Eventi mercato immobiliare: Real Forum

 Salone Immobiliare – Bologna
dal 19 al 22 febbraio 2009
presso Bologna Fiere – padiglione 31

Il Salone Immobiliare è meta obbligata non solo per chi cerca casa, ma anche per chi vuole informarsi sulle tendenze, il know-how, le novità e le occasioni del settore immobiliare. Un momento di apprendimento, dunque: conoscere qual è relazione tra i social network ed il mercato immobiliare; come si gestisce un contatto sul web rispetto alle tradizionali telefonate in agenzia; come condizionano il lavoro degli agenti immobiliari le nuove norme antiriciclaggio; le normative sui permessi di soggiorno.
Grazie alla recente partnership tra Salone Immobiliare e Real Forum, durante i giorni di fiera verrà organizzato un palinsesto di convegni, work – shop, tavole rotonde, education e networking con lo scopo di analizzare l’ evoluzione del mercato immobiliare ed offrire un importante momento formativo per tutti gli operatori e i privati. A tutti gli incontri, a cui interverranno prestigiosi esperti del settore, l’ingresso è gratuito.

Compravendite: un progetto nazionale camerale sul contratto tipo

 Acquisti on – line più sicuri, compravendite di immobili più trasparenti, turisti più garantiti. Sono alcuni dei principali risultati che verranno raggiunti grazie al progetto nazionale sui contratti – tipo e le clausole inique, presentato a Pisa. Le Camere di Commercio Italiane, coordinate da Unioncamere, in collaborazione con l’ Autorità Antitrust, con le associazioni dei consumatori e delle imprese ed il supporto di alcuni ordini professionali, hanno messo a punto 13 contratti – tipo, 5 pareri sulle clausole inique e 1 codice di condotta, raccolti in una banca – dati nazionale on-line liberamente consultabile e a disposizione del piccolo imprenditore così come del semplice cittadino consumatore.
Secondo Tecnocasa il mercato immobiliare italiano chiude l’ anno 2008 con una contrazione dei prezzi e delle compravendite che ha interessato grandi metropoli, capoluoghi di provincia e comuni dell’ hinterland. Si è di fronte ad una realtà contrassegnata da una maggiore offerta di immobili sul mercato, da una domanda più selettiva e prudente e da un allungamento delle tempistiche di vendita.

Prima casa: nell’ intermediazione immobiliare per il bonus del 19 % basta il preliminare

 L’ Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione Ministeriale n. 26 / E del 30 gennaio 2009, così chiarisce: si può fruire della detrazione IRPEF pari al 19 % dei compensi pagati a intermediari immobiliari per l’ acquisto dell’ abitazione principale (art. 15, comma 1, lett. b – bis, D.P.R. 917 / 1986), anche in presenza del solo preliminare di compravendita, purché regolarmente registrato. Se successivamente non venisse stipulato il contratto definitivo d’ acquisto dell’ abitazione, la detrazione utilizzata dovrà essere restituita.
In particolare, l’ art. 15, comma 1, lett b – bis del TUIR – D.P.R. 917 / 1986 (come introdotto dal decreto Visco-Bersani – D.L. 223 / 2006, convertito con modifiche nella legge 248 / 2006) prevede, dal 1° gennaio 2007, la detraibilità dall’ IRPEF del 19 % dei compensi pagati agli intermediari immobiliari per l’ acquisto dell’ unità immobiliare da adibire ad abitazione principale, per un importo non superiore a 1.000 euro.

Mercato immobiliare: gli investitori istituzionali

 Sono operatori professionali che investono per locare (e rivendere) e non per l’ uso diretto, come accade nel mercato della casa. Lo fanno attraverso i fondi di investimento immobiliare, i fondi pensione, le casse di previdenza, le property company, ecc. In periodo di crisi, per la mancanza di liquidità, investono solo se l’ immobile è di qualità (ad esempio sotto il profilo dell’ efficienza energetica), se è occupato da un inquilino stabile ed ha una redditività da locazione di almeno il 6,5-7%. L’ offerta di tali immobili, tuttavia, è rara, poiché i proprietari preferiscono conservarli per farne aumentare il valore. Di conseguenza, come accertato da un’ indagine Nomisma sui principali investitori operanti sul mercato italiano, oggi tale mercato istituzionale è quasi completamente bloccato. Oggi il mercato istituzionale si è così assottigliato che negli ultimi mesi non pare esservi traccia di operazioni di dimensione superiore ai 20 / 30 milioni di euro, ovvero operazioni di un taglio che, sino al 2007, erano da collocarsi nella fascia bassa del mercato degli investitori istituzionali.

