‘Nei prossimi giorni il Governo dovrà varare un decreto importante, che stabilira’ la definizione di alloggio sociale. Un provvedimento urgente e necessario per rendere compatibili con le norme comunitarie gli intereventi pubblici rivolti in vari modi alle famiglie che hanno bisogno di sostegno per avere una casa da abitare’. E’ quanto dichiara, Claudio Minelli, Responsabile per le politiche abitative dell’ANCI.
Affitto
L’inquilino non paga, la questione va “risolta” in fretta
Cassazione – Sentenza n. 12905/2007
Le condizioni per escludere i canoni non riscossi dalla base imponibile Irpef
Fino alla risoluzione del contratto di locazione, i relativi canoni concorrono a formare la base imponibile Irpef. E’ questo, in sintesi, il principio affermato dalla Suprema corte con la sentenza n. 12905 del 1° giugno 2007. In particolare, con la menzionata pronuncia, i giudici di legittimità hanno ribadito che “Il solo fatto dell’intervenuta risoluzione consensuale del contratto di locazione, unito alla circostanza del mancato pagamento dei canoni relativi a mensilità anteriori alla risoluzione, non è idoneo, di per sé ad escludere che tali canoni concorrano a formare la base imponibile Irpef, (…) salvo che, e non è il caso di specie, non risulti l’inequivoca volontà delle parti di attribuire alla risoluzione stessa efficacia retroattiva”.
La condizione abitativa in Italia: Le strategie di intervento
Rapporto Nomisma
Il quadro delle attività da pianificare e realizzare è, anche in considerazione delle diverse forme di disagio abitativo, complesso ed articolato e richiede un intervento unitario ed integrato. Allo stesso tempo è necessario attivare in tempi molto brevi un flusso di risorse finanziarie dedicate alle politiche abitative, aggiuntivo rispetto alle diverse voci di bilancio già attive o ad esse incrementali, funzionali alla tutela di chi non è o non è più nelle condizioni di di sostenere le spese per l’abitazione, di chi sta per essere allontanato dalla propria casa e di coloro i quali al diritto ad una casa non riescono ad accedere. Le linee guida di natura strategica sono state individuate nel corso dei lavori del Tavolo di concertazione generale sulle politiche abitative, convocato in adempimento alla Legge 9 dell’8 febbraio 2007 dal Ministero delle infrastrutture, mostrano come la migliore politica consista in una pluralità coordinata di azioni mirate.
CASA. Cassazione: “Stato di indigenza giustifica occupazione alloggi IACP”
Il “diritto all’abitazione” va annoverato fra i “beni primari collegati alla personalità” che meritano di essere annoverati tra i diritti fondamentali della persona (tutelati dall’articolo 2 della Costituzione). Per questo motivo la Corte di Cassazione con la sentenza n. 35580 ha annullato con rinvio la condanna per occupazione abusiva di una casa dello Iacp (Istituto Autonomo Case Popolari).
Bruno Astorre, Assessore politiche abitative del Lazio: “Su politiche casa serve un nuovo corso”
Quali sono le azioni messe in campo dal suo assessorato per contrastare l’emergenza abitativa nel Lazio?
“Nel Lazio sono 79 i comuni focalizzati per l’emergenza abitativa. La Regione, come richiesto dal governo, ha presentato il piano straordinario per il Lazio (comprensivo di quello per Roma) che prevede un fabbisogno complessivo di 4 miliardi e 500 milioni di euro così ripartiti: primo anno 1 miliardo, secondo anno 1 miliardo e mezzo, terzo anno 2 miliardi. Per indicare tali necessità si è tenuto conto dell’odierno costo medio di un intervento Iacp-Ater, per un alloggio di circa 55/65 mq utili, pari a 90 mq di superficie complessiva. Con tali risorse, si punta all’obiettivo di 45.808 alloggi in più in tutta la regione, da conseguire con varie forme d’intervento: con la costruzione di nuovi alloggi su aree site nei ‘Peep’ nonché in altre aree reperite all’uopo; con il recupero di edifici esistenti, anche con cambiamento di destinazione d’uso; con l’attivazione di progetti speciali per centri di assistenza alloggiativi; con l’acquisto di alloggi sul mercato con riferimento a quelli ancora disponibili degli enti privati, pubblici, previdenziali.”
Ilario Toscano: “Il mio parere sulla bolla immobiliare”
Il Presidente e fondatore del Gruppo Toscano esprime, sul Blog ufficiale, il suo parere sulla situazione del mercato immobiliare.
