Rimini: Il mercato residenziale è in crescita

 Da un indagine emerge infatti che nel 2007 il mercato residenziale ha registrato un ulteriore, seppur contenuto incremento, a conferma del trend di crescita degli ultimi anni. Sempre in crescita appaiono, inoltre, le previsioni dei metri quadrati compravenduti nell’anno in corso. L’indagine, che ha disegnato l’attuale situazione delle compravendite residenziali di tutta la provincia. I dati indicano nel 2007 un fatturato di un miliardo e 250 milioni, di cui circa la meta’ prodotto dalla sola citta’ di Rimini. Rispetto al 2006, si registra un incremento del fatturato del 5,5%, con una variazione del 5% rispetto al capoluogo e una del 6% riferita al resto della provincia. I metri quadrati compravenduti nel 2007 sono stati 685mila, di cui 400mila in provincia e 285mila nel capoluogo. Rapportati al 2006, questi dati mostrano un incremento del 4,8% per la citta’ del 5,3 per gli altri Comuni della provincia. Per le quotazioni del residenziale di nuova costruzione, le zone di maggior pregio della citta’ continuano a segnare prezzi

Regione Lazio approvati 5.422 nuovi alloggi in 65 comuni

 Approvato dalla Giunta Regionale un programma di edilizia residenziale agevolata volto alla costruzione di complessivi 5.422 nuovi alloggi nel Lazio, per un finanziamento totale di 73.197.000 euro. I fondi vengono destinati a imprese edili e cooperative che potranno così costruire case a prezzi agevolati, consentendone così l’acquisto a prezzi inferiori a quelli di mercato da parte di persone appartenenti a categorie che hanno difficoltà ad accedere al credito. In media una casa da 100mq sarà sul mercato ad un prezzo di 200 mila euro. Con il via libera a questa misura vengono quindi così destinati: in Provincia di Roma, 26.460.000 € per 1.960 nuovi alloggi realizzati da 106 operatori; in provincia di Latina, 17.293.500 € per 1.281 nuovi alloggi realizzati da 62 operatori; in provincia di Frosinone, 11.488.500 € per 851 nuovi alloggi realizzati da 50 operatori; in provincia di Viterbo, 9.828.000 € per 728 alloggi realizzati da 37 operatori; in provincia di Rieti, 8.127.000 € per 602 alloggi realizzati da 29 operatori. In provincia di Roma, si costruirà nei territori di 29 comuni che sono: Albano Laziale, Anguillara Sabazia, Anzio, Ardea, Ariccia, Artena, Bracciano, Castel Gandolfo, Castel Madama, Cerveteri, Ciampino, Civitavecchia, Colleferro, Fiano Romano, Fiumicino, Formello, Frascati, Grottaferrata, Guidonia Montecelio, Marino, Monterotondo, Nemi, Nettuno, Palestrina, Pomezia, S. Cesareo, S. Marinella, Tolfa, Valmontone.

Sardegna: la Regione interviene per le agevolazioni sulla prima casa

 Pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna il nuovo bando per i contributi regionali per l’acquisto della prima casa. Lo ha comunicato l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni.Tetto massimo dell’intervento: 90mila euro. L’assessore Mannoni ricorda che questo intervento regionale era stato interrotto per esaurimento dei fondi alla fine del 2007 ma, come preannunciato, «l’amministrazione regionale mantiene l’impegno di rifinanziare questo tipo di intervento con la Finanziaria regionale 2008. Lo strumento si è mostrato particolarmente efficace, come confermano i dati statistici rilevati nel corso del 2007.»L’intervento prevede mutui in conto interessi per promuove l’accesso alla proprietà della prima casa di civile abitazione, attraverso la costruzione o il recupero in proprio, l’acquisto e l’acquisto con recupero. La scadenza è fissata per il 31 dicembre 2008. Il finanziamento sarà erogato sotto forma di mutuo da uno degli Istituti di credito di accreditati (Banco di Sardegna, Banca di Sassari, Banca Intesa, Banca Cis e Banca Unipol).

Mutui, Draghi: ”La crisi non è finita”

 La crisi dei mercati finanziari “non è ancora finita: bisogna continuare ad agire”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia e presidente del Financial Stability Forum Mario Draghi, che ha presentato a Washington, durante una conferenza stampa, il rapporto fatto proprio dal G7. “Si tratta – ha detto Draghi – soltanto di un primo passo per evitare che si ripropongano gli stessi rischi in futuro. Se le raccomandazioni verranno realizzate, il sistema diventerà più robusto e maggiormente in grado di far fronte a nuove crisi che di sicuro verranno”. Il governatore ha precisato che è “difficile” dire quando questa crisi terminerà. “La lezione imparata è che siamo convinti che grazie a incentivi perversi, il sistema aveva accumulato leverage eccessivo”, ha proseguito Draghi, evidenziando come la crisi si è manifestata in ogni Paese in modo diverso, quindi ci devono essere risposte diverse.