COMPRAVENDITE IMMOBILIARI: previsioni per il 2009

 Per la casa non sono decisamente ottimiste. Si prevede piuttosto un ulteriore raffreddamento del numero di compravendite di abitazioni: non mantenimento della situazione attuale, seppur critica, quindi, ma addirittura ipotesi di una flessione. Scomparse le previsioni di rialzo in circa la metà delle città monitorate da Nomisma, il prestigioso Istituto bolognese di Studi Immobiliari. Eppure l’ indagine congiunturale dell’ ISAE sulle intenzioni di acquisto di un’ abitazione nei 12 mesi successivi, datata al mese di luglio 2008, lasciava presupporre un ritorno delle famiglie, seppur ancora debole, all’ acquisto della casa.
Ma il livello rimane ancora piuttosto basso, anche se uguale a quello rilevato un anno fa, forse in previsione della riduzione dei tassi di interesse ventilate a cavallo della pausa estiva. Ma c’ è sempre una ragione al di là di ogni considerazione: l’ accresciuta percezione tradizionale delle famiglie italiane del valore della casa, quale investimento sicuro di fronte alla precarietà della situazione economica. Peraltro i più recenti dati ISAE sulla fiducia dei consumatori, pubblicati il 26 novembre 2008, sono rivolti in basso, in particolare le opinioni sulla situazione economica generale subiscono un tracollo.

CRISI FINANZIARIA: effetti sull’ economia

 L’ andamento attuale del settore immobiliare è strettamente collegato a quello dell’ intera economia, ormai entrata in una fase di recessione tecnica globale. Fino al settembre del 2008, infatti, il mercato immobiliare italiano si poteva dire solo leggermente toccato dalla crisi, ma a partire da ottobre 2008 le operazioni si sono decisamente rarefatte per gli elevati spread richiesti da banche a corto di liquidità e di conseguenza con minore disponibilità a concedere le elevate percentuali di debito del passato e ad effettuare prestiti di importo elevato.
La situazione coinvolge tutto il mercato immobiliare, costringendo chi ha debiti a fare i conti con i ristretti percorsi di rientro e con l’ aumento del loro costo. Invece chi ha liquidità diviene protagonista del mercato. Proprio il fatto che sia venuto a mancare il rapporto di fiducia fra le banche e fra le banche e gli operatori economici ha minato le fondamenta dei mercati. In sintesi, è peggiorato l’ indicatore della fiducia delle famiglie, non solo in Italia, ma in tutta l’ Europa e anche negli Stati Uniti. E per un motivo concreto: la forte preoccupazione per la tenuta dell’ economia e in particolare per le possibili conseguenze sul mercato del lavoro oltre che sull’aumento dell’ inflazione.

MATTONE & DINTORNI: Casa, investimento solido

 Il mercato si muove lentamente, ma resta sempre affidabile. Si investe più tempo nella ricerca e nella contrattazione. Ma si investe comunque nel mattone. Anche il mercato immobiliare è stato colpito dalla crisi di questi ultimi mesi, ma rimane sempre un rifugio solido. La domanda non è diminuita così tanto. Il bisogno di casa c’ è sempre. È aumentata la difficoltà di comprare, legata anche alla sfiducia del momento.
In passato si valutava un mutuo confidando nel futuro, anche quello professionale. Una decina di anni fa i mutui erano erogati a quarantenni che chiedevano il cinquanta per cento del valore dell’immobile. Oggi sono le persone più giovani che si impegnano anche per trent’anni. È un passo importante che in tempi difficili si valuta a lungo.
Non è detto che chi oggi deve vendere possa trovarsi in difficoltà. Al massimo ci mette un po’ di tempo. Ma il mercato immobiliare è grande. L’incontro fra domanda e offerta su carta è diverso da quello che avviene nella realtà. Chi sceglie un alloggio lo fa per vari motivi: la posizione, l’esposizione, la vicinanza alla famiglia…alla fine troverà quello che cerca. E ci sarà qualcuno che ovviamente venderà.

Firmato il rinnovo dell’ACCORDO QUADRO per la regolamentazione dei rapporti di Co.Co.Co. nella gestione d’Immobili

 Il 21 gennaio 2009, presso la sede nazionale dell’UNAI, in Roma, Via Castelfidardo 51, è stato stipulato l’“Accordo Quadro per la regolamentazione dei rapporti di Collaborazione Coordinata e Continuativa, con o senza Partita IVA, ed ogni altra forma di lavoro non riconducibile al lavoro dipendente, nella Gestione d’Immobili”.

