Dopo una seduta a oltranza il Consiglio comunale ha approvato la delibera. Verga: “Ancora una volta Milano è la prima città d’Italia a dotarsi di uno strumento così innovativo”
Dopo una maratona di 12 ore in Consiglio comunale, si è concluso la settimana scorsa l’iter per l’approvazione della delibera che aveva come oggetto la prima valorizzazione degli immobili del patrimonio comunale. La seduta era iniziata alle ore 17.00 di mercoledì 17 ottobre. Per l’intera seduta sono stati costantemente presenti in aula almeno 30 consiglieri della maggioranza. In apertura dei lavori si è svolto il dibattito generale sul provvedimento a cui hanno partecipato esponenti della maggioranza e dell’opposizione; sono stati poi discussi i quasi 70 emendamenti che hanno migliorato e integrato la delibera originaria.
Il Piano di valorizzazione, che rappresenta una delle leve strategiche del Piano Generale di Sviluppo, nasce dalla collaborazione tra l’Assessorato alla Casa, le strutture dell’Amministrazione comunale e la Cassa Depositi e Prestiti che ha sottoscritto con Palazzo Marino un Protocollo d’intesa lo scorso giugno.
Lo strumento principale previsto sarà un “Fondo Comune di Investimento Immobiliare ad Apporto” che garantirà la massima trasparenza, il controllo della governance e la massima flessibilità nei successivi apporti di patrimonio.
“Ancora una volta – ha detto l’assessore alla Casa Gianni Verga – Milano è la prima città d’Italia a dotarsi di uno strumento così innovativo. Il procedimento che abbiamo avviato è infatti il più aggiornato, moderno e proficuo per la Pubblica amministrazione rispetto a tutti i processi sviluppati nel corso di questi anni (società miste, cartolarizzazioni, ecc). Saranno tutti del Comune di Milano i vantaggi del processo di valorizzazione. Questo è stato possibile perché si è scelto come partner un soggetto pubblico virtuoso come la Cassa Depositi e Prestiti che si è posta sulla stessa lunghezza d’onda del Comune in un’operazione innovativa di imprenditorialità nella quale il pubblico promuove e incentiva, senza sostituirsi al mercato e ai privati, che da domani verranno chiamati a svolgere il ruolo a loro più congegnale di operatori-sviluppatori nel mercato immobiliare”.
“Ancora una volta – ha aggiunto Verga – è la Milano della sussidiarietà che sa dare le direttive e aprirsi ad un rapporto adulto con il sistema privato. Ma è anche la Milano della solidarietà, perché utilizza risorse ed energie nascoste o disperse per realizzare interventi primari per la società: case e opere sociali. Almeno la metà delle risorse ricavate dal processo di valorizzazione saranno infatti utilizzate per sviluppare interventi di edilizia residenziale sociale secondo l’impostazione già definita nel Piano casa approvato dalla Giunta nel mese di maggio”.