Piu’ del 50% degli italiani vive in case “modeste”

 Da un indagine emerge che una buona parte delle famiglie italiane vive in case poco più che modeste. I nuclei familiari che vivono in case «tipiche», dai trulli della Puglia alle baite delle Dolomiti, sono 15.568 (fonte Agenzia del Territorio). Al di là delle case un pò fuori dalla norma c’è comunque nei nuovi dati la conferma che la maggior parte delle abitazioni italiane, oltre il 57%, sono modeste, dai 2 ai 5 vani, compresi bagno e cucina. Lo stock complessivo delle unità immobiliari italiane, residenziali e non, ammonta, secondo i dati dell’ultimo censimento del Territorio, a 62,5 ml di unità, di cui più del 50% sono abitazioni (gruppo A al catasto). Metà delle costruzioni sono al Nord e lo stock risulta dal 2006 al 2007 aumentato del 2,8%. CASE DI LUSSO. Su 31,4 ml di abitazioni, sono 42.361 le case nelle categorie catastali A1, A8, A9 (case di pregio, ville e castelli). Quindi le case-vip sono 1 ogni circa 740 case «normali». CASA MEDIA OLTRE 113 MQ. Non è proprio piccola l’abitazione media degli italiani ma come al solito il dato contiene dal monolocale alla quasi-reggia.

Assoedilizia: chiede l’annullamento degli accertamenti catastali di fine anno, in via di autotutela

 « A proposito dei vizi procedimentali e procedurali rilevati da Assoedilizia, al riguardo del procedimento seguito dal Comune di Milano e dalla Agenzia del territorio nella revisione generale dei classamenti all’interno delle 4 microzone,l’Assessore al Territorio Carlo Maria Giorgio Masseroli dichiara sul Sole 24 Ore: “credo che valga la pena soffermarsi sulla sostanza, più che sulla forma.” Meraviglia che nell’anno 2009, nella democratica e civile citta’ di Milano, un Assessore in carica, a giustificazione degli errori nel rispettare le leggi vigenti che possano esser stati commessi dai propri uffici, risponda sostanzialmente ai suoi amministrati “cosa importa la legalita’,l’importante è la sostanza “. A parte il fatto che l’Assessore ci deve ancora spiegare cosa sia questa sostanza, visto che in nessun atto della Amministrazione Comunale di Milano si è mai contestualizzata una motivazione alla scelta operata dai due funzionari nel richiedere alla Agenzia del territorio la revisione generale nelle 4 microzone;con questa affermazione si buttano alle ortiche oltre 50 anni di conquiste sul piano della civilta’ del diritto e di tutela democratica dei diritti degli amministrati dalla Pubblica Amministrazione.

Come evitare l’indebitamento eccessivo per colpa del mutuo troppo alto

 Sono passati i tempi in cui avere un debito, e magari un’ipoteca, era considerato quasi un disonore. Il mutuo oggi è un prodotto che può contribuire al miglioramento della vita delle persone. Occorre però non esagerare con l’ammontare degli importi. Ormai da più parti viene segnalata la forte espansione del credito: non solo rivolto all’acquisto di immobili, ma anche di autoveicoli o di beni non durevoli, anche voluttuari. Inoltre il ricorso a strumenti di pagamento elettronici spesso non consente di valutare pienamente la pericolosa diminuzione dei propri risparmi. È necessario quindi essere pienamente consapevoli che l’accumularsi di rateazioni non adeguatamente ponderate al momento in cui si assumono gli impegni, potrebbe rendere insostenibili gli esborsi periodici rispetto alle effettive entrate familiari, finendo per causare difficoltà tali da determinare, in alcuni casi, veri e propri dissesti finanziari con conseguenze imprevedibili.

