ANACI ed ANACAM in rappresentanza delle categorie degli amministratori di condominio e degli installatori e manutentori di impianti di sollevamento, in occasione di un incontro di approfondimento svoltosi il 7 giugno scorso a Favignana (TP) in ordine alle problematiche relative alla sicurezza degli ascensori, hanno rilevato quanto segue: 1) la norma europea UNI EN 81-80 ha evidenziato le situazioni di rischio con priorità alta, media e bassa che possono determinarsi nel funzionamento degli impianti, con gli interventi necessari per eliminarle, a seguito di opportune valutazioni del rischio stesso da effettuare caso per caso; 2) l’Italia non ha ancora provveduto, a differenza di altri Stati membri dell’UE (Belgio, Francia Spagna, Grecia e altri), ad emanare un provvedimento legislativo che partendo dalle indicazioni della norma tecnica europea indichi gli interventi prioritari da attuare sugli impianti più obsoleti e i relativi termini per l’esecuzione; la materia è stata trattata dal decreto ministeriale 26 ottobre 2005, mai applicato in assenza della norma attuativa;
Amministratori condominio
Anammi stila la classifica delle liti condominiali
L’ANAMMI, basandosi sulla sua attivita’ interna e sulle segnalazioni dei suoi 13mila associati, ha stilato l’elenco delle motivazioni che, piu’ di frequente, provocano dispute tra gli abitanti dello stesso immobile. Dall’odore di cucina all’automobile posteggiata nel punto sbagliato, dal bambino che gioca in cortile al cane che abbaia: in un condominio i motivi per litigare non mancano mai. E’ quanto dimostra l’ANAMMI, che ha disegnato una “classifica” delle liti condominiali in base alla sua attivia’ interna e alle segnalazioni deGLi associati (circa 13mila in tutta Italia). Le cosiddette “immissioni”, ovvero rumori e odori provenienti da altri appartamenti. Il classico ticchettio di scarpe femminili a tutte le ore, l’odore di cipolla reiterato, lo spostamento di mobili a tarda ora sono casi tipici di questo genere di motivazione. La cucina etnica ed i suoi aromi forti sono spesso al centro di dispute di condominio. L’apposizione in aree comuni, vale a dire la collocazione in ambito condominiale di oggetti e mezzi di un singolo condomino. Qualche esemplificazione: la fioriera attaccata al muro, l’automobile parcheggiata in uno spazio non autorizzato nel garage condominiale. I rumori in cortile, in particolare il gioco dei bambini. In un’epoca di demografia a quota zero, le voci infantili sono, purtroppo, sempre meno tollerate. L’innaffiatura di piante e balcone, nel caso in cui il flusso idrico investa pesantemente gli spazi sottostanti, appartenenti ad altri condomini. Il rapporto con gli animali domestici, soprattutto quando si trovano in ascensore o nel giardino condominiale.
Confedilizia risponde: Sostituzione della recinzione di uno spazio comune
Si domanda quale maggioranza occorra all’interno di un condominio per deliberare la sostituzione, con una rete metallica, di una presistente recionzione di uno spazio comune formata da paletti uniti da una catena.
E’ stato ritenuto che l’installazione sostitutiva di una recinzione in rete metallica con un’area condominiale comune, già in precedenza delimitata da una serie di paletti uniti da una catena interposta, non implichi l’alterazione sostanziale o il cambiamento dell’originaria destinazione nè il mutamento dell’entità materiale del bene attraverso una sua radicale trasformazione. Pertanto, per deliberare un intervento del genere, è sufficiente , in secondo convocazione, un numero di voti che rappresenti un terzo del numero dei condomini a almeno un terzo del valore dgli edificio.
Confedilizia risponde: impugnazione da parte del condominio astenuto
Si domanda se una libera assemblea possa eventualmente essere impugnata anche dal condominio che si sia astenuto dal votare.
La risposta è in questo caso affermativa. Al riguardo la corte di cassazione si è cosi testualmente espressa: “in tema di condominio degli edifici tutti i condomini che non hanno votato in maniera conforme alla deliberazione assembleare sono leggittimati a impugnarla, siano stati presenti alla seduta oppure assenti (l’unica differenza consistendo nei dies a quo per proporre l’opposizione che decorre dalla datadi deliberazione per i primi e dalla data della comunicazione per gli altri), ivi compresi pertanto gli astenuti.
