Mercato immobiliare industriale / commerciale. Speciale uffici Bologna e Verona

 Mercato immobiliare industriale / commerciale. Speciale uffici Bologna e Verona. È sempre buona la richiesta di uffici nell’ area centrale della città, ed in particolare nella zona a ridosso della Stazione e del Tribunale. L’ area intorno alla Stazione è apprezzata perché ben servita dai mezzi pubblici, per la vicinanza alle tangenziali ed all’ autostrada e per la facilità di parcheggio. A domandare uffici sono prevalentemente società di servizi come ad esempio studi commercialisti o società informatiche. Nell’ area che si sviluppa intorno al Tribunale invece la richiesta proviene prevalentemente da avvocati.

Si focalizzano sul mercato delle locazioni e su immobili con una metratura compresa tra 100 e 150 mq, dotati di cablaggio ed impianto di condizionamento dell’ aria. I prezzi sono compresi tra 2100 euro al mq per l’ usato e 2900 euro al mq per le soluzioni ristrutturate o di nuova costruzione. I canoni di locazione oscillano tra 140 e 180 euro al mq annuo. Nell’ area nord della città, ed in particolare in via di Corticella, alla Bolognina ed in via Zanardi sono in fase di realizzazione alcuni nuovi centri direzionali.

Mercato immobiliare industriale / commerciale. Speciale uffici Milano

 Mercato immobiliare industriale / commerciale. Speciale uffici Milano. Sul mercato degli uffici si registra un calo delle quotazioni dell’ 1,6% per le tipologie usate e dell’ 1,3% per quelle di nuova costruzione. Tra le regioni che hanno segnalato la diminuzione maggiore delle quotazioni ci sono la Sicilia (-8,7% e -7,9%), l’ Emilia Romagna (-2,0% e -1,3%), il Piemonte (-3,4% e -2,0%).

Sugli uffici la richiesta è orientata su tipologie che vanno da 90 fino ad un massimo di 300 mq. Si preferiscono le tipologie pronte per essere utilizzate e inserite in contesti terziari oppure in condomini di tipo signorile. Sono scelti soprattutto per svolgere attività di consulenza (consulenza del lavoro, consulenza finanziaria); a cercare anche professionisti e società multinazionali. Si apprezzano le tipologie situate nei pressi delle fermate della metropolitana e comunque ben collegate.

Mercato immobiliare industriale / commerciale. Speciale negozi Roma e Milano

 Mercato immobiliare industriale / commerciale. Speciale negozi Roma e Milano. Sul mercato dei negozi si registra un calo delle quotazioni per le tipologie situate in “via di passaggio” (-1,5%) e per quelle situate in “via non di passaggio” (-1,7%). Sul versante delle locazioni c’ è stato un calo rispettivamente del 2,1% e del 2,7%. Tra le regioni che hanno subito la contrazione maggiore ci sono l’ Emilia Romagna (-2,1% e -1,6%), il Lazio (-1% e 2,6%) e la Lombardia (-1,7% e -1,2%).

Sul mercato immobiliare dei negozi si registra negli ultimi tempi l’ aumento di immigrati che ricercano questi immobili per poter svolgere attività legate prevalentemente alla ristorazione, alla vendita di alimentari e per svolgere attività nel campo dell’estetica.

Positivo l’ andamento dei centri scommessa, delle agenzie per l’ erogazione dei servizi e posizionate su strada. I negozi sono ricercati anche per la creazione di studi medici. Le tipologie maggiormente ricercate hanno due – tre vetrine, una metratura media compresa tra 30 e 100 mq. Su questo segmento si registra la presenza di acquisti ad uso investimento.

Mercato immobiliare industriale e commerciale. Speciale laboratori

 Sul mercato dei laboratori si registra un calo delle quotazioni del 2,2% e dei canoni di locazione del 2,4%. Tra le regioni dove si è segnalata la riduzione più forte ci sono l’ Emilia Romagna (-2,6% per i prezzi e -6,9% per i canoni di locazione), la Sicilia (-5,6% per i prezzi e -5,4% per le locazioni) e il Veneto (-3,2% e -2,8%).

Milano
A Milano i prezzi dei laboratori sono diminuiti dell’ 1,5%, mentre i canoni di locazione sono aumentati dell’ 1,7%. Sono in calo anche i prezzi dei laboratori, in particolare nelle aree di Gambara, Pagano e Washington. La richiesta è comunque sempre presente, anche perché spesso sono utilizzati come ufficio, più economici di questi ultimi trattandosi solitamente di soluzioni seminterrate. I laboratori al pian terreno sono quasi sempre trasformati in loft o in appartamento. La caratteristica più importante è la facilità di accesso e di carico e scarico merci. I tagli maggiormente presenti sono compresi tra 50 e 200 mq. Il laboratorio è utilizzato in genere da artigiani, elettricisti, odontotecnici, oppure per lo svolgimento di attività di riparazione computer o da piccole imprese edili. Si registra infine una forte presenza sul mercato di laboratori in affitto e in vendita nell’ area urbana nord – est di Milano di via Rubattino, piazza Udine e viale Monza.

Acquisto casa. Disponibilità di spesa

 L’ analisi della disponibilità di spesa per acquisto casa nelle grandi città evidenzia che la maggioranza delle richieste si concentra nella fascia di spesa compresa tra 170 e 249 mila euro (24,4%), a seguire quella compresa tra 250 a 349 mila euro (21.5%) e quella tra 120 e 169 mila euro (21.0%).