Milano: in mostra le nuove architetture della città

 Esposti fino al 13 febbraio i plastici del nuovo Milano Convention Center e del nuovo centro direzionale di Fiera Milano a Rho Pero. L’assessore Masseroli: “Sono le piccole grandi trasformazioni promosse dal nuovo Piano di Governo del Territorio” .
I plastici del nuovo Milano Convention Center e del nuovo centro direzionale di Fiera Milano a Rho saranno esposti da martedì 13 gennaio, sino al 13 febbraio, all’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele. La mostra si intitola ‘La cultura dello scambio ispira l’architettura’.
“Questa esposizione – ha osservato l’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli – presenta due tra le più significative nuove architetture che costelleranno la città. Un’ulteriore occasione per esplorare e capire la qualità urbana della nuova Milano. Sono le piccole grandi trasformazioni – aggiunge l’assessore – che divengono i tasselli per l’attuazione della nuova Città Pubblica promossa dal nuovo Piano di Governo del Territorio. Oggi parlare di Milano e della grande area urbana significa spiegare un territorio che cambia giorno dopo giorno – conclude Masseroli – sotto la spinta di una ‘rinascita’ urbanistica che razionalizza e ridà funzione a spazi di vita e di lavoro, creando nuova bellezza”.

Asppi: benefici fiscali per il risparmio energetico

 In vista della conversione in legge del Decreto 185/2008, il cosiddetto Decreto Anticrisi, l’Asppi- Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari torna nel merito dei benefici fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica. «Al momento del varo del Decreto – ricorda il presidente nazionale dell’Asppi Luigi Ferdinando Giannini – abbiamo espresso la nostra contrarietà alla norme contenute nell’articolo 29 che, di fatto, rendevano più complicato e meno appetibile l’accesso al bonus del 55% per chi effettua interventi di ristrutturazione edilizia per il risparmio di energia. La Commissione Bilancio della Camera ha in parte ascoltato le nostre lamentele, insieme a quelle di altre Associazioni ed Enti, ed ha approvato un emendamento che elimina il vincolo di ricevere l’assenso dell’Agenzia delle Entrate per fruire della detrazione». L’emendamento approvato in Commissione Bilancio rappresenta un sostanziale ritorno alla situazione preesistente, rispetto all’impostazione iniziale.

Oggi affitto, domani acquisto. Il trasferimento del bene subito ammortizzato

 E’ nel momento in cui si conclude l’accordo che, anche dal punto di vista fiscale, rileva il trasferimento del bene. Se più contratti fra loro collegati si configurano quale una “locazione con clausola di trasferimento della proprietà vincolante per ambedue le parti”, il bene strumentale oggetto degli accordi è iscrivibile fra le immobilizzazioni materiali dell’acquirente, con rilevanza anche fiscale delle quote di ammortamento, sin dall’esercizio della sua consegna, a prescindere, quindi, dal non ancora perfezionato formale trasferimento di proprietà.Con la risoluzione n. 11/E del 9 gennaio, l’agenzia delle Entrate torna, così, a ribadire quanto già chiarito con un suo precedente intervento (cfr risoluzione n. 338/2008): come stabilito dall’articolo 109, comma 2 del Tuir, in presenza di un contratto di vendita con riserva della proprietà o di un contratto di locazione con clausola di trasferimento della proprietà vincolante per ambedue le parti, il verificarsi dell’effetto traslativo è voluto da entrambi i contraenti già al momento della conclusione del negozio ed è, quindi, a tale ultima data che occorre fare riferimento per individuare il momento in cui ai fini della redazione del bilancio e ai fini fiscali rileva il trasferimento del bene.

Gas: accordo più vicino tra Russia e Ucraina

 Schiarita nella crisi del gas tra Mosca e Kiev, dopo che il premier russo Vladimir Putin ha accettato i termini dell’arbitrato europeo sull’invio di osservatori indipendenti per monitorare le forniture di gas russe all’Unione europea che passano attraverso l’Ucraina. L’apertura è stata annunciata con una nota questa notte dalla presidenza ceca di turno dell’Ue: “Questo dislocamento dovrebbe portare a un ripristino delle forniture di gas”. Ma una volta che le parti si sono accordate sull’invio di osservatori, la trattativa si è nuovamente arenata sulla composizione della commissione di monitoraggio. Dopo numerose telefonate l’intesa con Putin è stata raggiunta dal premier ceco Mirek Topolanek nel corso di una conversazione telefonica. Ieri, invece, era stata Gazprom a rifiutare la proposta europea di inviare degli osservatori indipendenti. La notizia dell’intesa quasi raggiunta viene confermata anche dalla Commissione Europea che durante la notte e in mattinata ha avuto ulteriori contatti sia con i russi che con l’Ucraina: “Ora c’è un accordo sui dettagli per la missione di monitoraggio. È imperativo che la ripresa del gas ricominci ad affluire verso l’Unione europea, senza ulteriori ritardi”.

