Il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: “In campagna elettorale non avevano detto che nella riforma dell’Ici si sarebbe seguita la via della discriminazione tra casa e casa tracciata da Prodi. E a noi non ce l’hanno detto neanche ora perché non siamo stati sentiti, nonostante l’avessimo richiesto e fossimo la Parte sociale direttamente interessata, quella che paga: Presidenza del Consiglio e Ministri competenti hanno preferito non informarci di nulla, non replicare alle argomentazioni inoltrate dalla Confedilizia, adagiarsi sul parere dei sindacati dei pensionati. Lasciandosi guidare da un classismo ideologico superato, tanto più odioso e significativo quanto meno necessario a fini di cassa (data l’esiguità del numero di immobili interessati), il Governo è caduto nel tranello giustizialista, che toglie alla riforma dell’Ici ogni carattere, e ogni effetto, innovatore.
Agenzia delle Entrate
Detassati gli straordinari e abolita l’Ici prima casa con una manovra da 2,6 miliardi di euro
Abolizione dell’Ici sulla prima casa e detassazione degli straordinari sono le due principali misure fiscali discusse e approvate oggi a Napoli durante il consiglio dei Ministri. La manovra si aggira intorno ai 2,6 miliardi di euro e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, ha detto che il pacchetto fiscale verrà interamente finanziato dai tagli alla spesa pubblica. Il decreto legge contenente misure urgenti in materia fiscale prevede l’abolizione dell’Ici sulla prima casa e la detassazione delle parti variabili del salario, che comprendono non solo gli straordinari ma anche i premi di produzione. Per quanto riguarda l’Ici, introdotta nel 1992, il Consiglio dei ministri ha deciso che la cancellazione dell’imposta comunale sugli immobili sarà operativa già a partire dall’acconto di giugno e riguarderà circa 23 milioni di prime case, coinvolgendo non solo l’abitazione in sé per sé, ma anche le relative pertinenze, come garage, cantine e soffitte.
Pannelli fotovoltaici senza risparmio energetico, danno diritto alla tariffa incentivante per le fonti rinnovabili, non alla detrazione del 55 per cento
Lo sconto fiscale del 55% previsto per gli interventi di risparmio energetico (articolo 1, comma 344, legge 296/2007) non è applicabile ai costi sostenuti per l’acquisto di pannelli per la realizzazione di un impianto fotovoltaico finalizzato alla produzione di energia elettrica, ma solo alle altre spese di riqualificazione energetica (isolamento del tetto, manodopera). Per l’impianto spettano invece gli incentivi (tariffa incentivante e premio aggiuntivo) per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Questi i chiarimenti forniti dall’agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 207/E del 20 maggio, in risposta all’istanza di interpello presentata da un contribuente che, durante i lavori di ristrutturazione della sua abitazione, ha installato un impianto fotovoltaico integrato nel tetto e chiede l’applicazione: della detrazione del 55% prevista per gli interventi di risparmio energetico in relazione ai costi di isolamento del tetto, di acquisto dei pannelli fotovoltaici e ai costi di manodopera degli incentivi definiti dagli articoli 6 e 7 del decreto ministeriale del 19 febbraio 2007 consistenti in una tariffa incentivante e in un premio aggiuntivo applicabile all’elettricità prodotta da impianti fotovoltaici.
Bonus affitto, l’eccezione non è di casa
Risoluzione n. 200/E del 16 maggio 2008. Ok alla detrazione per i contratti ante ’98 tacitamente rinnovati e per quelli stipulati dopo anche se privi di riferimento alla legge 431
Detrazione per canoni di locazione senza eccezioni. Lo sconto fiscale introdotto dalla Finanziaria 2008 per le spese di affitto dell’abitazione principale spetta anche se il contratto è stato stipulato prima dell’entrata in vigore dell’ultima legge sulle locazioni, la 431/1998, ai sensi di precedenti norme (leggi 392/1978 e 359/1992), e automaticamente prorogato per gli anni successivi. Della stessa agevolazione può usufruire anche il contribuente titolare di un contratto di locazione che – benché stipulato dopo l’entrata in vigore della 431 – non contiene riferimenti alla stessa legge o addirittura rimanda a norme precedenti.
