Modificato il Piano Casa Molise

 Modificato il Piano Casa Molise. La Legge Finanziaria Regionale 3 / 2010 ha introdotto alcune modifiche che agevolano l’ applicazione della norma per rilanciare il settore delle costruzioni mediante interventi straordinari di ampliamento, demolizione e ricostruzione , che sono estesi ai fabbricati realizzati al rustico entro il 17 dicembre 2009, data di entrata in vigore della legge sul Piano Casa.

L’ applicazione delle norme anticrisi valgono anche per gli edifici abusivi. Infatti, il comma 1 bis aggiunto all’ Articolo 14 impegna il Comune che non ha ancora rilasciato la concessione in sanatoria a completare l’ istruttoria entro 60 giorni, durante i quali sono sospesi i termini della Dia, nel caso in cui il richiedente abbia inoltrato domanda di condono edilizio per il fabbricato per il quale intende usufruire delle agevolazioni del Piano Casa.

Housing sociale: maxifondo ricco

 Intesa Sanpaolo, Unicredit, Generali, Allianz e una decina di casse di previdenza private sono pronte a investire un miliardo e mezzo di euro nel maxifondo immobiliare per l’ edilizia sociale lanciato dal Governo. Dalla Cassa depositi e prestiti arriverà 1 miliardo e 140 milioni dal ministero delle Infrastrutture per lo sturt up. Un maxifondo veramente ricco, un contributo sostanzioso alla causa dell’ edilizia sociale che dovrebbe risolvere il disagio abitativo. Housing sociale: un maxifondo ricco.

Lo strumento del fondo dei fondi fu lanciato nel 2008 dal ministro dell’ Economia, Giulio Tremonti e si è rivelato un volano a 360° per sostenere programmi edilizi locali mediante partecipazioni di minoranza (massimo 40%). Per ora, l’ intesa con i principali gruppi nazionali del credito e del mondo assicurativo è informale, non c’ è ancora nero su bianco, non è stato ancora autorizzato il regolamento del maxifondo immobiliare per il social housing sul quale la Cassa depositi e prestiti è impegnata con l’ apposita società di gestione Cdp Investimenti Sgr.

Aggiornati i requisiti tecnici per il 55%

 Modificati i criteri per l’ ammissibilità ai fini della detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici. Tra l’ altro, per l’ accesso alla detrazione fiscale del 55% delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, vengono modificati i valori limite della trasmittanza delle strutture opache e delle chiusure apribili e assimilabili, che delimitano l’ edificio verso l’ esterno o verso locali non riscaldati. Il D.M. 26 gennaio 2010 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 35 del 12 / 02 / 2010.

Il decreto, le cui disposizioni si applicano a partire dal 30° giorno dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, ovvero dal 13 marzo 2010, prevede le seguenti novità:
*Introduzione di una condizione aggiuntiva da rispettare per le chiusure apribili e assimilabili, nel caso di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti alimentati a biomasse
*Introduzione di un coefficiente di correzione per valutare la quota di energia fossile, relativa alla fase di produzione del combustibile,  nel caso di sostituzione di impianti con quelli a biomassa
*Modifiche ai valori di trasmittanza delle strutture opache e delle chiusure apribili e assimilabili che delimitano l’ edificio verso l’ esterno o verso locali non riscaldati
*Modifica ai riferimenti delle metodologie per il calcolo dei requisiti

Rilancio Piano casa. Correttivi urgenti richiesti dall’ Ance

 L’ Ance chiede al Governo correttivi urgenti per il rilancio del piano casa: semplificazione normativa, incentivi fiscali per l’ edilizia green e premi volumetrici nelle operazioni di demolizione e ricostruzione legate al risparmio energetico. Così com’ è il Piano casa non ha dato i risultati attesi per ridare fiato all’ economia e all’ edilizia, secondo Buzzetti, presidente dell’ Ance. Anche il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, ha sostenuto la necessità di fare chiarezza sul quadro normativo per il rilancio del Piano casa ed anche per evitare contenziosi.

Inoltre Fitto ha annunciato il nuovo commissariamento della Regione Calabria perché inadempiente, come la Sicilia che non ha ancora presentato il piano casa (scadenza il 30 giugno 2009). Ma a differenza della Calabria la Sicilia non subirà provvedimenti, per ora, perché è una Regione a statuto speciale. Al prossimo consiglio dei ministri come annunciato da Fitto, sarà nominato un nuovo commissario per l’ approvazione del piano casa della Calabria.

News incentivi fotovoltaico. Taglio dal 2011

 Il Ministero dello Sviluppo Economico ha presentato agli operatori del settore fotovoltaico la bozza di decreto che definisce il Conto Energia per gli impianti che entreranno in funzione dal 2011 e prevede due sole tipologie: “impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici” e “altri impianti fotovoltaici”. Una risposta ai suggerimenti dei produttori di eliminare la categoria della parziale integrazione allo scopo di semplificare le tipologie installative.

