Milano: mobilità abitativa, domani apre il bando

 Verga:”Lo scopo dell’Amministrazione comunale è quello di andare incontro alle esigenze delle famiglie”. Consistente il numero di alloggi a disposizione: 293 residenze . Martedì 1° luglio, apre il bando per la mobilità abitativa negli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, che sarà chiuso il 13 novembre 2008. “Si tratta di un bando molto atteso – ha spiegato l’assessore alla Casa Gianni Verga -, l’ultimo risale infatti al marzo 1999. Con questo bando l’Amministrazione comunale persegue lo scopo primario di affrontare il bisogno abitativo dei nuclei familiari che da tempo si trovano a vivere in situazioni di disagio. Anche il numero di alloggi da mettere in mobilità è consistente: si tratta, infatti, di 293 residenze. Il bando che si apre domani darà la possibilità di utilizzare al meglio il patrimonio abitativo del Comune, andando incontro alle esigenze abitative delle famiglie che, ad esempio, cambiano composizione nel tempo o luogo di lavoro. L’Assessorato alla Casa vuole rendere il patrimonio pubblico sempre più adeguato alla domanda dei suoi utenti”. Gli alloggi saranno assegnati a nuclei familiari che già occupano regolarmente un alloggio erp e che al momento della presentazione della domanda dimostreranno di essere sempre in possesso dei requisiti per l’assegnazione. Gli alloggi verranno assegnati secondo l’ordine della graduatoria comunale.

Parma: Parmabitare nasce “Casadesso”

 Costruire e gestire alloggi già arredati e pronti ad accogliere lavoratori provenienti da fuori città, giovani coppie e nuclei monogenitoriali: questo l’obiettivo di Casadesso e Parmabitare, due società partecipate dal Comune di Parma, i cui presidenti (rispettivamente Claudio Bigliardi Gianni Leoni) giovedi 26 giugno hanno fatto il punto sullo stato dei lavori davanti alla Commissione Consiliare Permanente per il Controllo su Istituzioni, Aziende e Consorzi. Casadesso è una società partecipata al 100% dal Comune di Parma, che mette a disposizione dei soggetti sopracitati alloggi a canoni accessibili (i canoni d’affitto ipotizzati sono di 240 euro al mese per i monolocali, 300 per i bilocali e 480 per i trilocali; l’arredamento è già presente alla consegna dell’alloggio, assegnato mediante bando pubblico). Nella sua prima fase la SpA prevede la costruzione di 120 alloggi: 60 in via Budellungo e 60 a Vicofertile, che saranno pronti, i primi per la fine di luglio, i secondi entro la fine dell’anno. La realizzazione è resa possibile grazie anche al contributo della Fondazione Cariparma.
L’assegnazione degli alloggi è temporanea: dopo un periodo di tre anni, gli affittuari dovranno abbandonare l’alloggio, per essere sostituiti da altri con analoghe necessità ed urgenze.

Sardegna e Corsica: intesa su energia, cultura e sviluppo

 I Presidenti delle due Regioni si sono incontrati a Corte e hanno discusso di scambi culturali e formativi, ma anche dei collegamenti marittimi e aerei tra le due isole. La Corsica è interessata anche al metano che arriverà in Sardegna dall’Algeria. Le due Regioni insieme possono giocare un ruolo importante nell’Unione del Mediterraneo, che sarà al centro della riunione in programma a Parigi il prossimo 18 luglio. Il Presidente della Regione, Renato Soru, ha partecipato questa sera a Corte insieme al Presidente della Corsica, Age Santini, all’inaugurazione dell’esposizione “Isuli sureddi Corsica-Sardegna. Due isole allo specchio”, che resterà aperta al Museo della Corsica sino al 30 dicembre e che mostra attraverso l’arte, la fotografia e i costumi i molti tratti comuni e anche le differenze tra le due isole. Il Presidente Santini ha ricevuto il Presidente della Sardegna poco dopo mezzogiorno a Calvi, dove si è svolto il primo incontro di alcune ore che ha fatto seguito a quello di novembre a Livorno, presente anche il Governatore della Toscana, Claudio Martini, sui problemi e le prospettive comuni delle due regioni. I Presidenti di Sardegna e Corsica si sono detti d’accordo per lavorare da subito all’apertura di tutte le possibili vie di comunicazione tra le due isole, a cominciare da un volo aereo plurisettimanale per il quale la Regione Sardegna si è detta disposta a dare tutto il sostegno possibile, e la Corsica a mettere a disposizione una propria compagnia aerea.