Milano: un Consorzio per Villa Reale e Parco di Monza

 Il complesso, valorizzato, diventerebbe un prestigioso centro congressi. L’assessore Verga: “Finalmente portato all’unità un patrimonio altrimenti frammentato. Un fiore all’occhiello in chiave Expo”. Ora la decisione passa al Consiglio Comunale E’ stata deliberata nella Giunta del 30 dicembre 2008 la costituzione del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
In seguito all’accordo strategico per il restauro della Villa Reale e la valorizzazione del Parco di Monza, siglato lo scorso 30 luglio a Roma da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia, Comune di Monza e Comune di Milano, oggi è stato approvato lo statuto dell’ente di natura consortile non imprenditoriale di diritto pubblico al quale è affidato il compito di elaborare il piano strategico di sviluppo culturale e di valorizzazione delle aree.
“La creazione del Consorzio”, ha spiegato l’assessore alla Casa Gianni Verga, “permette di riportare finalmente all’unità un patrimonio altrimenti frammentato tra i proprietari e quindi di difficile recupero e di ancora più complicata gestione. In questo modo, tutti gli enti firmatari vengono coinvolti nell’avventura di Expo 2015 poiché la Villa Reale di Monza e il Parco ospiteranno incontri internazionali ed eventi legati all’esposizione universale”.

Macef Milano un mondo di affari in “fieramilano”

 Macef Primavera 2009, Salone Internazionale della Casa, 86° di una serie iniziata nel 1964 (quando la mostra milanese aveva cadenza annuale), si svolgerà in fieramilano dal 16 al 19 gennaio, in concomitanza e in sinergia con Festivity, Salone degli addobbi natalizi, delle decorazioni per le feste, del gioco, del giocattolo e del carnevale (che però aprirà i battenti un giorno prima, il 15 gennaio. Un giorno di preapertura anche per Macef (giovedì 15), ma solo per il settore dedicato al Regalo (padiglioni 14-18) i cui espositori hanno richiesto, a motivo di un rilevante volume di affari e di contatti, la possibilità di poter operare su cinque giorni. La suddivisione merceologica – ormai stabilizzata da tre edizioni – vede la manifestazione articolata in 5 settori: Tavola e Cucina (Oggettistica per la tavola e prodotti per la cucina), Arredo e Decorazione (Complemento d’arredo, decorazione, tessile e oggettistica di design), Classico (Complemento d’arredo classico, bomboniere e argenteria per la casa), Regalo (Oggettistica, articoli da regalo e cartoleria) Bijoux, Oro e Accessori (Bigiotteria, oreficeria, accessori). La strategia con la quale sono stati aggregati (e poi accostati) i cinque contenitori è quella di proporre la vastità e la frammentazione di Macef come aggregato, più che di prodotti, di veri e propri “contenitori fieristici” autonomi. Le aziende presenti in fiera dal 16 al 19 Gennaio saranno circa 1.800, su una superficie complessiva di 120mila metri quadrati netti. Importante e significativa, come al solito, la presenza di espositori esteri, valutabile intorno al 20% del totale. Le provenienze prevalenti sono europee – Spagna, Francia e Germania – ma non mancano espositori extra-europei, sopratutto asiatici.

