Calabria: illustrato il “piano per la casa”

 L’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato ed il vicepresidente Domenico Cersosimo, stamani a Palazzo Alemanni, alla presenza dei giornalisti, hanno illustrato il Piano per la casa contenuto in un protocollo sottoscritto dalle amministrazioni Comunali di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia, Lamezia Terme e Corigliano Calabro. L’intervento prevede un investimento complessivo di 230 milioni di euro da indirizzare su tre direttrici: 60 milioni di euro per recuperare interventi previsti nei contratti di quartiere dei Comuni sottoscrittori dell’intesa; 155 milioni per il Piano di edilizia locativa e privata; 15 milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche, sia nelle abitazioni privati che in alloggi Erp, per le incompiute dell’Aterp e per contributi per l’acquisto di autoclave destinati alle case Erp. “È un programma innovativo – ha dichiarato l’assessore Incarnato – con un forte significato sociale. Il nostro obiettivo è di riuscire a coniugare l’assolvimento delle esigenze abitative con soluzioni di qualità, operando anche per il recupero di aree degradate in comuni individuati con criteri legati alla popolazione, ma dove sono già in essere i contratti di quartiere. Perciò è stato messo in cantiere un programma di 155 milioni di euro per l’edilizia locativa e privata, allo scopo di venire incontro alle necessità che riguardano particolari categorie come giovani coppie in difficoltà, anziani, extracomunitari e ragazze madri.

Tra modifiche e regimi speciali, i cambiamenti introdotti dal Dl 112

 Le modifiche apportate alla disciplina fiscale dei fondi immobiliari, ossia quei fondi che investono il proprio patrimonio esclusivamente o prevalentemente in beni immobili, in diritti reali immobiliari e in partecipazioni in società immobiliari, a opera della manovra d’estate (Dl 112/2008). E’ questo l’oggetto della circolare n. 61/E del 3 novembre, documento con il quale l’agenzia delle Entrate ha commentato, in un quadro d’insieme, le novità normative. E’ stato, innanzitutto, innalzato dal 12,50 al 20% l’aliquota della ritenuta alla fonte applicabile sui redditi di capitale derivanti dalla partecipazione ai fondi di investimento immobiliare. Si tratta, in particolare, dei proventi periodici erogati dal fondo in costanza di partecipazione e delle somme o del valore normale dei beni distribuiti in sede di riscatto o di liquidazione. Il Dl ha, inoltre, introdotto un regime speciale – rispetto a quello previsto per la generalità dei fondi immobiliari – applicabile ai fondi per i quali i regolamenti di gestione non prevedono la quotazione dei certificati partecipativi in mercati regolamentati italiani o esteri, che abbiano un patrimonio inferiore a 400 milioni di euro. Il regime speciale consiste nell’applicazione di un’imposta patrimoniale dell’1% del valore netto del patrimonio del fondo, che si aggiunge alla ritenuta alla fonte sui proventi distribuiti ai partecipanti.

Il mercato immobiliare milanese è statico

 Il mercato immobiliare italiano, ed in particolare quello milanese, in seguito a un decennio caratterizzato da incrementi rilevanti, nell’ultimo anno, registra una rigida stabilità e per il futuro prossimo, si prevede una reale e forte contrazione dell’economia in oggetto. A Milano, nel I semestre 2008, il prezzo medio di un appartamento di nuova costruzione è di 4.517 euro/mq, con una crescita dello 0,3% rispetto al semestre precedente ed un incremento annuo pari all’1,2%. Il dato relativo alla crescita media annua degli appartamenti nuovi, al netto del saggio d’inflazione (3,6%- maggio 2008/maggio 2007) è di -2,4%, indicando una situazione di contrazione dei valori degli immobili. Il fatto che il mercato immobiliare milanese stia attraversando una fase non certo positiva è confermato, oltre che dall’andamento dei prezzi, anche dal calo delle compravendite. A quanto detto va aggiunto l’allungamento dei tempi di vendita che, secondo quanti operano direttamente nel settore, tendono ormai a superare i sei mesi e a vedere, in diversi casi, ridimensionate le aspettative iniziali del venditore.