Questa, in sintesi la risposta fornita dall’Agenzia, con la risoluzione n. 200/E del 16 maggio, a un Caaf che chiede chiarimenti in merito al “bonus” per le spese di affitto previsto dal nuovo comma 01 dell’articolo 16 del Tuir.
Reggio Emilia: contratti di locazione multilingue!
Codice fiscale, contratti di locazione, agevolazioni per acquisto prima casa, successioni e rimborsi: sono questi alcuni degli argomenti che i funzionari dell’ufficio di Reggio Emilia spiegano ai contribuenti stranieri, nel corso di due incontri organizzati presso associazioni ed enti cittadini che si occupano della tutela degli immigrati. Il primo appuntamento si è svolto il 13 maggio scorso presso l’associazione “Centro Interculturale Mondoinsieme”; il secondo è previsto per il 22 maggio presso l’ufficio Immigrazione del Comune di Reggio Emilia. Durante i due incontri, oltre a chiarire aspetti relativi alla materia tributaria e rispondere alle domande dei cittadini presenti, vengono distribuite le guide stranieri dell’Agenzia, redatte in arabo, albanese, rumeno, serbo-croato-bosniaco, scaricabili dal sito internet.
Convegno di Assoedilizia: “Le principali novità nel settore immobiliare”
Emerso al Convegno di Assoedilizia su “Le principali novità nel settore immobiliare” DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE RICHIESTE ALLE BANCHE ISPEZIONI SUI CONTI CORRENTI DI CHI COMPRA E VENDE IMMOBILI. ASSOEDILIZIA INVITA
Sardegna: arrivano i rimborsi per le tasse sul lusso
Partono i rimborsi relativi alle due “tasse sul lusso” istituite dalla regione Sardegna e dichiarate illegittime dalla Corte costituzionale: la tassa sulle seconde case a uso turistico e quella sulle plusvalenze derivanti dalla compravendita degli immobili nella fascia dei tre chilometri dal mare. Le modalità di erogazione delle somme sono fissate in una delibera emanata oggi dalla Giunta regionale, che impartisce agli uffici dell’assessorato della Programmazione, della Ragioneria e dell’Arase (Agenzia della regione autonoma della Sardegna delle entrate) le direttive per rendere più semplici, rapidi e sicuri i pagamenti. Pagamenti che, secondo i dati ufficiali, riguardano 36.838 contribuenti per un totale che sfiora i 30 milioni di euro (29.866.467). In particolare la tassa sulle seconde case ad uso turistico ha interessato 36.612 contribuenti, a fronte dei 226 che avevano versato il dovuto sulle plusvalenze derivanti dalla compravendita delle case di villeggiatura a meno di tre chilometri dalla battigia. Dei versamenti, il 99% aveva un importo inferiore a 5mila euro.
Bonus ristrutturazioni, cose da dire prima di fare
Il bonus ristrutturazione per alcuni cittadini è stato negato a causa della mancata comunicazione. L’omessa comunicazione dell’inizio dei lavori preclude il diritto alla detrazione Irpef. I giudici hanno respinto la tesi per cui le violazioni formali non interferiscono sul beneficio. La mancata comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara fa decadere il contribuente dal “bonus ristrutturazioni”. Così ha deciso la Commissione tributaria di II grado di Trento, accogliendo il ricorso dell’ufficio riguardo al giudizio instaurato da un contribuente che ha perso il diritto alla detrazione, prevista dalla norma sul recupero del patrimonio edilizio, per non aver osservato l’iter e le modalità prescritte per avvalersene. Secondo i giudici, la comunicazione è un presupposto indefettibile per poter accedere al beneficio. La vicenda aveva avuto inizio dalla notifica, nei confronti di un contribuente, di una cartella di pagamento con cui veniva recuperata la detrazione Irpef (all’epoca dei fatti del 41%) relativa alle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia. In pratica, l’agenzia delle Entrate recuperava le agevolazioni per non avere il contribuente, prima di iniziare gli interventi, inviato la comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara; comunicazione necessaria per fruire della detrazione, la cui mancanza comporta la decadenza dal bonus per l’anno in questione.