È previsto un premio aggiuntivo per gli impianti operanti in regime di scambio sul posto, realizzati sugli edifici e che riducano di almeno il 10% l’ indice di prestazione energetica dell’ edificio (da dimostrare con una certificazione energetica). Il premio può raggiungere il 30% della tariffa incentivante riconosciuta all’ impianto.

Gli impianti diversi da quelli realizzati sugli edifici – in aree industriali, commerciali, cave esaurite, aree di pertinenza di discariche o di siti contaminati – hanno diritto ad una tariffa incentivante incrementata del 5% e per i “sistemi con profilo di scambio prevedibile” è previsto un incremento del 20%.

Gli impianti i cui moduli costituiscono elementi costruttivi di pergole, tettoie e pensiline hanno diritto ad una tariffa pari alla media tra quella che spetta agli “impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici” e quella per gli “altri impianti fotovoltaici”.

Un’ altra novità: viene introdotta la categoria impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative, che beneficeranno di tariffe incentivanti (secondo tre intervalli di potenza) più alte rispetto alle altre due tipologie. Queste tariffe saranno decurtate del 2% all’ anno (anziché del 6%) nel 2012 e 2013. Entro il 1° gennaio 2011 il GSE predisporrà una guida sulle caratteristiche che questi impianti dovranno avere. Le tariffe incentivanti per gli impianti fotovoltaici a concentrazione sono divise in due intervalli di potenza e saranno decurtate del 2% all’ anno nel 2012 e 2013.

Consorzi di bonifica, il sistema fa acqua

 La situazione è sotto gli occhi di tutti: il sistema dei Consorzi di bonifica fa acqua da tutte le parti. Impedisce una visione unitaria della situazione idrogeologica, ci difende da alluvioni e smottamenti nel modo in cui le vicissitudini vissute nei giorni scorsi da tante popolazioni hanno dimostrato. Per contro, la contribuzione obbligatoria da parte di condòmini e proprietari di casa e terreni, cresce inesorabilmente ogni anno, caratterizzata – oltretutto – da iniquità intollerabili (intere regioni in cui non si paga se già si paga il servizio fognario, ed altre – nella stessa situazione – nelle quali invece si paga comunque, e così via discriminando da luogo a luogo, secondo scelte discrezionali delle singole Regioni o dei singoli carrozzoni consortili). Riordinare questo sistema è improcrastinabile. E, per farlo, bisogna anzitutto sapere chi deve pagare per le opere di bonifica.

Normativa
Confedilizia ha avviato una battaglia per difendere la proprietà immobiliare urbana dalle pretese di quei Consorzi che – protetti dalle rispettive Regioni – chiedono ai soli proprietari di immobili, contributi che – evidentemente – andrebbero posti a carico della fiscalità generale. Si tratta di una battaglia condotta, nel più ampio quadro della difesa delle proprietà urbane (ma anche fondiarie), per ottenere il rispetto della legge. Per questo appare opportuno precisare che cosa dice la normativa del settore.

Risparmio energetico, non cumulabile con altri incentivi la detrazione del 55%

 La detrazione del 55% delle spese sostenute per la riqualificazione energetica non è cumulabile con eventuali contributi riconosciuti, per gli stessi interventi, dall’ Unione Europea, dalle Regioni o da enti locali. Queste le precisazioni contenute nelle Risoluzione dell’ Agenzia delle Entrate n. 3 / E del 26 gennaio 2010.

La detrazione del 55% (articolo 1, commi 20 – 24, legge 244 / 2007), attualmente applicabile fino al periodo d’ imposta 2010, secondo quanto originariamente previsto dall’ art.10, comma 2, del D.M. 19 febbraio 2007, risultava compatibile con specifici incentivi disposti da Regioni, Province e Comuni, per i medesimi interventi, ed incompatibile con incentivi statali (quali, ad esempio, la detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie).

Successivamente è stato emanato il Decreto Legislativo 30 maggio 2008, n.115 che prevede espressamente, dal 1° gennaio 2009, la non cumulabilità tra gli incentivi di ogni natura attivati dallo Stato per la promozione dell’ efficienza energetica con ulteriori contributi comunitari, regionali o locali.

Social Housing. Formigoni: un patto regionale per nuove opportunità

 Un patto regionale per la casa che, nel rispetto delle competenze di ciascuno dei soggetti cui sarà proposto (Comuni, Aler, cooperative, imprese e sindacati), metta a sistema strategie condivise per offrire nuove possibilità di alloggi a prezzo calmierato. Lo ha proposto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, chiudendo i lavori del convegno “Housing sociale: innovazioni necessarie e prospettive possibili in Lombardia”, cui ha partecipato anche l’ assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti.