Rifiuti: è nato l’Ato Toscana Centro

 Dovrà realizzare azioni e impianti previsti nel Piano straordinario. Rifiuti, unione dei vecchi Ato di Firenze, Prato e Pistoia. E’ nato l’Ato Toscana centro. La nuova realtà sostituirà i precedenti tre Ato dei rifiuti di Firenze, Prato e Pistoia ed avrà il compito di attuare quanto era stato previsto nei vecchi Piani provinciali per la gestione dei rifiuti e poi confermato nell’elaborazione dei Piani straordinari fatta dai vecchi Ato. «Sono felice di vedere che le cose procedono e che la nuova legge per la gestione dei rifiuti urbani in Toscana sta dando i frutti», ha detto l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini, ricordando che non è trascorso ancora un anno dal varo della nuova legge (Lr 61/2007) e che in neppure dodici mesi è stato superato uno degli scalini considerati più difficili da varcare nell’attuazione delle nuove norme, cioè lo snellimento da dieci a tre Ato, un passaggio fondamentale per migliorare le economie di scala e rendere le gestione del ciclo integrato dei rifiuti in Toscana più efficiente.

Rilevazione dati ai fini dell’aggiornamento per l’anno 2009 delle componenti tariffarie a copertura dei costi per i servizi di trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica

 Nell’ambito del procedimento di aggiornamento annuale delle tariffe di trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica, previsto dagli articoli 10, 18, 30 e 32 dell’allegato A alla deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas 29 dicembre 2007, n. 348/07 (di seguito TIT), si rende necessaria l’attivazione di una specifica raccolta dati nell’ambito della quale viene richiesto ai proprietari della Rete di trasmissione nazionale e alle imprese distributrici di energia elettrica di fornire le informazioni di cui alle tabelle excel predisposte dagli uffici dell’Autorità e scaricabili dal link posto in fondo alla presente pagina, insieme alle relative istruzioni di compilazione. Dette informazioni, richieste ai sensi dell’articolo 2, comma 22, della legge 14 novembre 1995, n. 481, dovranno essere fatte pervenire utilizzando i file excel indicati in precedenza, all’indirizzo di posta elettronica della Direzione Tariffe dell’Autorità [email protected] entro e non oltre il 21 novembre 2008.

I terreni promessi non sono esenti da tasse

 Imposte senza sconti per il contratto preliminare di vendita. L’atto, infatti, non comportando il passaggio del bene, non può beneficiare delle agevolazioni previste in caso di trasferimento di terreni agricoli a persone che si impegnano a costruire un compendio unico e a coltivarlo per almeno un decennio. Questo, in sintesi, è il chiarimento che fornisce l’agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 407/E del 30 ottobre, in risposta al quesito formulato da un imprenditore agricolo professionale che si propone di acquistare un fondo confinante per costruire un’unica struttura lavorativa. L’istante, nel porre il quesito all’Amministrazione finanziaria, fa presente di aver stipulato un compromesso, garantito da caparra confirmatoria per un importo di 50mila euro, e ritiene che, in sede di registrazione del preliminare, vada applicata l’esenzione dall’imposta di registro prevista dall’articolo 5-bis del Dlgs 228/2001 (“Conservazione dell’integrità aziendale”).

Orari accensione riscaldamento e benefici

 La progettazione, l’installazione, il periodo di esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici trovano la loro disciplina nel D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993 e successive modifiche ed integrazioni. Il territorio nazionale è stato suddiviso in sei zone climatiche (si veda tabella n. 1), con indicazione nella tabella A, allegata al D.P.R. di cui sopra, della zona alla quale appartiene ogni singolo Comune. I Comuni che non sono stati inseriti nella tabella anzidetta o nelle sue successive modificazioni ed integrazioni sono disciplinati da apposito provvedimento del Sindaco. La zona climatica di appartenenza indica in quale periodo e per quante ore è possibile accendere il riscaldamento negli edifici. I Sindaci dei Comuni possono ampliare, a fronte di comprovate esigenze, i periodi annuali di esercizio e la durata giornaliera di accensione dei riscaldamenti, dandone immediata notizia alla popolazione.

Novara: case popolari. Cresce la possibilita’ di assegnazione

 L’emergenza abitativa è un problema che anche la città di Novara sta affrontando, soprattutto dal punto di vista degli alloggi popolari. Dal bando emesso il mese scorso, si evince chiaramente come la domanda di alloggi di edilizia popolare sia in netta crescita. Per far fronte a queste esigenze, ma anche per sostenere alcune categorie deboli, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale, il Comune di Novara sta promuovendo una serie di iniziative finalizzate a contenere il problema abitativo. Innanzitutto, dopo dieci anni, è stato riproposto il bando per l’edilizia agevolata, allargando le categorie che ne possono fruire e coinvolgendo così la fascia superiore a quella che notoriamente fruisce dell’edilizia popolare sovvenzionata. In questo modo, famiglie con un reddito più alto rispetto a quello di norma richiesto nel bando potranno aggiudicarsi un alloggio, dove pagheranno un affitto leggermente più alto, ma certamente più contenuto rispetto al libero mercato.