Un ricordo dei senza tetto a Milano

 Dichiarazioni del presidente Achille Colombo Clerici al Corriere della Sera. “Correva l’anno 1949. Milano aveva allora, grosso modo, la popolazione odierna, ma era appena uscita da una guerra che l’aveva dilaniata con i bombardamenti che avevano distrutto più di tremila edifici. A quell’epoca disponeva di un edificato residenziale appena superiore alla metà dell’attuale, e stava fronteggiando una immigrazione che l’avrebbe portata, nel giro di trent’anni ad aumentare la propria popolazione di oltre 500 mila unità. Quel primo di gennaio del’49 il Cardinale Idelfonso Schuster aveva davanti agli occhi l’immagine di tre morti per assideramento, il giorno di Natale; ne avevano parlato a lungo tutti i giornali. L’uno senza fissa dimora – scriveva nella sua omelia di Capodanno – l’altro trovato morto per assideramento nel suo abbaino, il terzo in un angolo di un edificio sinistrato. Sono le conseguenze tragiche e dolorose della mancanza di abitazioni in città e fuori. Non ci sono case! E’ impossibile fabbricarne per la situazione finanziaria, per il costo del materiale, per il costo della manodopera. Il Presule osò allora muovere un appello alle forze sociali ed economiche della Diocesi per il varo di un progetto straordinario, volto alla realizzazione di case per quanti ne fossero privi. La città accolse con slancio l’invito. Si costituì l’opera Domus Ambrosiana, (presieduta dapprima dall’Ing. Franco Ratti, nipote di Papa Pio XI, ed in seguito dal Senatore Luigi Davide Grassi, allora presidente di Assoedilizia), che nel giro di pochi anni realizzò in periferia tre moderni quartieri costituiti da tredici fabbricati dove trovarono dignitosa sistemazione 239 nuclei familiari ad affitti addirittura inferiori a quelli praticati dall’Istituto case popolari.

Crisi del gas. Bisogna riflettere sulle nuove strategie

 Gas: accellerare la costruzione dei rigasificatori nel nostro paese e ampliare l’approvvigionamento, anche attraverso gasdotti, al fine di diversificare al massimo i paesi fornitori di gas naturale.
La crisi del gas ci induce a pensare, se ce ne fosse bisogno, che sulle questioni energetiche è necessario avere progetti strutturali e di grande respiro. Al di là, quindi, dei necessari interventi diplomatici e di rapporti tra stati, che devono essere nel caso specifico condotti dalla Comunità Europea, a cui certamente non deve mancare il sostegno, in tutti i sensi, del nostro Paese, si deve operare al più presto verso una politica dell’approvvigionamento la più diversificata possibile. Ed allora le fonti di approvvigionamento di un prodotto fondamentale come il gas naturale deve vedere non solo l’ampliamento dei paesi fornitori, attraverso la costruzione ed il potenziamento di nuovi gasdotti, ma anche metodologie diverse di rifornimento, come quelle relativa al metano liquido.

Assoedilizia: detrazione fiscale del 55%. Le ragioni illustrate

 Assoedilizia illustra le ragioni che, per esigenze di essenzialita’ esplicativa, non ha potuto esprimere a corredo della presa di posizione sul regime agevolativo ( detrazione del 55 % ) riservato sul piano fiscale a finestre, doppi vetri, serramenti vari, portoncini d’ingresso e quant’altro; con il suggerimento di posporre nella agevolazione( non escludere) questi interventi rispetto a quelli obbligatori per legge. Si sottolinea anzitutto come il nostro suggerimento non sia inopinato e gratuito ; ma derivi dall’esigenza di verificare una gradualita’ di rilevanza degli interventi ammessi ai benefici, nel momento in cui il Ministro competente dichiara che non si dovra’ splafonare rispetto ad una data previsione di copertura, nel bilancio statale. In secondo luogo non si contesta,sul piano teorico, l’efficacia delle strutture in questione,volte a realizzare un isolamento a tenuta stagna dei diversi ambienti. Ma si sottolinea la scarsa rilevanza ai fini del risparmio energetico collettivo (che è il solo che conta ai fini di giustificare agli occhi della collettivita’ appunto il costo delle agevolazioni per le finanze pubbliche): visto che per ottenere qualche risultato si dovrebbero cambiare anche i costumi degli italiani. Perche’ bisognerebbe spiegare a tutte le massaie che non c’è bisogno, per fare le faccende di casa e “cambiare l’aria”, di lasciar aperte le finestre per ore, facendo in tal modo raffreddare i muri di tutti gli ambienti.