“Come intermediari immobiliari non abbiamo alcun interesse nel fatto che i prezzi siano alti o bassi, ma essi siano espressione di un giusto equilibrio tra domanda e offerta. In caso contrario, l’immobile rimarrebbe invenduto e la professione dell’agente immobiliare risulterebbe improduttiva. Come consulenti immobiliari pertanto monitoriamo costantemente il mercato, affinché si possa consigliare al cliente proprietario dell’immobile il giusto prezzo di vendita. È vero del resto che il mercato immobiliare è soggetto a ciclicità, ma al momento non percepiamo i presupposti affinché si possa parlare di crisi o di bolla immobiliare.”
Affitto o proprietà, cosa ne pensano gli italiani? L’esigenza di sicurezza
L’indagine Nomisma-ISPO, realizzata nel luglio 2007, registra pari al 14% la quota di popolazione italiana che dichiara di risiedere in un’abitazione in locazione. La maggioranza della popolazione afferma, invece, di vivere in una casa di proprietà (80%). E il restante 6% in un’abitazione ad uso gratuito. Il titolo di godimento dell’abitazione appare legato, oltre che a variabili demografiche, anche a elementi socio-economici, come, ad esempio, la classe sociale di appartenenza o l’ampiezza della famiglia. Il fatto di vivere da soli aumenta la probabilità di risiedere in affitto (33%).
Comune di Milano. Approvato in Giunta il piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare. Verga: “Nuove risorse per i bisogni della città”
Trovare nuove risorse da un patrimonio non ancora valorizzato, per rispondere sempre di più e sempre meglio ai bisogni socialmente più rilevanti della città. E’ questo il contenuto e l’obiettivo del Piano di Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare del Comune di Milano approvato oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore alla Casa Gianni Verga.
Il Piano, che rappresenta una delle leve strategiche del Piano Generale di Sviluppo, nasce dalla collaborazione tra l’Assessorato, le strutture dell’Amministrazione comunale e la Cassa Depositi e Prestiti con la quale Palazzo Marino ha sottoscritto un Protocollo d’intesa lo scorso giugno.
CASA. Crisi mutui: per Confedilizia bisogna rilanciare l’affitto
“Negli Stati Uniti, in 10 anni almeno cinque milioni di famiglie che vivevano in affitto sono diventate proprietarie. Ma per molte, i mutui si sono rivelati insostenibili. Alcune, sono già tornate in affitto e la gran parte delle stesse corre il relativo rischio. Anche in Italia, la crisi mutui si risolve (e si previene) in un modo solo: rilanciando l’affitto”. E’ quanto ha dichiarato l Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani in merito alla crisi mutui.
Mercato immobiliare: dati primo semestre 2007
-Crescono ancora i prezzi, ma peggiora il mood del mercato. -L’aumento medio annuo dei prezzi delle case si attesta al 5,6% (4,2% in termini reali), quello semestrale al 3%. -I
Rapporto Nomisma: L’edilizia residenziale pubblica, uno strumento per arginare il problema dell’alloggio
Fra i diversi strumenti che vengono messi in campo per arginare il problema dell’alloggio, primeggia l’Edilizia Residenziale Pubblica, il cui patrimonio è costituito dall’insieme delle abitazioni di proprietà degli Istituti di previdenza, degli IACP, delle Agenzie territoriali per la Casa, degli enti locali e delle altre amministrazioni pubbliche.
Rapporto Nomisma: La condizione abitativa in Italia
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
L’indagine sulla condizione abitativa in Italia, sui fattori di disagio e sulle strategie di intervento, commissionata a Nomisma dal Ministero delle Infrastrutture, Direzione Generale per l’Edilizia Residenziale e le Politiche Urbane e Abitative, in occasione della Conferenza Nazionale sulle Politiche Abitative ha come obiettivo la quantificazione della dimensione reale dei fenomeni di disagio abitativo delle famiglie.
L’entità del disagio, definito come la condizione di privazione o sofferenza di chi è privo dei mezzi economici necessari per soddisfare i bisogni minimi di servizi abitativi, può essere, con qualche margine di approssimazione, dedotta dai dati sulla situazione economica di individui e famiglie. Il disagio abitativo assume una duplice connotazione: da un lato quello identificato da un rapporto di grandezze economiche – al suo interno ci sono casi sempre più numerosi afferenti a differenti categorie sociali che si trovano nella impossibilità ad accedere al bene casa (giovani coppie, giovani soli, lavoratori, migranti, famiglie numerose, anziani, sfrattati, studenti universitari fuori sede) e, altre situazioni, per le quali cresce sempre più l’onerosità del costo della casa in rapporto al reddito e alla ricchezza – dall’altro la insufficiente qualità degli attributi intrinseci dell’abitazione, come la superficie pro capite, lo stato di manutenzione o la dotazione di impianti di vario tipo, per non parlare del disagio di chi è costretto a vivere in ricoveri di fortuna (è un fenomeno, nuovo per l’Italia, quello delle bidonville).