Moratti: “Gli immobili della mafia per aiutare i più deboli”

 Il Sindaco: “Nel giorno in cui ricorre la Strage di Capaci, onoriamo la memoria di Falcone destinando ad attività sociali i beni sequestrati a Cosa Nostra”. Valgono 8,3 mln e saranno destinati ad associazioni e a progetti con procedure accelerate. Milano è in prima linea nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata. È questo un impegno che vogliamo riaffermare proprio oggi, anniversario della tragica scomparsa di un servitore della Stato come Giovanni Falcone. Il Comune si prende in carico tutti i beni confiscati alla mafia per destinarli ad attività sociali. E’ una risposta forte contro la lotta alla criminalità, anche nelle sue dimensioni economiche”. Sono queste le parole del Sindaco di Milano, Letizia Moratti, che in Prefettura ha incontrato i giornalisti per illustrare con il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, la decisione presa stamane dalla giunta in merito agli immobili confiscati alla mafia sul territorio comunale. Erano presenti anche l’assessore alla Sicurezza, Riccardo De Corato, alla Casa, Gianni Verga e alle Politiche Sociali, Mariolina Moioli. L’accordo operativo con Governo, Prefettura e Agenzia del Demanio, sulla destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata di alcuni immobili situati in città, prevede che il Comune di Milano gestisca direttamente, o dandoli in affidamento a titolo gratuito, 64 strutture, per un periodo che sarà stabilito a seconda dei casi.

Problema abitativo in Italia. La cedolare secca del 20 % quale incentivo per il potenziamento della locazione abitativa

 Nel corso di una conversazione tenuta alla Federlombarda il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici ha dichiarato: « Il problema abitativo in Italia è caratterizzato:
-dall’impossibilita’ di trovar casa per i meno abbienti;
-dalla difficolta’ di reperire alloggi in locazione, a canoni accessibili rispetto al reddito,per coloro che la casa non intendono o non possono comperarla;
-dall’elevato costo di acquisto per chi si rivolge a questo mercato.

Per il “Progetto EXPO 2015” occorre introdurre legislativamente la locazione temporanea.

 Non solo due tra le più’ importanti eccellenze milanesi ( il sistema sanitario ed il sistema universitario ) generano l’esigenza di un potenziamento dell’offerta di locazione temporanea; per gli studenti in trasferta e per i visitatori ed i parenti di ammalati ricoverati nei nostri ospedali. La stessa prospettiva dell’Expo 2015, con riferimento, non solo al semestre espositivo, ma anche ai periodi antecedente e successivo, implica, per la nostra citta’, una mobilita’ abitativa che le vigenti leggi non sono in grado di permettere; poiche’ lo schema normativo disciplinante la locazione non prevede la flessibilita’ contrattuale necessaria alla temporaneita’ del rapporto. Pensiamo ad esempio all’afflusso, in tutti questi anni a venire, di manager, professionisti ed operatori economici; di maestranze di cantieri nei campi dell’edilizia, delle infrastrutture e dell’impiantistica; di espositori,di accompagnatori e di addetti. Occorre al “progetto” un adeguato volano di locazioni temporanee ed una modifica legislativa si impone; e le risorse abitative di Milano e dell’hinterland potrebbero permettere risposte di sistema assolutamente apprezzabili.

Ance: per le costruzioni trend positivo

 Per le costruzioni il 2007 e` stato il nono anno consecutivo di crescita: gli investimenti sono aumentati dell`1% rispetto al 2006, toccando quota 152.609 milioni di euro (si tratta del piu` alto livello di produzione degli ultimi 40 anni), mentre gli occupati nel settore hanno raggiunto la cifra record di 1.955.000, facendo segnare un incremento del 2,9% nel confronto con l`anno precedente. Questi alcuni dei principali risultati dell`ultimo Osservatorio congiunturale Ance, presentato alla stampa dal presidente dell`Associazione nazionale costruttori Paolo Buzzetti assieme al direttore generale Gaetano Fontana e al vicedirettore Antonio Gennari. Un`analisi da cui emerge come il settore delle costruzioni continui a giocare un ruolo determinante nel sistema economico italiano, dando prova della sua straordinaria capacita` di trainare la produzione e l`occupazione del Paese. `Al dato fortemente positivo sul piano occupazionale – ha sottolineato in particolare il presidente dell`Ance – si accompagna peraltro nel 2007, secondo gli ultimi dati Inail, un rilevante calo del numero degli infortuni mortali. Si tratta di un risultato che certamente non sminuisce la gravita`del problema, ma che dimostra comunque che l`impegno e le azioni della categoria sul fronte della tutela della sicurezza dei lavoratori stanno andando nella direzione giusta`.

