La casa passiva di Gianpiero Marchiori

 In Provincia di Padova nel Comune di Borgoricco il Geom. Marchiori Gian Piero ha realizzato una CASA PASSIVA o una che più si avvicina agli standard qualitativi della Passivhaus tedesca – passivhaus secondo il termine originale di lingua tedesca, è un’abitazione che assicura il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento “convenzionale”. Ha raggiunto inaspettati traguardi: Ha abbattuto i costi complessivi di edificazione pareggiandola con una “in muratura” (costi elevati dei materiali compensati con la poca manodopera impiegata circa 15 giorni lavorativi), ha passato l’estate senza condizionatore, è ben ventilata e nessuna finestra esposta al sole, la casa è molto luminosa perché con molte vetrate tutte rigorosamente dotate di vetri termici, il riscaldamento è assicurato da una piccola stufa a pellet / legno / cippato, a costo “0” in quanto brucerà il legno che ha avanzato dalla costruzione della casa, per il riscaldamento dell’acqua ha installato un boiler (in dotazione con la stufa) che, in inverno viene scaldata dalla stufa ed in estate da un pannello solare, la lavastoviglie e la lavatrice sono allacciati alla condotta dell’acqua calda quindi consumano meno elettricità per il riscaldamento dell’acqua, ha predisposto l’illuminazione del giardino alimentato da batterie che si ricaricano durante il giorno da pannelli fotovoltaici (ne bastano 2 per assicurare all’incirca100W), le acque piovane vengono raccolte su cisterne interrate per poi usarle per annaffiare il giardino.
CARATTERISTICHE TECNICHE PLATEA DI FONDAZIONE: Realizzazione di platea areata su “igloo” di altezza totale 70cm. La platea ha una aerazione naturale assicurata da
INTELAIATURA IN FERRO: la struttura viene consolidata al suolo a mezzo intelaiatura in acciaio zincata a fuoco portante composta da IPE e tiranti che ne assicurano la portata antisismica (conforme alla normativa antisismica classe1) e agenti atmosferici (vento).
PARETI ESTERNE: struttura perimetrale tipo “sandwich” composta da morali in legno lamellare abete trattato con prodotti ad acqua su OSB da 3cm e riempimento con materiale isolante EPS e grafite ad elevate prestazioni termoisolanti.
CAPPOTTO TERMICO: lastre da 6 cm di spessore in EPS e grafite (in % inferiore) agganciate maschio/femmina incollate con colla e rete a cappotto e successivamente intonacate con intonachino idrorepellente.
TETTO: morali in legno lamellare abete su perline rigorosamente trattato con prodotti ad acqua, guaina traspirante, pannello “sandwich” composto da OSB – EPS – OSB di altezza 15cm, manto di copertura in lastre grecate di Aluzink su supporto in EPS da 12cm.
IMPIANTISTICA: non è presente nessun tipo di riscaldamento “tradizionale” (termosifoni , risc. a pavimento) il riscaldamento è assicurato dalla presenza di una stufa a pellet/legno/cippato che ne assicura il confort invernale.

Confconsumatori: Multiproprieta’, dichiarata la nullità del contratto di acquisto e del contratto di finanziamento

 Importante sentenza del Tribunale di Parma che ha dichiarato la nullità di un contratto di acquisto del diritto di multiproprietà (godimento a tempo parziale di un bene immobile), per indeterminatezza e indeterminabilità dell’oggetto, e la contestuale nullità del contratto di finanziamento ad esso collegato. Gli acquirenti erano stati convocati, come spesso avviene, presso un hotel parmigiano e invitati a sottoscrivere un contratto per effettuare ogni anno una vacanza di una settimana, con l’acquisto, dopo 10 anni, del diritto perpetuo di soggiorno nei centri turistici di un Club. Il contratto non precisava in alcun modo l’oggetto dell’acquisto, riferendosi solo genericamente all’iscrizione ad un Club. Mancava, inoltre, la durata del contratto e l’indicazione del numero di settimane di soggiorno a cui avevano diritto. Infine, mancava ogni informazione sul rischio di indisponibilità dei posti da usufruire, considerando che il Club era costituito da 27.000 membri e la recettività delle ventisei strutture menzionate era pari a poco più di cento fra monolocali, appartamenti e stanze d’albergo, con la probabilità di essere dirottati verso alloggi del circuito ben più modesti.