Confedilizia risponde: disdetta in caso di piu’ locatori
Un inquilino che ha ricevuto la disdetta del contratto di locazione da uno solo dei proprietari dell’immobile a lui affittato, domanda se tale disdetta sia valida.
La risposta e’ affermativa. Ai fini di impedire il rinnovo del contratto di locazione infatti è stata ritenuta efficace la disdetta intimata da uno solo dei comproprietari di un immobile affittato ( In questo senso Cass. sent. n. 55)
Seconde case e plusvalenze: la Regione Sardegna si prepara a restituire le tasse
(regioni.it) Sono 36.823 i contribuenti ai quali dovranno essere rimborsate le somme versate per le seconde case ad uso turistico e le plusvalenze, due delle cosiddette tasse sul lusso introdotte dalla Regione Autonoma della Sardegna e poi bocciate dalla Corte costituzionale. Lo ha reso noto l’assessore regionale della Programmazione Eliseo Secci.
Le agevolazioni per le spese di ristrutturazioni edilizie
Fino al 31 dicembre 2010 è possibile fruire della detrazione d’imposta per i lavori di recupero del patrimonio edilizio per una quota pari al 36% delle spese sostenute.
ATTENZIONE
È stata prorogata fino al 31 dicembre 2010 anche l’applicazione dell’aliquota Iva agevolata del 10%, per le prestazioni di servizi relative agli interventi di recupero edilizio di manutenzione ordinaria e straordinaria realizzati sugli immobili a prevalente destinazione abitativa privata fatturate dal 1° gennaio 2008.
Le principali condizioni e limiti per fruire della detrazione sono:
il limite massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione è di 48.000 euro e, a partire dal 1º ottobre 2006, il limite deve essere riferito alla singola unità immobiliare (ad esempio marito e moglie cointestatari di un’abitazione possono calcolare la detrazione spettante sull’ammontare complessivo di spesa di 48.000 euro);
la percentuale di detrazione d’imposta, a decorrere dal 1º ottobre 2006, è del 36%;
la detrazione deve essere ripartita in 10 anni; tuttavia per gli interventi effettuati da soggetti anziani, proprietari o titolari di un diritto reale sull’immobile oggetto dell’intervento edilizio, la detrazione può essere ripartita in un periodo inferiore di tempo rispetto ai dieci anni previsti dalla norma e precisamente in cinque e tre quote annuali costanti di pari importo per i soggetti di età non inferiore rispettivamente a 75 ed 80 anni;
nel caso in cui gli interventi consistano nella prosecuzione di interventi relativi alla stessa unità immobiliare iniziati successivamente al primo gennaio 2002, ai fini del computo del limite massimo delle spese detraibili (48.000 euro) occorre tener conto delle spese già sostenute;
l’ impresa che esegue i lavori (dal 4 luglio 2006) deve evidenziare in fattura in maniera distinta il costo della manodopera utilizzata.
Calcolo e pagamento dell’ICI 2008
L’Ici, imposta comunale sugli immobili, viene destinata ai bilanci dei Comuni che dispongono di un ampio margine di autonomia nella gestione di questo tributo.
CHI LA DEVE PAGARE
L’imposta deve essere pagata:
da tutti coloro che possiedono fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli come proprietari, oppure come titolari di diritti reali di godimento; dai concessionari delle aree demaniali.
Per gli immobili concessi in locazione finanziaria l’imposta deve essere pagata dal locatario finanziario. Nell’applicazione dell’imposta possono verificarsi diversi casi:
se l’immobile è posseduto da più proprietari, l’imposta deve essere ripartita proporzionalmente tra loro in base alle quote di proprietà, e versata separatamente (ad esempio, per una casa cointestata a marito e moglie, entrambi devono versare l’Ici ma separatamente);
se l’immobile è gravato da un diritto reale di godimento, l’imposta deve essere pagata da chi gode di tale diritto, in proporzione alla sua quota. Per esempio, con un usufrutto del 25% l’imposta sarà a carico dell’usufruttuario per questa percentuale e del proprietario per il restante 75%, mentre se l’usufrutto è totale l’imposta è per intero a carico dell’usufruttuario;
se l’immobile è in multiproprietà, l’Ici deve essere pagata dall’amministratore del condominio o della comunione.