Ulteriore detrazione Ici, i chiarimenti del Mef

 Base imponibile e modalità di calcolo per gli ex coniugi tra i principali temi affrontati dal documento di prassi. L’ulteriore detrazione Ici introdotta dalla Finanziaria 2008 non spetta per tutti gli immobili di cui si è proprietari ma solo per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale, e per le sue eventuali pertinenze. Il nuovo sconto va in ogni caso ad aggiungersi sia alla detrazione di base, pari a 103,29 euro, che alle riduzioni d’imposta eventualmente previste dai regolamenti comunali. Inoltre il coniuge assegnatario, comproprietario dell’ex casa coniugale, deve quantificare le detrazioni in funzione della quota di possesso dell’immobile e non sulla base della quota di destinazione ad abitazione principale. I chiarimenti arrivano dalla risoluzione n. 11/Df emanata oggi dal dipartimento Finanze del ministero dell’Economia.Il calcolo dell’1,33 per mille va dunque effettuato sull’intera base imponibile dell’abitazione principale e delle sue eventuali pertinenze. Il Dipartimento precisa inoltre che il beneficio, nel limite massimo di 200 euro, deve essere determinato non con riferimento alle quote di possesso eventualmente spettanti ai diversi comproprietari ma al periodo dell’anno durante il quale si protrae la destinazione ad abitazione principale e proporzionalmente alla quota rispetto alla quale questa destinazione si verifica. In altre parole, anche la nuova detrazione viene

Prima casa e abitazione principale.C’è differenza nella plusvalenza

 L’acquisto agevolato non preserva dalla tassazione in caso di successiva vendita entro il quinquennio se il contribuente o i suoi familiari non vi hanno dimorato abitualmente per la maggior parte del periodo. La cessione di un appartamento da parte di cittadini italiani residenti all’estero, intervenuta entro il quinquennio dall’acquisto, produce plusvalenza imponibile, ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera b), del Tuir. La circostanza che i proprietari risiedano all’estero, infatti, non consente di considerare l’immobile posseduto in Italia abitazione principale, salvo che non sia stato adibito a dimora abituale dei familiari. È quanto emerge dalla risoluzione n. 136/E dell’8 aprile. La questione sottoposta all’esame dell’Agenzia riguarda due contribuenti residenti all’estero, i quali ritengono che non debba essere tassata la plusvalenza derivante dalla cessione di un appartamento intervenuta prima che siano passati cinque anni dall’acquisto, in quanto l’immobile è stato acquisito usufruendo del regime agevolato per la prima casa (articolo 1, tariffa, Dpr 131/1986). I tecnici delle Entrate, in via preliminare, evidenziano che nel caso in esame si applicano le disposizioni concernenti la tassazione delle plusvalenze, alla stregua delle quali risulta irrilevante l’aver o meno usufruito, in relazione al bene che si cede, dei benefici “prima casa”.

Casa. Milano vale 11 miliardi in piu’ grazie all’EXPO 2015

 Le case si rivalutano del 7% in città e del 5% in provincia con punte del 10% nel centro storico e 8% nel Rhodense

L’effetto Expo aumenta il valore medio delle abitazioni di Milano di oltre 11 miliardi di euro: +7% sarebbe infatti la crescita del valore delle case di Milano città, passando così dagli attuali 4.504 euro al mq (immobile nuovo o ristrutturato) ai potenziali 4.815 euro al mq in vista dell’Expo 2015.
La città per zone. L’aumento più significativo tocca il centro storico della città: +10,1%, passando dagli attuali 8.161 €/mq a 8.985 €/mq. Seguono la zona ovest +6,8% (dagli attuali 4.361 €/mq a 4.657 €/mq), la zona est +6,4% (dagli attuali 4.221 €/mq a 4.492 €/mq), la zona nord +6% (dagli attuali 3.649 €/mq a 3.868 €/mq) e la zona sud +5,3% (dagli attuali 3.748 €/mq a 3.947 €/mq).
A ricaduta, aumenti in tutta la provincia: +4,8% in media, passando dagli attuali 2.172 €/mq a 2.276 €/mq.

Nel 2008 i prezzi delle case caleranno

 Nel 2008, i prezzi delle case si abbasseranno. La previsione è tanto più credibile perché arriva con toni diversi soltanto nelle sfumature dagli Uffici studi delle principali catene italiane dell’intermediazione. Se prima si compravendeva di tutto in tempi brevi – concordano gli analisti – ora si chiudono meno contratti e solo dopo trattative sempre più lunghe. Inoltre, le vendite effettuate nella seconda parte del 2007 e in questo inizio d’anno hanno assorbito due diverse cause di sconto sui prezzi: la perdita di potere d’acquisto delle famiglie e il maggiore costo dei finanziamenti. Apparentemente, tiene sempre bene l’appartamento di qualità, ma l’ultimo report di Ubh segnala “prezzi fermi anche nella fascia alta e media del mercato”.

Per vendere e comprare casa alcune regole fondamentali

 Le continue modifiche legislative e regolamentari che toccano il settore immobiliare rendono ogni tanto necessario fare il punto della situazione e, in qualche modo, ristabilire dei punti fermi.
Ecco allora, sotto forma d’intervista, alcuni consigli utili che venditore e acquirente dovrebbero
seguire onde evitare problematiche, disguidi o ritardi nel lungo e complicato percorso della trattativa. Quali sono i documenti che bisogna portare in agenzia per metterla in condizione di vendere l’immobile? I documenti necessari per la vendita sono:titolo di proprietà: atto diacquisto, di successione o di eventuale divisione; atti di eventuale costituzione di servitù realizzata successivamente all’acquisto; eventuale domanda di condono con relativa accettazione comunale e attestazione del pagamento in sanatoria; scheda catastale originale o aggiornata; planimetria in scala 1/100 o 1/50; certificazione dell’impiantistica esistente (Enel e gas); visura catastale recente per conferma dati; eventuale contratto di mutuo in corso e ultima rata pagata; eventuale Regolamento condominiale con tabelle millesimali, ultimi due bilanci condominiali; ultimi due verbali d’Assemblea e copia delle ricevute di pagamento delle rate scadute nell’esercizio in corso; qualora l’immobile fosse locato: contratto di locazione registrato. Quali documenti servono per poter comprare l’immobile? I documenti necessari per l’acquisto sono: carta di identità e codice fiscale eventuale atto di separazione dei beni; libretto assegni di conto corrente per rilasciare cauzione o caparra “tracciabile”; documentazione reddituale per eventuale richiesta di mutuo.