Agevolazioni fiscali per chi risparmia energia

 L’agevolazione fiscale sul risparmio energetico è stata introdotta nell’anno 2007 con l’obiettivo di incentivare il risparmio e migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti. Essa consiste nella possibilità di portare in detrazione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) o dall’imposta sul reddito delle società (Ires) il 55% delle spese sostenute, a condizione che dall’intervento realizzato si consegua un determinato risparmio di energia. E’ previsto un tetto massimo di detrazione che varia da 30mila a 100mila euro a seconda del tipo di intervento effettuato. Rilevanti risparmi d’imposta, quindi, concessi a favore di chi adotta misure finalizzate al contenimento dei consumi di energia.
Tra queste, ricordiamo che la detrazione è riconosciuta per le spese sostenute e documentate per effettuare i seguenti tipi di interventi:
– miglioramento termico dell’edificio (sostituzione di finestre, interventi su pareti, coperture, pavimenti)
– sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione invernale
– installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda
– qualsiasi tipo di intervento capace di ridurre il fabbisogno energetico dell’edificio.
Per la compilazione e l’invio telematico della documentazione, l’Enea ha messo a disposizione un’applicazione web (http://finanziaria2008.acs.enea.it/index.php) con il relativo manuale di utilizzo. L’Enea è l’ente cui è stato affidato il compito di elaborare alla fine di ogni anno, a partire dal 2008, le informazioni sui documenti ricevuti e di trasmettere una relazione sui risultati degli interventi ai ministeri dello Sviluppo economico e dell’Economia e delle Finanze, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano. Questo, per consentire una valutazione del risparmio energetico conseguito a seguito della realizzazione degli interventi.

Dichiarazione di Guido Piran sul Programma del Governo per la casa

 Il programma di governo per la casa prevede la cancellazione dei progetti definiti dalla precedente legislatura e già in fase attuativa, per usarne le risorse in modo differente. In pratica gli stanziamenti previsti dalle due Finanziarie del governo Prodi sono abrogati e indirizzati ad un piano che prevede quasi esclusivamente iniziative in partenariato tra pubblico e privato, non risultando chiaro se ad affitto permanente o anche in proprietà. Si tratta di un arretramento del metodo concertativo considerato che quanto sopra, era già stato concordato al Tavolo di concertazione nazionale sulle politiche abitative. Inoltre il decreto prevede l’alienazione generalizzata del patrimonio degli ex IACP, ciò significa che se fosse venduto tutto l’attuale patrimonio, pari a circa 950.000 alloggi, con le modalità previste dal piano governativo, il ricavato potrebbe produrre circa 130-150.000 nuovi alloggi.

Se uno solo dei condomini installa l’ascensore può beneficiare del 36% della detrazione irpef

 La detrazione per l’istallazione non deliberata dall’assemblea ma autorizzata dal Comune spetta solo in relazione alla spesa imputabile in base alla tabella di ripartizione millesimale. Il condomino che a sue spese installa un ascensore nel cavedio condominale senza l’autorizzazione dell’assemblea, ma che ha ricevuto il preventivo nulla osta del Comune, può beneficiare della detrazione Irpef del 36 per cento. Si tratta infatti di un intervento di manutenzione straordinaria e finalizzato all’eliminazione delle barriere architettoniche. L’agevolazione è però fruibile solo relativamente alla quota parte di spesa a lui imputabile sulla base della tabella condominiale di ripartizione millesimale. Questo, in sintesi, il parere fornito dall’agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 264/E del 25 giugno. Nel dettaglio, il contribuente interpellante ritiene di poter beneficiare dello sconto Irpef, poiché l’intervento non arrecherà alcun danno ai condomini, anzi gli stessi potranno goderne, in regime di comunione aperta. Inoltre, essendo unico condomino committente dell’appalto per la costruzione dell’ascensore, gli spetterebbe – sostiene – la detrazione fino al limite di 48mila euro.