Alla trattativa hanno partecipato: per la proprietà immobiliare, l’UNPI (Unione Nazionale Proprietari d’Immobili); in rappresentanza di costruttori ed enti immobiliari, CONFIMEA (Confederazione Italiana dell’Impresa) e UNIMPRESA (Unione Nazionale di Imprese); oltre ovviamente ad UNAI (Unione Nazionale Amministratori d’Immobili), che ha indetto l’incontro.

I PREZZI DELLE CASE IN ITALIA TENGONO

 Nell’ Europa continentale calano, invece, in misura mediamente compresa fra il 5% ed il 10% e un eventuale calo dei prezzi italiani nel 2009 difficilmente potrebbe superare la soglia del –5%. Il calo dell’ 1% nell’ ultimo semestre è l’ effetto (inferiore alle attese) del braccio di ferro in corso fra i (pochi) compratori e i (molti) venditori.
Questo è quanto risulta dal III Rapporto Nomisma sul mercato immobiliare. La contrazione del credito limita le possibilità d’ acquisto sia da parte delle famiglie che da parte dei grandi investitori italiani e stranieri: la conseguenza è un mercato fermo in attesa di vedere quali effetti avranno i provvedimenti di rilancio dell’ economia.
La stima è che nelle grandi operazioni degli investitori istituzionali il calo dei volumi del mercato sia almeno del 50% (del 60% in Europa), mentre nel mercato della casa la diminuzione delle compravendite a fine anno potrebbe raggiungere le 160 mila case vendute in meno (-20%) con una perdita del valore mercato immobiliare di circa 24 miliardi di Euro.
La stasi nelle compravendite ha ridato un po’ di ossigeno alla domanda di immobili in locazione anche se, pure in questo segmento, l’ offerta supera la domanda e, quindi, i canoni di locazione non aumentano.

Nuovo ingresso frimmoney per Edoardo Merenda: coordinera’ l’area finanziamenti mutui

 Dopo 4 anni nel ruolo di responsabile Centro-Sud per la divisione Mortgage & Consumer dell’Istituto di origine britannica, per il quale dirigeva una rete 200 agenti in attività finanziaria, 8 filiali dirette Woolwich e 50 filiali Barclays Mutui & Prestiti, merenda comincia una nuova avventura in FRIMMONEY con l’obiettivo di sostenere le vendite immobiliari della rete FRIMM attraverso la selezione e l’offerta dei migliori prodotti sul mercato e in convezione col network creditizio di FRIMM Holding. FRIMMONEY celebra l’inizio del 2009 con una ‘new entry’ nel proprio team manageriale. Edoardo Merenda, dopo 4 anni (2004-2008) a capo di 50 filiali Barclays Mutui & Prestiti, di 8 filiali dirette Woolwich e di una rete di 200 agenti in attività finanziaria, sarà il Responsabile dell’Area Finanziamenti Mutui FRIMMONEY dedicata alle oltre 550 agenzie della divisione immobiliare FRIMM. I principali obiettivi di Merenda saranno di creare vantaggio ai Franchisee FRIMM raggiungendo il 50% di penetrazione dei prodotti mutuo contenuti nel portafoglio FRIMMONEY sul totale delle compravendite, di offrire un nuovo tool di finanziabilità del cliente – strumento web che, in pochi click restituisce uno studio di fattibilità sull’operazione richiesta – e di rafforzare le vendite attraverso la selezione di consulenti creditizi dedicati. “Per la prosecuzione del mio percorso professionale ho scelto FRIMMONEY perché credo che oggi sia l’azienda creditizia più innovativa, dinamica e con la migliore tecnologia del mercato italiano. Senza contare, poi, che possiede un collegamento diretto e privilegiato con una rete immobiliare forte e presente sul territorio come quella FRIMM”, spiega Merenda. “Dal punto di vista finanziario, FRIMMONEY è stato il primo broker nazionale ad utilizzare il concetto di multibanca. Altri grossi player del mercato hanno sempre sostenuto la strategia di legarsi a un solo Istituto bancario pensando al rafforzamento del potere contrattuale ma oggi, a causa della crisi del credito, stanno facendo enormi sforzi di processo e culturali per introdurre nuove banche all’interno della loro offerta”, continua il nuovo Responsabile dell’Area Finanziamenti Mutui. “A questo proposito, l’azienda ha sviluppato un software ad hoc per i propri Affiliati. Si tratta di BLAR (acronimo di Best Loan Automatic Research; ndr), un potente motore di ricerca dedicato ai mutui in convenzione, che consente all’utente di poter individuare, per un determinato profilo cliente, uno specifico prodotto mutuo. Una grande risorsa, dato che su BLAR girano attualmente oltre 650 differenti tipi di mutuo, che non esiterò a usare per il settore di cui mi occupo”.