L’abitazione data in uso ai soci dietro corrispettivo è locazione

 Il corrispettivo – a valore di mercato – del trasferimento del diritto di usufrutto di un’abitazione nei confronti di un socio, per un periodo di tempo determinato, è esente da Iva perché riconducibile alla locazione di un bene immobile. Lo chiarisce l’agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 405/E del 30 ottobre, con la quale risponde a una società di costruzioni che ha chiesto al Fisco di poter portare in detrazione l’Iva derivante da contratti a corrispettivo concordato per la cessione, ai propri soci, dell’uso di unità abitative ricavate da un immobile strumentale di cui è proprietaria. Infatti, secondo l’interpretazione dell’interpellante, l’operazione rientrerebbe fra quelle imponibili Iva, se effettuata entro quattro anni dalla data di costruzione delle abitazioni.

Federalismo fiscale il parere di Confedilizia

 A parere della Confedilizia, il federalismo è un vero federalismo se ed in quanto sia (come in Svizzera) competitivo. Sul piano fiscale, anzitutto. In sostanza, il cittadino vota trasferendosi ad abitare ove ottiene migliori servizi a minori costi. E la competizione territoriale richiede che il confronto sui migliori servizi prestati, a minori costi, per i contribuenti, si basi su una ine-ludibile esigenza: che in tutt’Italia unico sia il metodo di valutazione dei servizi resi. Senza questo unico metodo non vi sarebbe possibilità di confronto, non vi sarebbe concorrenza, non vi sarebbe quindi federalismo. Solo il federalismo competitivo porta ad una diminuzione delle imposte. E sotto questo profilo, desta preoccupazione il fatto che Regioni ed Autonomie locali mirino oggi, in buona sostanza, a farsi riconfermare i livelli di entrata (e conseguentemente di spesa) già in essere. Con una sostanziale riconferma, quindi, del criterio della spesa storica, pur formalmente ripudiato. Invero, è ferma convinzione della Confedilizia che gli sprechi si possano ridurre procedendo anzitutto ad un taglio (netto e pregiudiziale, sia pure graduale negli anni) dei tributi: solo – come si dice negli Stati Uniti “affamando la bestia” (della spesa pubblica) si porranno gli Enti locali nella condizione obbligata di ridurre gli sprechi, la cui voragine è proprio rappresentata dalla spesa locale (che non ha in Italia alcun controllo né di merito né di legittimità come in nessun’altra parte d’Europa avviene).
SUL DISEGNO DI LEGGE N. 1117 (Ferma, comunque, la necessità di raggiungere gli obiettivi sopra enunciati).

Telecomunicazioni nel mirino

 Bene le multe per le aziende telfoniche. Bisogna dotare l’antitrust di maggiori risorse professionalità. Per Adusbef e Federconsumatori vi è il totale apprezzamento per le multe che l’Antitrust ha comminato alle aziende telefoniche, in relazione alla scarsa chiarezza dei costi dei servizi multimediali. Aggiungiamo, a tale proposito, che, sia in questo caso, come in altre occasioni, viene spesso contrapposta una contestazione di metodo e di merito da parte degli agguerritissimi studi legali delle aziende colpite, che, molte volte, riescono a far annullare, con motivazioni di metodo, presso i tribunali competenti (TAR, Consiglio di Stato), tali sanzioni.

Salerno: il sindaco dispone procedure rapide per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà

 Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha incaricato i dirigenti e gli uffici competenti del Comune di Salerno di organizzare e garantire procedure rapide per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà dei lotti di edilizia popolare del Quartiere Europa. La decisione del Sindaco De Luca intende favorire la conclusione rapida e positiva di un complesso iter urbanistico ed amministrativo con l’intento di dare serenità alle famiglie rispetto alla propria proprietà immobiliare e confermare l’efficienza e l’efficacia amministrativa della Civica Amministrazione rispetto ad un’annosa questione che ha generato tensioni e contenziosi estenuanti. Con delibera di Consiglio Comunale n. 32 del 21/06/2007 è stato disposta la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà dei lotti delle aree Peep ex Q4 (oggi quartiere Europa) in favore delle cooperative/condomini e/o anche dei singoli soci/condomini.