Risparmi la metà con il manuale per case ecoefficienti

 Quindici Comuni dell’empolese Valdelsa e del Valdarno per abitazioni sostenibili. Un taglio di circa la metà degli alti consumi medi dei nostri edifici, con grandi benefici per i bilanci familiari (almeno 500 euro all’anno) e per l’ambiente. Sono questi gli obiettivi che si punta a raggiungere con le norme contenute nel regolamento per l’edilizia sostenibile appena stilato da un gruppo di lavoro composto dall’Arpat, dalla Asl 11 di Empoli e dai quindici comuni (Montelupo fiorentino e Castelfranco di Sotto in testa) dell’empolese Valdelsa e del Valdarno, insieme alla locale agenzia per lo sviluppo. Composto da 52 articoli, il regolamento giunge, forte della condivisione di tutti i tecnici dei comuni e degli enti partecipanti, al termine di un percorso iniziato nel 2006 e a breve sarà sottoposto ai consigli comunali per l’approvazione definitiva. «E’ un ottimo risultato – commenta l’assessore regionale all’ambiente e all’energia, Anna Rita Bramerini – che si inserisce nel percorso che ha portato alla stesura delle linee guida regionali per la valutazione della qualità energetica ed ambientale degli edifici in Toscana, di cui questo regolamento è figlio. I comuni empolesi hanno proseguito lungo il percorso che lega sostenibilità ed edilizia e che prevede una corretta gestione del territorio, l’utilizzo consapevole ed il rispetto delle risorse naturali, la salvaguardia dell’ecosistema naturale. Se poi si considera che in Europa per un’abitazione priva di interventi migliorativi sono necessari almeno 70 kilovattora al metro quadro all’anno (e che la media italiana e quasi il doppio: 130 kwh al metro quadro) e in una energeticamente adeguata il fabbisogno energetico scende a 33 Kwh ben si comprende come sia importante mettere questo regolamento a disposizione di operatori privati e istituzioni pubbliche, per orientare scelte e politiche in favore dell’eco-compatibilità degli edifici».

Edilizia sociale e fiscalità immobiliare: Le proposte del Notariato

 Rilanciare lo sviluppo dell’edilizia sociale, semplificare la tassazione degli immobili, razionalizzare le imposte ipotecarie e catastali e ipotizzare l’estensione delle agevolazioni prima casa per l’acquisto di ogni prima abitazione. Sono questi i contenuti delle proposte di semplificazione in materia di fiscalità immobiliare, finalizzate a rendere più sicuro, trasparente e competitivo il mercato immobiliare italiano, presentate oggi dal Consiglio Nazionale del Notariato nel corso della tavola rotonda Fiscalità delle transazioni immobiliari: criticità e proposte in occasione dell’Eire, Expo Italia Real Estate, l’evento internazionale del mercato immobiliare italiano e del Mediterraneo cui hanno partecipato i membri delle commissioni legislativa e tributaria del CNN, tributaristi esperti del settore e l’Assessorato alla casa del Comune di Milano. “Uno dei punti fondamentali della piattaforma politica predisposta dai Comuni ad alta tensione abitativa per favorire l’edilizia residenziale sociale”, ha dichiarato Gianni Verga, Assessore alla casa del Comune di Milano, “è quello di graduare il carico fiscale nella realizzazione dei progetti edilizi. In questo modo si potrà ridurre il costo di realizzazione degli interventi e, quindi, rigenerare gli investimenti anche da parte dei privati nel comparto dell’housing sociale”.

Locazioni: aiuti dalla regione Liguria

 Dal 4 giugno 2008, ha preso avvio la procedura relativa ai contributi per il sostegno alla locazione previsti dall’art.11 della legge 9 dicembre 1998 n.431 per il 2008 (fondo sociale affitti). Seguendo tutte le indicazioni contenute nella deliberazione della Giunta regionale n. 541 in data 23 maggio 2008, pubblicata sul Bur n.23 parte II del 4 giugno 2008, i Comuni liguri aprono i termini per la presentazione delle domande da parte dei cittadini interessati. Successivamente le Amministrazioni locali, in base alle domande ritenute ammissibili, trasmettono alla Regione la propria richiesta finanziaria. Qui di seguito sono riportate le disposizioni regionali alle quali ciascun comune deve attenersi per la predisposizione del proprio bando e degli atti ad esso collegati (modello di domanda e scheda di monitoraggio).