Un’ idea che nasce dalla constatazione che il solo intervento legislativo non è più sufficiente per risolvere il problema casa che, complice il perdurante momento di crisi, sta assumendo dimensioni importanti arrivando a coinvolgere talvolta anche quel ceto medio che, invece, si immaginava potesse esserne al riparo.

“La collaborazione costante tra le istituzioni e tutti i soggetti interessati – ha detto Formigoni – ci consentirà di sperimentare nuove forme di politica per la casa. Per questo auspico si possa arrivare presto a una sorta di patto che metta a sistema alcune strategie condivise”.

Terremoto Abruzzo: avvio dei lavori per gli edifici B e C

 È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 2009 l’ ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3843 del 19 gennaio 2009.

Tra le novità si segnalano gli articoli 8, 11 e 12 del provvedimento con cui vengono chiariti alcuni aspetti relativi:
*agli anticipi per le somme a favore delle attività produttive
*all’ avvio dei lavori delle singole unità immobiliari ubicate in edifici condominali con esito B e C
*ai tempi per l’ inizio dei lavori sulle parti comuni degli edificati classificati E e degli aggregati strutturali

Art. 8
Integrando l’ OPCM n. 3789 / 2009 con cui sono stati riconosciuti gli indennizzi alle attività produttive e alle imprese di costruzione, viene stabilito che per le domande istruite positivamente entro il 31 dicembre 2009 il Commissario delegato è autorizzato ad anticipare, su richiesta dei Comuni interessati, le somme da questi ritenute ammissibili nel limite dell’ importo massimo complessivo di 80 milioni di euro.

News. KlimaHouse Bolzano 2010. TopHaus Consulting ha presentato in anteprima Consulter, il “Programma di calcolo” per progettisti e architetti

 KlimaHouse 2010
Stand TopHaus
Bolzano

TopHaus Consulting, divisione della società TopHaus SpA specializzata nella consulenza sull’ efficienza dell’ involucro edilizio, ha accolto il pubblico di KlimaHouse in un grande stand strutturato seguendo un ideale percorso alla scoperta dell’ involucro perfetto. I consulenti TopHaus, infatti, hanno accompagnato gli addetti ai lavori e gli utenti finali all’ interno di una galleria in cui sono stati esposti i prodotti e i materiali scelti per la realizzazione dell’ involucro perfetto.

Il tema dello stand TopHaus rappresenta metaforicamente la strategia dell’ azienda altoatesina: guidare gli addetti ai lavori alla scoperta dei migliori prodotti per la riqualificazione energetica degli edifici. Tale scelta si basa sull’ esperienza accumulata negli anni da TopHaus in ambito edilizio.

Un know – how consolidato e condiviso dai Partner ufficiali di TopHaus Consulting che, congiuntamente all’ azienda di Bressanone, propongono su tutto il territorio nazionale il Metodo TopHaus: una consulenza esclusiva per la riqualificazione energetica degli edifici, sia esistenti che di nuova costruzione.

Piano Casa. Fondi immobiliari per 100 mila alloggi in cinque anni

 Il Piano Casa quasi in dirittura d’ arrivo per risolvere il problema del disagio abitativo. Gli stanziamenti, grazie alla movimentazione dei capitali, potrebbero raggiungere 7 miliardi di euro, da investire nella costruzione o nel recupero di 100 mila alloggi nei prossimi cinque anni, da destinare a nuclei familiari e giovani coppie a basso reddito, anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate, studenti fuori sede, sfrattati, immigrati regolari a basso reddito residenti in Italia da almeno 10 anni o almeno 5 nella medesima regione.

Il fondo avrà una durata di 30 anni, con un rendimento del 2%. Gli investitori non possono recedere dall’ investimento, tranne in alcuni casi citati dal regolamento: liquidazione anticipata e rimborso parziale per disinvestimenti. Il testo approvato prevede anche la possibilità di trasferire delle quote tra investitori qualificati.

I progetti finanziabili saranno valutati in base al grado di fattibilità, dimensione e stato di avanzamento. Preferiti gli interventi che non implicano il consumo di suolo, come ristrutturazioni e recupero delle aree destinate alla riqualificazione urbana, e i progetti che coinvolgono coordinamenti di più Comuni e danno priorità agli edifici di classe energetica B.

In arrivo il Piano Casa Sicilia

 Gli interventi di ampliamento e riqualificazione solo per gli edifici ultimati entro il 2003. Sarà possibile l’ ampliamento delle abitazioni mono e bifamiliari e la demolizione e ricostruzione di fabbricati non idonei sul piano della sicurezza e degli standard igienico – sanitari, situati al di fuori dei centri storici.

Come abbiamo detto, gli interventi ammessi dalla legge valgono solo per gli edifici residenziali ultimati entro il 31 dicembre 2003, con ampliamenti che possono raggiungere il 35%, mentre per gli immobili a uso diverso da quello abitativo sono fissati al 25%. In ogni caso è obbligatorio un risparmio energetico del 10% sul riscaldamento invernale.