Amministratori di condominio in “full immersion”. Un corso Anammi a Roma
Dal 26 al 31 maggio, inizia a Roma il corso a tempo pieno per la gestione immobiliare, destinato a formare tecnici altamente specializzati. In classe simulazioni di situazioni-tipo, come l’assemblea condominiale. Creare un tecnico altamente specializzato attraverso una formazione d’impatto, un vero e proprio training personalizzato. E’ con questo obiettivo che a Roma, da lunedi’ 26 maggio fino a sabato 31, riprende a Roma il corso full immersion per amministratori d’immobili, organizzati dall’ANAMMI, l’Associazione Nazional- europea degli AMMinistratori d’Immobili. Si tratta di un modulo di alta formazione per un ristretto numero di aspiranti manager del condominio. I corsisti che partecipano a questo progetto, infatti, puntano a gestire non soltanto il condominio tradizionale, ma anche edifici turistici, complessi commerciali, patrimoni di banche, enti pubblici o supercondomini. E’ il corso prediletto anche da chi intende svolgere l’attività di amministratore giudiziario. A partire da lunedi’ 26 maggio, per una settimana e otto ore al giorno, i docenti dell’ANAMMI si alterneranno in aula per spiegare i fondamentali della gestione immobiliare: dalla natura giuridica di questa attivita’ alle tabelle millesimali, dalle patologie dei fabbricati all’assicurazione, dalle norme fiscali alla psicologia del condominio. Corsi del genere, non a caso, sono rigorosamente riservati ad una ristretta minoranza che, da tutta Italia, converge su Roma. “Non ne organizziamo molti – spiega Giuseppe Bica, presidente dell’ANAMMI – a causa del notevole impegno richiesto ai nostri docenti ed ai partecipanti. Per otto ore al giorno, infatti, si studia l’amministrazione immobiliare, con la possibilita’ di un’assistenza costante e di un confronto serrato. Ad esempio, simuliamo in classe situazioni-tipo non facili da fronteggiare nella realta’ professionale, come l’assemblea di condominio”. Al termine, e’ previsto un esame finale che, se superato, da’ diritto all’immediata iscrizione all’albo interno all’associazione. “Le realtà professionali cui questo corso puo’ dare immediato accesso – osserva il presidente Bica – richiedono una professionalità in grado di affrontare da subito problematiche di alto livello senza correre rischi”. L’ANAMMI, che riunisce 13mila professionisti, e’ l’unica associazione del settore immobiliare certificata ISO 9001 in Europa: cio’ le permette di rilasciare un “Attestato di conformita’”, che accerta le competenze e le capacita’ professionali dell’amministratore di condominio. Creare un tecnico altamente specializzato attraverso una formazione d’impatto, un vero e proprio training personalizzato.
Risparmio energetico e sicurezza impianti: interlocutore privilegiato l’amministratore di condominio
La normativa finalizzata alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio che per gli edifici in condominio è affidata alla tutela dell’amministratore di condominio (Direttiva 2002/91/CE del 16/12/2002, D.Lgs. attuativo 19/8/2005, n. 192 e D.Lgs integrativo 29/12/2006, n. 311) individua un ruolo sociale delicato ed impegnativo con attribuzioni intese al conseguimento di interessi di natura pubblicistica che richiedono un’opera di formazione ed informazione culturale a beneficio generale del Paese e dell’intero pianeta. L’amministratore di condominio diventa, pertanto, un interlocutore privilegiato per l’effettivo contenimento energetico negli edifici, in quanto è il soggetto che, mediante le operazioni preparatorie (informazione) ed esecutive (proposte di delibere assembleari), indispensabili per la realizzazione degli obiettivi comunitari, rappresenta il naturale intermediario di tale politica evitando responsabilità che possono incidere sulla stessa commerciabilità delle unità immobiliari gestite.
Una Full immersion per diventare Manager Immobiliari
L’ANAMMI, a partire da lunedì 31 marzo, dà il via ad un corso di alta formazione, pensato non soltanto per la gestione del condominio tradizionale, ma anche per l’amministrazione di edifici turistici, centri commerciali, patrimoni di banche, enti pubblici o supercondomini.
Prende avvio a Roma il corso “full-immersion” per amministratori di condominio. L’iniziativa è dell’ANAMMI, l’Associazione Nazional-europea degli AMMinistratori d’Immobili, che ha previsto questo modulo di alta formazione per un ristretto numero di aspiranti manager del condominio. I corsisti che partecipano a questo progetto, infatti, puntano a gestire non soltanto il condominio tradizionale, ma anche edifici turistici, complessi commerciali, patrimoni di banche, enti pubblici o supercondomini. E’ il corso prediletto anche da chi intende svolgere l’attività di amministratore giudiziario.
