Il trend del mattone a Codogno

 Il trend del mattone a Codogno

Nel corso del secondo semestre del 2009 sono state stabili le quotazioni delle abitazioni di Codogno, in provincia di Lodi

Si registrano difficoltà sulla vendita delle tipologie di tipo economico – popolare, acquistate da coloro che necessitano di un mutuo importante e che ora hanno difficoltà di accesso al credito.

Tutto questo ha determinato una diminuzione del numero delle transazioni che, di conseguenza, ha interessato anche le abitazioni di tipo usato.

Il mercato immobiliare in Lombardia. Comprar casa a Lodi

 Il mercato immobiliare in Lombardia. Comprar casa a Lodi

Nella seconda parte del 2009 i capoluoghi di provincia lombardi hanno registrato una contrazione dei prezzi, ad eccezione della città di Como che chiude con un leggero rialzo dello 0,7%

Il capoluogo lombardo ha registrato un ribasso dello 0,4%, performance migliore tra le grandi città italiane. Lecco e Cremona chiudono in stabilità. Il ribasso maggiore dei prezzi si è registrato nella città di Varese (-12%), a seguire Bergamo con -4,1%. Monza chiude con -3,1%, Mantova chiude con -2,4%, Pavia con -1%. A Brescia e Lodi la diminuzione dei prezzi è stata dell’ 1,8%.

Il mercato dei mutui in Italia

 Il mercato dei mutui in Italia

Il volume di erogazioni per l’ acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane registra, nel quarto trimestre del 2009, una crescita rispetto allo stesso periodo 2008 (dati del 20 / 04 /2010 fonte Banca d’ Italia)

La differenza positiva è pari a circa 133 milioni di euro, che tradotto in termini percentuali rappresenta un aumento del +0.9%* (i volumi erogati includono anche i mutui di sostituzione / surroga). Tale valore (+0.9%) indica un cambiamento di tendenza del mercato, seppur lieve; infatti è la prima variazione positiva dopo 6 trimestri.

Speciale grandi città. Il mercato immobiliare di Milano (2^ parte)

 Speciale grandi città Il mercato immobiliare di Milano

In crescita anche i valori della zona intorno a viale delle Forze Armate dove la bassa presenza di nuove costruzioni sul mercato e i prezzi elevati per quelle esistenti (intorno a 4000 euro al mq) hanno fatto in modo che la domanda si rivolgesse alle tipologie usate ed in buone condizioni di conservazione

Si riscontrano maggiori difficoltà nella vendita delle tipologie da ristrutturare completamente per le quali si temono i costi di ristrutturazione; infatti si vendono solo dopo lunghe trattative e con ribassi sensibili sul prezzo della richiesta. I tempi di vendita mediamente si sono portati intorno a 5 – 6 mesi.

Nella seconda parte dell’ anno si sono compravenduti soprattutto bilocali e trilocali. Quest’ ultimo è in assoluto la tipologia più ricercata in zona, soprattutto dalle famiglie che esprimono una disponibilità media di spesa intorno a 180 – 190 mila euro. Infatti sono state proprio loro ad acquistare in questa seconda parte del 2009, insieme a giovani coppie e single.

Speciale grandi città. Il mercato immobiliare di Milano. Quotazioni in calo del 2,1% nel del 2009

 Speciale grandi città. Il mercato immobiliare di Milano. Quotazioni in calo del 2,1% nel del 2009

Uno studio Tecnocasa ha evidenziato che nel secondo semestre del 2009 le quotazioni immobiliari di Milano hanno segnalato una diminuzione dello 0,4%. In lieve aumento i valori delle abitazioni nelle zone intorno al Duomo dovuto al fatto che in questo semestre si sono registrate maggiori compravendite sugli immobili di prestigio e, in generale, di qualità medio alta e questo, insieme alla bassa offerta presente sul mercato, ha contribuito a questo risultato.

La zona è oggetto di interesse da parte di investitori che acquistano per i figli studenti presso le Università di Milano oppure che lasciano la propria famiglia di origine per vivere in zona. Da segnalare il recupero di ”Palazzo Ferrero’‘ da cui si stanno ricavando immobili di nuova costruzione.