Nella fascia di spesa compresa tra 170 e 249 mila euro si cercano soprattutto trilocali e a seguire bilocali. Nella fascia di spesa compresa tra 250 e 349 mila euro invece si concentrano maggiormente le richieste di trilocali ma con una differenza sottile rispetto alle richieste di quattro locali (34,3%). Da luglio ad oggi si registra un aumento della concentrazione nelle fasce di spesa fino a 169 mila euro.

Casa. Domanda e offerta

 L’ analisi della domanda casa a Gennaio 2010 evidenzia che nelle grandi città italiane la tipologia più richiesta è il trilocale, che raccoglie il 35,9% delle preferenze. A seguire il bilocale con il 29%, il quattro locali con il 21,7% ed infine il cinque locali con l’ 8,4%.

Nei capoluoghi di provincia la concentrazione della domanda casa di trilocali è più elevata ed è pari a 49,3%, seguita dal bilocale con il 27,3% ed infine dal quattro locali con il 18,2%. Nelle grandi città ci sono comunque delle eccezioni.

Milano, Roma e Napoli segnalano infatti come sempre una maggiore richiesta per il bilocale.
A Firenze si nota, in questa ultima rilevazione, un’ equiparazione della domanda di trilocali e quattro locali che raccolgono entrambi il 30,4% delle richieste.

Mercato immobiliare. Box e posti auto nel primo semestre del 2009

 In Italia si evidenzia un calo delle quotazioni dell’ 1,3% per i box e del 2,3% per i posti auto. Nelle grandi città le performance sono state leggermente migliori con una contrazione per i box dell’ 1,4% e per i posti auto del 2,3%. I valori più alti si registrano sempre nelle zone centrali dove comunque la domanda di box è sempre più alta rispetto all’offerta. La diminuzione percentuale più sensibile ha interessato Bari (-4,6% e -5,6%) e Bologna (-3,4% e -3,7%).

Nella maggior parte dei casi chi acquista un box o un posto auto lo fa per uso diretto; più bassa la richiesta per investimento che può offrire a volta rendimenti superiori a quello delle abitazioni. Nella prima parte del 2009 il rendimento dei box è stato del 5% lordo annuo.

Mercato immobiliare. I tempi di vendita degli immobili

 Un’ analisi realizzata dall’ Ufficio Studi Tecnocasa ha preso in esame l’ andamento dei tempi medi di vendita degli immobili nell’ ultimo anno. Il periodo analizzato va da Gennaio 2009 a Gennaio 2010. Si sono considerate le grandi città ed i rispettivi hinterland e i capoluoghi di provincia. Gli ultimi dati ci dicono che nelle grandi città le tempistiche di vendita sono intorno a 156 giorni contro i 137 giorni registrati esattamente un anno fa.

Stabili i tempi di vendita nei capoluoghi di provincia con una media di 167 gg contro i 168 di Gennaio 2009 ed infine i comuni dell’ hinterland delle grandi città che hanno fatto registrare 188 gg contro 174 di Gennaio 2009. In un anno si evidenzia quindi una sostanziale stabilità dei tempi di vendita nei capoluoghi di provincia ed un aumento nelle Grandi Città e nell’ Hinterland.

Il trend dei mutui in Lombardia nel terzo trimestre 2009

 Il mercato dei prestiti per l’ acquisto delle abitazioni destinato a famiglie consumatrici in Lombardia fa segnare nel terzo trimestre 2009 un ulteriore calo (-17%) rispetto allo stesso trimestre del 2008, da ricordare che i volumi erogati sono influenzati dal mercato dei mutui di sostituzione.

Nel terzo trimestre 2009 sono stati erogati 2.567 milioni di Euro, un ammontare che colloca la regione al 1° posto per volumi erogati. I volumi erogati dalla regione rappresentano il 22,5% del totale delle erogazioni nazionali. L’ importo medio del mutuo è pari a 124.000 Euro contro un importo nazionale pari a circa 117.000 euro.

Quasi tutte le province presentano una diminuzione delle erogazioni ed in particolare Mantova (-18%), Como (-21%) e Lodi (-28%). Di segno positivo le province di Cremona +12% e Bergamo +7. La provincia di Milano, invece, registra la variazione negativa maggiore (-26%). Il dato colloca, comunque, la provincia al 1° posto per volumi erogati in Italia con i suoi 1.181 milioni di Euro, a soli 27 milioni di euro in più rispetto la provincia di Roma.

I mutui in Italia nel 3° trimestre 2009

 Il volume di erogazioni per l’ acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane registra, nel terzo trimestre del 2009, una flessione rispetto allo stesso periodo 2008 (dati del 20 / 01 / 2010 fonte Banca d’ Italia). La differenza negativa è pari a circa -1,2 miliardi di euro, che tradotto in termini percentuali rappresenta un calo del -10 (vedi nota metodologica. Il dato conferma il momento di rallentamento del mercato (i volumi erogati includono anche i mutui di sostituzione / surroga).

L’ ultima variazione (-10%) è minore rispetto alle precedenti del 2009 (-22% nel primo trimestre 2009, -13% nel secondo trimestre 2009) ed è un ulteriore segnale che indica un cambiamento positivo da parte del mercato. Considerando il dato cumulativo del 2009 si osserva una variazione negli erogati pari a circa 6 miliardi di euro (-15% rispetto ai primi tre trimestri 2008), sul valore influiscono i volumi erogati nel primo trimestre 2009.

Nel 3° trimestre 2009 tutte le macroaree hanno registrato un andamento negativo, anche se in crescita rispetto ai valori del secondo trimestre. Valutando i primi 9 mesi del 2009 le variazioni maggiori vengono registrate nell’ area meridionale (-22%) e insulare (-29%).