Regione Toscana: ventiquattro terreni e immobili della Regione in vendita

 Case cantoniere, un ex convento e un ufficio postale. I bandi tra ottobre e novembre. A scorrere l’elenco può capitare d’imbattersi in un ex convento nell’aretino, immerso nella campagna e bisognoso di un corposo restauro, o in un ex ufficio postale a Civitella Paganico, nel grossetano. Trovi un vecchio macello a Chiusi e diverse ex case cantoniere – alcune davvero in buono stato – con i loro caratteristici muri rossi, le cornice bianche attorno alle finestre e il giardino fiorito attorno. Tra ottobre e novembre la Regione metterà all’asta altri diciassette immobili e sette terreni, parte del lungo elenco di dismissioni deciso nel 2006, per una base d’asta che complessivamente supera i 10 milioni e di cui, sul sito internet della Regione, si trovano tutti i dettagli e, di molti edifici, anche foto e cartine. Per la giunta toscana non è la prima alienazione. Dopo lo scioglimento nel 1977 di quelli che furono allora considerati ‘enti inutili’, tanti immobili e terreni furono assegnati alla Regione. Negli anni però molti di questi hanno cessato di essere necessari all’attività dell’ente o hanno smesso di produrre un reddito conveniente. E così sono stati posti in vendita, secondo quanto anche previsto dalla legge 77 del 2004. Dal 1997 al 2006 sono stati dimessi circa quattrocento immobili, fondi ed appartamenti. Due anni fa è stato stilato un nuovo elenco con 102 beni da vendere e a questi si riferiscono i 24 messi ora all’asta. Cinquanta sono già stati venduti.
A questi vanno aggiunti altri cinquanta immobili e terreni del patrimonio agricolo forestale regionale, della cui vendita, decisa anche questa nel 2006, si occupano direttamente le Comunità montane e i Comuni.

Milano: un’agenzia solo per gli studenti

 Tra i tanti servizi offerti, servirà per la ricerca di un posto letto. Verga: “In questi ultimi anni, grazie all’impegno del Comune di Milano, sono stati attivati interventi per la realizzazione, entro tre anni, di circa 5mila posti letto” Il diritto allo studio con le borse, gli alloggi e altri tipologie di agevolazioni non deve essere garantito soltanto per i più bravi e “privi di mezzi”. Milano è la prima città italiana per offerta didattica universitaria e la seconda per numero di iscritti. Per questo l’Amministrazione comunale continua a investire per risolvere il problema del disagio abitativo degli studenti portando a termine gli attuali progetti di sviluppo dell’edilizia universitaria. Il Comune, infatti ha avuto da poco l’ok dal Ministero dell’Università e della Ricerca per i finanziamenti da destinare alla realizzazione, in via sperimentale, di un’apposita Agenzia per i Servizi agli Studenti Universitari che sorgerà negli spazi al piano terra dell’immobile comunale di piazzale Dateo. Il progetto dell’Agenzia per l’Accoglienza nasce dalla collaborazione con le undici Università milanesi, servirà a mettere in contatto proprietari di immobili e studenti e svolgendo azioni di accompagnamento e orientamento alla ricerca di un posto letto. La sede dell’Agenzia sarà dotata di sale riunioni e per esposizioni. A disposizione degli studenti ci sarà anche un portale web integrato che consentirà di consultare velocemente le offerte di alloggio a Milano.

Ance: agevolazione Ici anche per chi abita in Albergo

 Sentenza della Cassazione: e` necessaria la variazione catastale Prima casa nell`hotel? Spetta l`agevolazione Ici. Si` all`agevolazione Ici sulla prima casa per la parte di albergo adibita ad abitazione principale. Cio`a patto che su quella porzione di immobile sia stata fatta la variazione catastale. E`quanto stabilito dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 21332 del 7 agosto 2008. A chiedere la maggior Ici a un albergatore e` stato il comune di Merano, in provincia di Bolzano. L`uomo, proprietario dell`immobile, aveva adibito parte di questo a sua abitazione principale e aveva pagato l`Ici, essendo i fatti anteriori alla riforma, in misura agevolata per la prima casa. Ma l`ente locale, con tre avvisi di accertamento, aveva chiesto la maggiore imposta per il `95, `96 e `97. Cosi`l`albergatore aveva impugnato gli atti di fronte alla Commissione tributaria provinciale di Bolzano. I primi giudici avevano accolto il ricorso del contribuente. Stessa decisione davanti alla Commissione tributaria regionale. In particolare, secondo i giudici di merito, “la detrazione d`imposta concessa per l`abitazione principale trova unica ragion d`essere nel fatto che l`immobile e` oggettivamente destinato (e per la parte in cui era pacificamente destinato) a tale scopo, non ostando all`agevolazione il fatto che l`immobile sia classificato in una categoria catastale diversa da quelle relative alle abitazioni; rilevando la categoria catastale al solo fine di determinare la base imponibile».