Pacchetto sicurezza e Ici, provvedimenti all’esame del Consiglio dei Ministri di Napoli

 Un decreto legge, un disegno di legge e tre decreti legislativi legati e norme europee. È questo il pacchetto di provvedimenti che sarà domani all’esame del Consiglio dei ministri che si terrà a Napoli in tema di sicurezza. All’ordine del giorno, reso noto oggi in modo dettagliato dalla presidenza del Consiglio dei ministri, ci sono infatti un decreto legge “concernente misure urgenti di sicurezza pubblica” emanato da presidenza del Consiglio e ministeri dell’Interno e della Giustizia. E poi un disegno di legge “riguardante disposizioni in materia di pubblica sicurezza” proveniente sempre da presidenza del Consiglio, Interno e Giustizia. A completare il pacchetto, 3 decreti legislativi emanati dai ministeri delle Politiche comunitarie e dell’Interno e che sono all’odg come esame preliminare. Si tratta di “modifiche e integrazioni al dlg 8-1-2007 n.5 (attuazione della direttiva 2003/86/Ce relativa al diritto di ricongiungimento familiare); di “modifiche e integrazioni al dlg 6-2-2007 n.30 (attuazione della direttiva 2004/38/Ce relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli stati membri”; di “modifiche e integrazioni al dlg 28-1-2008 n.25 (attuazione della direttiva 2005/85/ce relativa alle procedure applicate negli stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato)”.

Migliaia di notifiche di accertamento di maggior valore catastale in arrivo. Sotto esame le posizioni relative alle denunce di variazione presentate.

 È in atto una massiccia operazione di “aggiornamento” dei valori catastali,conseguente alle denunce di variazione intervenute, peraltro obbligatorie dopo gli interventi edilizi soggetti a DIA. L’Agenzia del Territorio sta notificando centinaia di migliaia di accertamenti contenenti nuove rendite catastali in aggiornamento:il cui incremento di valore rispetto al precedente, è mediamente del 20-30 %. A Milano sono decine di migliaia. Basta realizzare un nuovo servizio igienico ,anche minuscolo,o un piccolo ripostiglio o una minima soppalcatura,o una modifica di destinazione, per trovarsi a dover pagare il 30 % in più di tutte le imposte collegate al sistema dei valori catastali: ICI, Irpef,Imposta di registro e ipocatastale, Imposta di successione e sulle donazioni .

Milano: un progetto per la valorizzazione immobiliare

 Il progetto di valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune si aggiudica una menzione speciale al premio ‘Best Practice Patrimoni 2008’ “Il progetto di valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune di Milano si è aggiudicato una menzione speciale al premio ‘Best Practice Patrimoni 2008’ promosso da Forum P.A. e Terotec. Lo ha annunciato l’assessore alla Casa e al Demanio Gianni Verga intervenendo al Forum in corso a Roma. “Siamo molto orgogliosi di questo importante riconoscimento – ha detto l’assessore Verga -. In questo modo viene riconosciuto il modello Milano che sarà punto di riferimento a livello nazionale. Molte amministrazioni, da Palermo a Verona, hanno già preso contatti con il mio Assessorato per approfondire l’esperienza milanese”. Il progetto del Comune di Milano è stato selezionato tra gli undici in finale da un’apposita commissione di esperti e si è aggiudicato una menzione speciale per il progetto. La menzione speciale è stata conferita alla direzione centrale Casa del Comune e alla Cassa Depositi e Prestiti.

Box e posti auto, ecco le agevolazioni

 Le regole da osservare per l’acquisto e la proprietà. Sconti e detrazioni, consigli per la compravendita e la successiva cessione, le direttive da seguire per gli interventi di ristrutturazione. Le imposte sull’acquisto previste per la prima casa vanno versate nella stessa misura anche per le sue “pertinenze”. Ossia box, posti auto all’aperto o in garage classificati in catasto in categoria C/6, ma anche i depositi, i magazzini, i laboratori, le tettoie, le scuderie per cavalli. Insomma, tutti gli immobili classificati in catasto nella categorie C/2, e C/7, considerati pertinenziali, che possono anche non essere nello stesso palazzo, ma in uno vicino. Non sono invece considerate pertinenze i terreni con classificazione autonoma in catasto, anche se utilizzati per parcheggiare l’auto. E, secondo le norme vigenti, è possibile acquistare un solo immobile per categoria: gli sconti fiscali si hanno per un box e un magazzino, ma non per due box, in quanto uno solo può godere delle agevolazioni. Le imposte agevolate assommano al 3% del valore dichiarato più 258,23 euro (in caso di acquisto con imposta di registro) oppure al 4% del valore più 387,34 euro (in caso di acquisto soggetto a Iva, quasi sempre case costruite da meno di quattro anni).

