Quel ”fuorilegge” che si chiama amianto, una minaccia per la nostra casa

 Il pericolo amianto si nasconde ancora fra le mura domestiche e mette a rischio la nostra salute.
Per decenni, nei paesi europei, Svizzera e Italia compresi, questo minerale è stato usato come materiale da costruzione perché economico, isolante, leggero e ignifugo. E anche perché, essendo un minerale naturale, mai nessuno aveva pensato che rappresentasse un rischio per l’ambiente e la salute, ma dagli anni Novanta se ne è scoperta la pericolosità.

Casa e fisco, agevolazioni per i proprietari di beni culturali

 Immobili di interesse storico-artistico: il regime speciale ai fini dell’imposta sul reddito
Prima di parlare delle agevolazioni in oggetto, riteniamo opportuno ricordare che i proprietari di beni culturali sono sottoposti a obblighi precisi che riguardano la loro protezione e conservazione, con un particolare regime di autorizzazione per gli interventi di edilizia e restauro. La legge prevede anche alcune prescrizioni di tutela indiretta, per evitare che venga messa in pericolo l’integrità di beni culturali immobili e che ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o che ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro.

La cedolare secca sugli affitti, chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate

 Chiarimenti innanzitutto per l’acconto Irpef. La cedolare esclude dall’imponibile Irpef il reddito da locazione, perciò il proprietario che sceglie la cedolare secca deve calcolare l’acconto Irpef solo con il metodo previsionale.
Tuttavia, secondo l’Agenzia, l’acconto si ritiene correttamente determinato se l’imponibile su cui si calcola è pari a quello che emerge dalla dichiarazione dell’anno precedente, escludendo il canone soggetto a cedolare. Nessuna sanzione se a consuntivo registrerà un reddito maggiore o avrà diritto a sconti fiscali inferiori rispetto all’anno precedente.

Agevolazioni fiscali in caso di mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale

 In sede di dichiarazione dei redditi, con la detrazione Irpef il contribuente può recuperare dall’imposta (lorda) il 19% degli interessi passivi, degli oneri accessori e delle quote di rivalutazione pagati per mutui ipotecari stipulati per l’acquisto dell’abitazione principale.
La detrazione va calcolata su un importo massimo di 4mila euro. In caso di contitolarità del contratto di mutuo o di più contratti di mutuo, questo limite va riferito all’ammontare complessivo sostenuto e va ricalcolato se il mutuo supera il costo sostenuto per acquistare l’immobile. In questo caso, infatti, possono essere portati in detrazione gli interessi relativi alla parte del mutuo che copre il costo (aumentato delle spese notarili e degli altri oneri accessori relativi all’acquisto).

Economia Immobiliare, report mensile sui mutui

 La Bce nel Consiglio Direttivo del 7 aprile 2011 ha aumentato il tasso di policy di un quarto di punto percentuale, fissandolo all’1,25% con decorrenza dal 13 aprile u.s. Era dal 12 maggio 2009 che tale tasso era stabile al minimo storico dell’1%.

Dal report mensile dell’Abi a febbraio 2011 la dinamica dei finanziamenti destinati alle imprese non finanziarie è risultata del +5,1% (+4,3% il mese precedente; -2,9% un anno prima). In particolare, i finanziamenti bancari alle piccole imprese, hanno segnato – a febbraio 2011 – un tasso di crescita pari al +3%, valore che raggiunge il +4,8% per le famiglie produttrici.

Acquisto di box pertinenziali con bonus da fondo immobiliare, come evitare la ritenuta sul bonifico

 Punto primo: non si deve riportare nella motivazione il riferimento alle disposizioni fiscali agevolative

I bonifici ordinati dai contribuenti in favore dei fondi immobiliari per l’acquisto di box pertinenziali già realizzati (che beneficiano della detrazione del 36%) devono essere compilati secondo regole precise, per evitare che i fondi stessi subiscano la ritenuta d’acconto del 10% (art. 25 del Dl 78/2010). L’ha precisato l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 46/E del 18 aprile.

Casa, Zambetti: dialogo ispiri decisioni per la futura politica dell’abitare

 L’Assessore a Lecco per la 4^ tappa del tour nelle province

In provincia di Lecco si contano 2.800 alloggi di edilizia residenziale pubblica, il 65 per cento dei quali è di proprietà dell’Aler e il restante 35 per cento dei Comuni. La quasi totalità è affittata a canone sociale e complessivamente vi abitano 6.000 inquilini.

Questa la fotografia scattata questa mattina a Lecco, circa il patrimonio immobiliare pubblico, dall’assessore alla Casa della Regione Lombardia Domenico Zambetti, durante la quarta tappa del giro che sta effettuando nelle province lombarde per rendersi conto di persona di come stanno le cose.

Agevolazioni “prima casa” in caso di successione o donazione

 L’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 33/E del 2011, ha fornito dei chiarimenti sulla decadenza dalla tassazione agevolata, in caso di successione o donazione con più eredi o donatari.

Il mantenimento o la perdita del regime di favore per la prima casa dipende solo dal comportamento del beneficiario dichiarante. Irrilevanti le azioni degli altri soggetti interessati. Di seguito la Risoluzione del 15/03/2011 n. 33 dell’Agenzia delle Entrate.

Il mutuo su misura con Mutuieprestiti.it

 Mutuieprestiti.it è il portale indipendente dedicato al finanziamento alle famiglie che assiste direttamente i clienti utilizzando un doppio canale:

– appuntamento in agenzia: il cliente può scegliere di affidarsi all’assistenza personalizzata di un consulente del credito Kìron o Epicas, reti di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa;
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Decreto Romani su rinnovabili: uno ”stop and go” pericoloso per il settore

 Il Decreto Romani ha sollevato molte reazioni trasversali (sia politicamente che di categoria) nel mondo della green economy italiana.

Pur essendo nato per recepire la Direttiva 2009/28/CE sulle rinnovabili ha fortemente penalizzato il fotovoltaico, con uno ”stop and go” che potrebbe rallentare e addirittura fermare il mercato.

Il Piano Casa diventi innanzitutto un ”Piano Città”

 Così l’Ance: ”si deve puntare sul recupero delle aree urbane degradate, semplificando le norme e sfruttando i bonus 36% e 55%”

Il Piano Casa rilanciato dal Governo deve diventare innanzitutto un ”Piano Città”, che punti a riqualificare le aree degradate delle nostre metropoli. È questo l’auspicio del presidente Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Paolo Buzzetti, che in un’intervista all’agenzia di stampa ASCA esorta il Governo Berlusconi a fare subito le semplificazioni necessarie per superare gli scogli incontrati nelle normative regionali e riprendere le misure sulle ristrutturazioni contenute nella finanziaria approvata dal Governo Prodi.

Piano Casa: ultime modifiche regionali, focus su Regione Umbria

 In Umbria rispetto alle previsioni originarie della legge regionale, cambiano alcuni i limiti per realizzare gli interventi

Per le demolizioni e ricostruzioni è stata inserita la possibilità di ottenere un bonus aggiuntivo del 5% qualora sia prevista la realizzazione di locali per asili nido o altre funzioni socio-culturali pubbliche o di interesse pubblico.