Completamente diverso il mercato della zona di Brera dove si acquista per lo più per uso personale e si cercano tagli molto grandi, oltre 200 mq, difficili da trovare. Per questo motivo le vendite si realizzano in tempi brevi e a prezzi elevati. Tra le zone più richieste resistono via Madonnina, via Fiori Chiari e corso Garibaldi dove si registrano quotazioni che oscillano da 8 mila a 10 mila euro al mq.

Convegno Asset immobiliari e retail: trend di mercato e strategie di sviluppo

 Convegno Asset immobiliari e retail: trend di mercato e strategie di sviluppo

15 aprile 2010
ore 10.30 – 12.30
Circolo della Stampa (sala Bracco)
Milano

Come si è chiuso il mercato degli immobili commerciali nel 2009 e quali sono le proiezioni per l’ anno in corso. Parte da queste premesse il convegno ”Asset immobiliari e retail: trend di mercato e strategie di sviluppo”, che Confimprese organizza il prossimo 15 aprile e che sarà aperto dalla presentazione di una ricerca elaborata dall’ Ufficio Studi Tecnocasa sul comparto.

Gli asset immobiliari rappresentano una delle più importanti voci di bilancio delle imprese retail, oltre a essere uno dei principali input produttivi per la distribuzione commerciale. Uno degli aspetti critici dei piani di sviluppo delle catene commerciali è proprio quello legato alle infrastrutture immobiliari.

Il mercato immobiliare italiano. Primi segnali di ripresa

 Il mercato immobiliare italiano. Primi segnali di ripresa. Nel corso del secondo semestre del 2009 il 77% delle compravendite realizzate tramite le agenzie del Gruppo Tecnocasa hanno riguardato l’ abitazione principale, quindi prima casa e casa di sostituzione. Il 23% delle compravendite ha avuto per oggetto la seconda casa / investimento (con un aumento di un punto percentuale rispetto al semestre precedente). Per quanto riguarda la fascia di età degli acquirenti il 68% ricade in quella compresa tra 18 e 44 anni, con una concentrazione maggiore nella fascia tra 18 e 34 anni. In aumento la percentuale di chi acquista tra i 45 e 54 anni.

Nella fascia di età compresa tra 18 e 44 anni la maggioranza degli acquisti sono destinati all’ abitazione principale e, solo in parte minore, all’ acquisto per investimento / seconda casa. Nella fascia di età compresa tra 35 e 54 anni si registra un incremento di acquisto di seconda casa / investimento rispetto al primo semestre del 2009. La percentuale tra chi acquista la prima casa e chi acquista la seconda casa / investimento si assottiglia nella fascia di età compresa tra 45 e 54 anni (aumenta la percentuale di chi compra la seconda casa / investimento). Si evidenzia quindi una maggiore propensione all’ acquisto della casa per investimento nelle fasce di età più elevate.

Mercato immobiliare italiano. Il 2° semestre 2009 tra i migliori dal 2007

 Mercato immobiliare italiano. Il 2° semestre 2009 tra i migliori dal 2007. Nel secondo semestre del 2009, il mercato immobiliare italiano ha registrato un’ ulteriore contrazione delle quotazioni. Tuttavia, soprattutto in termini di volontà di acquisto, questo semestre è stato tra i migliori a partire dal 2007. Molti operatori immobiliari interpellati hanno registrato una diminuzione delle perplessità e dei dubbi relativi alla crisi economica che, nei mesi precedenti, avevano rallentato le decisioni d’ acquisto degli immobili, per lasciare spazio ad una crescente fiducia.

Aumento della domanda
Dall’ estate 2009 ad oggi si è registrato un aumento della domanda abitativa a dimostrazione del fatto che l’ ottimismo ritrovato si sta lentamente traducendo in una ricerca attiva sul mercato. Tra l’ altro i primi segnali, in questo senso, erano stati già colti nel secondo trimestre del 2009. La ripresa della fiducia nell’ acquisto della casa è stata indotta anche dal ribasso dei prezzi avvenuto negli anni scorsi. È sempre più diffusa tra i venditori la consapevolezza che il prezzo dell’ immobile debba riflettere le sue reali caratteristiche qualitative, pena l’ aumento dei tempi di vendita. Da qui la decisione dei venditori di abbassare i prezzi stimolando nuovamente gli acquisti.