8 marzo: La festa è in condominio
Alle donne italiane amministrare immobili piace sempre di piu’. Lo afferma l’ANAMMI, Associazione Nazional-Europea di AMMinistratori d’Immobili che, in occasione della Festa della Donna, sottolinea come la parita’ tra uomini e donne, in questo settore, sia molto vicina. Un dato in controtendenza rispetto alle cifre sull’occupazione femminile in Italia e ai dati forniti, poche settimane fa, dalla Commissione Europea, che ci colloca al penultimo posto nella UE.
Dei 10mila iscritti che svolgono il mestiere di amministratore in modo esclusivo, le donne rappresentano oggi il 40%. “Quando è nata l’associazione, 18 anni fa – spiega il presidente Giuseppe Bica – di donne se ne vedevano davvero poche. C’era l’idea che la gestione immobiliare fosse un affare da uomini. Negli ultimi dieci anni, invece, abbiamo assistito ad una crescita esponenziale della componente femminile”. Anzi, precisa il leader dell’ANAMMI, “spesso riscontriamo una preferenza, perché si pensa che le donne
possano gestire con maggiore sensibilita’ i rapporti umani”. La crescita della presenza femminile vede Nord, Centro e Sud quasi alla pari, con il picco maggiore nell’Italia centrale (oltre 1300 amministratrici di condominio a tempo pieno).
Formazione: Studia in rete l’amministratore immobiliare del futuro
Nel 2007, il 25% dei corsi dell’ANAMMI si e’ svolto on-line. A scegliere Internet sono soprattutto liberi professionisti che vogliono specializzarsi nell’amministrazione immobiliare. Questa particolare modalita’ formativa piace soprattutto nel Lazio, in Lombardia, Veneto, Campania, Emilia Romagna, Toscana e Puglia.
Sempre piu’ spesso l’amministratore immobiliare si forma sul web. Lo dicono i dati dell’ANAMMI, Associazione Nazional-europea degli Amministratori d’Immobili, che indica nei corsi on-line il filone piu’ interessante per chi vuole entrare nel settore. Nel 2007, dei 1200 corsisti che si sono rivolti all’associazione il 25% ha scelto la formazione via Internet per prepararsi alla gestione del condominio. E, stando ai primi mesi del 2008, la tendenza e’ destinata a crescere.
Il lavoro? Un affare di Condominio
I corsi per amministratore di immobili sono sempre piu’ frequentati. A dirlo, sono le cifre dell’ANAMMI: tanti i diplomati, in crescita i laureati ed i professionisti che puntano su questo settore. Tra donne e uomini e’ quasi parita’, mentre per gli “over 40” sta diventando un’occasione per reinventarsi un lavoro se lo si e’ perso.
Costruirsi un percorso lavorativo, incrementare l’attivita’ esistente o, addirittura, reinventarsi un futuro professionale quando non si e’ piu’ giovani. E’ con questi obiettivi che, sempre piu’ spesso, gli italiani si iscrivono ad un corso per amministratori di condominio. Lo dimostrano le cifre dell’ANAMMI, l’Associazione Nazional-europea degli AMMinistratori d’Immobili che, in procinto di avviare a marzo i nuovi corsi, ha stilato un bilancio sull’anno appena trascorso.
Indagine di Confedilizia: “Condominio e stress”
(ovvero come prevenire e ridurre lo stress da condominio)
Il condominio è sicuramente un luogo dove vive il corpo, ma anche la mente. La vita condominiale viene spesso dipinta dai media come povera di rapporti umani e interpersonali e concepita come inesauribile fonte di stress. Taluni fatti di cronaca, caratterizzati da esasperazione dei rapporti di vicinato, contribuiscono poi a rappresentare un’immagine negativa del vivere in tale contesto, evocando immagini di tristezza, grigiore, estraneità, solitudine (seppur all’interno di una comunità), insofferenza per una sorta di coabitazione forzata, etc.
Progetto P.G.U: Un distintivo di qualità per gli amministratori condominiali
E’ partito, patrocinato dall’A.L.A.C. (Associazione Liberi Amministratori Condominiali) tra le maggiori rappresentative a livello nazionale, il progetto P.G.U. (Protocollo di Gestione Uniforme), diretto a garantire migliori prestazioni, da parte degli amministratori di condominio, nonché maggiore trasparenza a favore degli amministrati.
Il progetto, che è stato varato, in via sperimentale, presso la sede nazionale di Genova ha, quale primo protagonista, un piccolo gruppo formato da una decina di studi di amministratori volontari che hanno deciso, con particolare entusiasmo, di sottoporsi ad un impegnativo lavoro di specializzazione e adeguamento delle proprie strutture.