Invece, gli acquisti non agevolati sono colpiti da tributi molto più duri: il 10% del valore dichiarato (+ 129,11 euro, nel caso Iva). Si può comprare il box con atto separato, anche anni dopo l’acquisto della prima casa, purché ne venga dichiarata la pertinenzialità. In caso di costruzione (e non di acquisto) di un’autorimessa pertinenziale, l’Iva agevolata può essere applicata sia alla fattura dell’impresa che al costo dei relativi materiali (Risoluzione Entrate 17/03/2006 n. 39). Per godere delle agevolazioni è però necessario che anche l’appartamento sia stato comprato con le agevolazioni prima casa. Ovvero, per esempio, non può essere stato ereditato o donato al contribuente, anche se è di fatto utilizzato come sua abitazione principale.

Edili: un salasso la tassa sul suolo pubblico per i cantieri edili nel comune di Carrara

 Cantieri edili equiparati ad attività commerciali. Fino a sette mila cinquecento euro di tasse per un cantiere che “occupa” il marciapiede. Gli edili: “Non pubblici regolamenti e tariffari”. Una mazzata” la tassa sul suolo pubblico applicata dall’Ica, l’ufficio per la riscossione delle Imposte Comunali Affini ai cantieri edili che “occupano” marciapiedi e strade durante i lavori di ristrutturazione nel Comune di Carrara. A denunciare l’impennata dei prezzi sono gli edili di Cna che hanno registrato un incremento (+ 300% negli ultimi cinque anni) dei tariffari trovandosi a pagare cifre tra i 2 mila e i 7 mila 500 euro per aver occupato, con un cantiere (ponteggi, spazio per impastatrice, casottino-magazzino, etc), un tratto di marciapiede per un periodo tra i 60 e 180 giorni. I casi sono riferiti ad un piccolissimo cantiere di 70 metri quadrati (intorno ai 2 mila euro), uno dei tanti che si vedono in città, e ad un cantiere medio-grande che occupa 100 metri quadrati (7 mila e 500 euro) di suolo pubblico con l’aggravio che le tariffe aumentano in modo consistente, passando dai 36 centesimi standard ai 43 centesimi in caso di proroga, ovvero se si ha necessità di prolungarlo per completare i lavori. Tariffe che addirittura triplicano, arrivando a 85 centesimi per metro quadro, se il malcapitato imprenditore si dimentica di segnalare l’allungamento del periodo di sfruttamento del suolo e onestamente – prima dei controlli – si presenta agli uffici e si autodenuncia. Esattamente come le attività commerciali e della ristorazione che pagano un tot di euro per ogni metro occupato per prolungare locali su piazze e strade, anche gli edili sono assoggettati allo stesso meccanismo senza però essere a conoscenza di tariffari e regolamenti. “Non lo troviamo giusto – tuonano gli edili – fino a qualche anno fa il costo dell’occupazione per i cantieri edili era accettabili, da qualche anno è diventata una voce troppo pesante nell’economia delle ristrutturazioni e dei cantieri incidendo nella misura del 10% dei costi complessivi per ristrutturare una facciata o un tetto.

Sicilia: crollo del mercato per le opere pubbliche

 Quest’anno e’ crollato il mercato delle opere pubbliche in Sicilia. Secondo le periodiche rilevazioni dell’Ance Sicilia, nel quadrimestre gennaio-aprile 2008 sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale bandi per 345 gare (-20,14% rispetto allo stesso periodo del 2007 che registro’ 432 incanti) di importo complessivo pari a 261,8 milioni di euro (-34,91% rispetto al primo quadrimestre dello scorso anno con 402 milioni). Le province che hanno registrato la maggiore flessione sono state Palermo con 66 gare (-25%) per 43 milioni di euro (-68,83%), Ragusa con 16 gare (-55,56%) per 7,9 milioni di euro (-79,16%), Trapani con 32 gare (-8,57%) per 17,8 milioni di euro (-32,57%) e Caltanissetta con 18 gare (-48,57%) per 16,7 milioni (-27,56%). Solo quattro le opere che superano l’importo di 5 milioni di euro: il palazzetto dello sport di S. Agata di Militello (Messina) bandito dalla Provincia regionale (5,09 milioni di euro); l’Itcg ”Stenio” di Termini Imerese (Palermo) bandito dalla Provincia regionale (12,6 milioni); il Polo didattico della facolta’ di Giurisprudenza di Catania, bandito dall’Universita’ (7,1 milioni); e la valorizzazione della cittadella fortificata del Castello di Milazzo (Messina), bandita dal Comune (7,8 milioni).