Le aste immobiliari. Un’ indagine Tecnocasa

 Le aste immobiliari. Un’ indagine Tecnocasa. I dati raccolti dalle associazioni dei consumatori hanno fatto emergere che nel 2009 i pignoramenti e le vendite all’ asta sono aumentati del 15,2% rispetto al 2008, mentre nel triennio 2007 – 2009 i soli pignoramenti hanno avuto un incremento del 60,5% per un ammontare complessivo di circa 130.000 case vendute all’ asta. Gli effetti della crisi economica si sono fatti sentire anche nei confronti delle imprese; si registra infatti un aumento dei fallimenti nel 2009 del 40% e dei concordati preventivi del 70%.

Secondo le rilevazioni Censis – Confcommercio (indagine giugno 2009), la percentuale delle famiglie che continua a pagare le rate con regolarità si è ridotta dal 62% al 51,1%. In Italia le sofferenze bancarie (prestiti per i quali nei bilanci delle banche sono registrate difficoltà pressoché consolidate dei clienti nel rimborso del debito), a dicembre del 2009 ammontavano a 59 miliardi, 17,7 miliardi in più rispetto a dicembre 2008 (fonte dati Abi).

Mercato immobiliare industriale / commerciale. Speciale Negozi Torino e Palermo

 Mercato immobiliare industriale / commerciale. Speciale Negozi Torino e Palermo

A TORINO si registra una diminuzione dell’ 1,5% per le quotazioni dei negozi situati nelle ”vie di passaggio” e del 3,2% per quelle situate in “vie non di passaggio”. Le locazioni sono in diminuzione dello 0,7% sia per le tipologie situate in vie di passaggio che non di passaggio.

Sul mercato dei negozi si registra una buona richiesta di immobili da parte di investitori, spesso anche privati, che acquistano investendo cifre che possono oscillare da 80 a 400 mila euro a seconda che il locale commerciale sia più o meno centrale e comunque in zone di forte passaggio  ma che si garantiscono rendimenti medi lordi intorno al 7 – 8 % annuo. 

Tra le zone più richieste in centro ci sono via Roma, via Garibaldi, via Micca, via Cernaia e piazza Statuto. Subito a ridosso del centro le più apprezzate sono la zona della Crocetta, corso De Gasperi e corso Rosselli, via Tripoli, via Nizza, via Madama Cristina e via Cibrario.

Mercato immobiliare industriale / commerciale. Speciale uffici Torino e Palermo

 Mercato immobiliare industriale / commerciale. Speciale uffici Torino e Palermo

TORINO. In diminuzione sensibile la domanda di uffici. Si registra una diminuzione dei prezzi degli uffici del 2,3% per le tipologie usate e dell’ 1,8% per quelle di nuova costruzione. Sul versante delle locazioni si registra invece un lieve incremento (+1,9% per le tipologie usate e +1,1% per quelle di nuova costruzione).

Tra le cause le difficoltà di parcheggio e la creazione di zone a traffico limitato. Si tende a spostarsi nelle zone periferiche e verso l’ hinterland perché più comode ai parcheggi e con nuove costruzioni. Anche sugli uffici prevale la domanda di immobili in affitto e si desiderano tipologie a posto (nuove, cablate). Chi resta in centro quasi sempre cerca l’ immobile di rappresentanza, situato in stabili signorili. I tagli più richiesti vanno da 100 a 200 mq.

Mercato immobiliare industriale / commerciale. Speciale negozi Bologna e Verona

 Mercato immobiliare industriale / commerciale. Speciale Negozi Bologna e Verona. Sulle strade di maggior passaggio e più commerciali di Bologna, via Indipendenza, via Rizzoli, via Bassi e via D’ Azeglio, le richieste di negozi si concentrano sulla locazione. Ma l’ offerta è molto bassa e di conseguenza le richieste si spostano su strade meno trafficate. I tagli più richiesti sono compresi tra 40 e 50 mq, preferibilmente con magazzini di piccole dimensioni. Infatti nel Centro storico di Bologna molti negozi possiedono magazzini ampi, che sono poco utili ai conduttori e che gravano sul prezzo del negozio stesso.

Si registrano acquisti di negozi per investimento, in particolare per quelle soluzioni che possano rendere almeno un 7% annuo lordo. Attualmente esiste una buona richiesta di negozi per l’ avviamento di ristoranti e pizzerie, anche appartenenti ai grandi marchi in franchising. Ci sono invece difficoltà per le piccole attività di vendita di abbigliamento, mentre marchi di abbigliamento in franchising non hanno registrato particolari flessioni.