L’altra faccia della crisi

 La tempesta finanziaria sconquassa le borse internazionali, gela la propensione all’acquisto, rimette in discussione le scelte tutte, da quelle quotidiane a quelle a breve-medio-lungo periodo.
I mass media esaltano lo “scoop”, titolano la “crisi”, ovunque trasmettono “paura e insicurezza”. Anche le migliori “Alchimie di marketing” anche se sfornano novità a ritmo quotidiano frenano “la tendenza al ribasso” e non permettono l’arresto di certe situazioni di mercato, vedi grande distribuzione e mercato auto. Il “Barile dell’oro nero”, il gasolio e la benzina, il dollaro usa, l’Euro, i derivati, le c.d. catene di Sant’Antonio usate nella “Finanza Creativa” del mondo bancario e assicurativo, il vortice della speculazione, l’assenza di “Etica professionale” per le Banche di Affari e per i suoi Leaders ha consolidato varie situazioni di default.

Economia immobiliare, le locazioni

 Aumentano gli sfratti del 6,5% nel 2010, col valore più alto degli ultimi 15 anni e di questi oltre l’85% sono sfratti emessi per morosità.
È quanto emerge dall’elaborazione che Sunia e Cgil hanno effettuato sui dati del Ministero dell’Interno. Gli sfratti per morosità registrano un costante aumento negli anni sia in termini assoluti che percentualmente sul totale: nel 1983 rappresentavano il 13% degli sfratti emessi, nel 1997 il 50%, nel 2010 si è registrato un aumento dell’8,9% rispetto al 2009 e del 29% nel biennio 2008-2010.

La cedolare secca: un successo inaspettato

 Un’indagine di Solo Affitti ha segnalato che in Italia quasi un proprietario di casa su due la preferisce alla tassazione Irpef.
In Italia quasi un proprietario di casa su due sceglie la nuova tassazione sui redditi locazione, la cosiddetta “cedolare secca”, al momento della stipula di un nuovo contratto di locazione. È quanto emerge da un’indagine del franchising immobiliare Solo Affitti, che ha analizzato le richieste pervenute alle agenzie nelle principali città italiane.

URGENTE, entro domani il versamento ritardato dell’acconto della cedolare secca sugli affitti

 La somma dovuta va aumentata dello 0,40%
Per chi non abbia provveduto entro lo scorso 6 luglio, scade domani – venerdì 5 agosto – il termine per effettuare il versamento ritardato della prima rata dell’acconto della cedolare secca sugli affitti dovuta per il 2011, applicando sulla somma dovuta la maggiorazione dello 0,40%. Lo segnala la Confedilizia, fornendo ulteriori indicazioni sull’adempimento.

Riforma fiscale: le agevolazioni che duplicano le prestazioni assistenziali

 Dalla Confedilizia il consiglio di individuarle subito. Il ripristino dell’Ici non è ricompreso nell’elenco delle Gazzetta.
Nella riunione, tenutasi ieri mercoledì 3 agosto 2011, dello specifico Gruppo di lavoro per la riforma fiscale a suo tempo istituito dal Ministro dell’economia, la Confedilizia ha chiesto che si provveda alla immediata individuazione dei regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale che si sovrappongono alle prestazioni assistenziali.

Notizie in breve: taglio agevolazioni, progetto autoriforma

 Manovra: il taglio agevolazioni minaccia il decollo della cedolare secca
Il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: ”Le ricorrenti considerazioni sulla riduzione di agevolazioni fiscali (riduzione prevista dalla clausola di salvaguardia contenuta nella manovra economica) investono anche la cedolare secca sugli affitti, impropriamente compresa fra i 483 regimi agevolativi.

Genova: mercato immobiliare in crescita

 Nel capoluogo ligure i costi non sono bassi, anzi. Il mercato immobiliare genovese ha fatto segnare un importante incremento (+5,2% nel settore residenziale secondo i dati dell’Agenzia del Territorio) e anche i prezzi degli affitti cominciano a salire.
Secondo un’analisi di Immobiliare.it nel capoluogo ligure il costo medio di vendita è di 2.870 euro per metro quadro e, sempre in valore medio, la superficie dei quasi 305.000 appartamenti censiti in città è approssimativamente pari a 80 metri quadri, 10 meno rispetto al valore italiano.

Eliminata la tassazione sulla proprietà

 Le ripetute segnalazioni, e gli interventi reiterati, della Confedilizia hanno prodotto l’effetto voluto.
Nel testo del Programma nazionale di riforma (Pnr) presentato al Parlamento è stato eliminato il riferimento alla ”tassazione sulla proprietà” contenuto nella bozza approvata dal Consiglio dei ministri e trasmessa alla Commissione europea nel novembre dello scorso anno.

Cedolare secca, da valutare canoni Accordi locali

 Fra gli elementi da tenere presenti, quando si affronti la scelta per la cedolare secca, specie riguardo a un contratto da stipulare, c’è l’importo del canone dei contratti agevolati (volgarmente detti ”concordati”).
Com’è noto, i canoni, in tale tipologia contrattuale, sono fissati da locatore e conduttore all’interno di fasce di oscillazione individuate negli Accordi locali, sottoscritti dalle organizzazioni della proprietà edilizia e dell’inquilinato.

Cedolare secca: escluse le locazioni di abitazioni effettuate da titolari di reddito d’impresa

 L’Agenzia delle Entrate ha escluso completamente dal nuovo regime fiscale le locazioni di abitazioni effettuate da titolari di reddito d’impresa e da società di persone, comprese le società semplici.
L’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n.26/E dell’1 giugno 2011, ha ribadito e chiarito che la “cedolare secca” può essere esercitata soltanto dal locatore, persona fisica, che sia proprietario dell’abitazione o titolare di diritto reale di godimento ed esclude dal nuovo regime fiscale le locazioni effettuate da società di persone o da società semplici e le locazioni effettuate da imprenditori o lavoratori autonomi, anche nel caso in cui concedano in locazione l’immobile abitativo ai propri dipendenti.

Mercato delle locazioni, si rileva maggiore stabilità

 Anche nel secondo semestre 2010 la domanda di immobili in affitto è alimentata da chi non riesce ad accedere al mercato del credito.
Secondo Tecnocasa, a livello nazionale, in questo periodo, i canoni di locazione hanno registrato stabilità sui trilocali e una diminuzione dello 0,1% sui bilocali. A cercare casa in affitto per il 61% sono single, in particolare separati/divorziati, il resto è rappresentato da famiglie che non riescono ad accedere ai finanziamenti per l’acquisto della casa.

La cedolare secca sugli affitti, chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate

 Chiarimenti innanzitutto per l’acconto Irpef. La cedolare esclude dall’imponibile Irpef il reddito da locazione, perciò il proprietario che sceglie la cedolare secca deve calcolare l’acconto Irpef solo con il metodo previsionale.
Tuttavia, secondo l’Agenzia, l’acconto si ritiene correttamente determinato se l’imponibile su cui si calcola è pari a quello che emerge dalla dichiarazione dell’anno precedente, escludendo il canone soggetto a cedolare. Nessuna sanzione se a consuntivo registrerà un reddito maggiore o avrà diritto a sconti fiscali inferiori rispetto all’anno precedente.