciplinata l’ efficienza energetica in edilizia

 Con la legge regionale n. 71 del 23 novembre 2009, la Toscana introduce un sistema di certificazione energetica per gli edifici di nuova costruzione e per quelli oggetto di demolizione e ricostruzione, e di ristrutturazione, per adeguare al quadro normativo nazionale le proprie norme sull’ efficienza energetica in edilizia.

La l.r. 71 / 2009 integra la precedente Lr n. 39 del 24 febbraio 2005 Disposizioni in materia di energia con una serie di previsioni, in attuazione del Dlgs 192 / 2005. Particolare attenzione viene data alla disciplina della relazione tecnica di rendimento energetico degli edifici, dell’ attestato di certificazione energetica, che deve essere richiamato negli atti di trasferimento oneroso e di locazione di ogni unità immobiliare di nuova costruzione o sottoposta a ristrutturazione, e dei requisiti dei certificatori.

Inoltre, vengono istituiti il sistema informativo regionale sull’ efficienza energetica, che comprende l’ archivio informatico delle certificazioni energetiche e il catasto degli impianti di climatizzazione. L’ attestato di certificazione energetica degli edifici va allegato agli atti di compravendita e locazione

Il nuovo articolo 23 della legge 39 / 2005 stabilisce che tutti gli interventi di nuova edificazione, ristrutturazione o manutenzione edilizia relativi a singole unità immobiliari o ad interi edifici o aree residenziali devono essere realizzati in funzione del risparmio energetico, nel rispetto dei requisiti minimi cha saranno fissati da un regolamento regionale, nel rispetto della direttiva 2002/91 / CE e del Dlgs 192 / 2005.