Accolto il ricorso della Confedilizia contro il Dpcm sul decentramento catastale. Il provvedimento diventa inapplicabile e deve essere riscritto. Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della Confedilizia contro il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2007 in materia di affidamento ai Comuni di funzioni catastali, ritenendo fondato l’ argomento relativo al contrasto del Dpcm impugnato con la legge che regola la ripartizione fra Stato e Comuni delle funzioni in materia, con particolare riferimento alla necessità che sia garantita l’ unità dell’ordinamento in materia catastale e la non arbitrarietà dell’ accertamento catastale.
La Confedilizia – nel dare notizia in un comunicato del nuovo annullamento dell’ atto impugnato dopo quello, sempre del Tar Lazio, del 2008 – ha espresso la propria soddisfazione per l’ esito della vicenda. Il Presidente, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: ”L’ accoglimento da parte del Tar Lazio di quanto prospettato dalla Confedilizia sulla ripartizione fra Stato e Comuni delle funzioni catastali e l’ annullamento conseguente del Dpcm, rende lo stesso inapplicabile e impone al Governo di riscriverlo.
La sentenza del Tar conferma così, anche, quanto la Confedilizia aveva rilevato pochi giorni fa, e cioè che il tavolo di confronto sul tema preteso dai Comuni e accettato dal Governo, era quantomeno intempestivo. Ora, infatti, la materia deve essere interamente ripensata alla luce di una decisione che ha fissato con nettezza alcuni principii fondamentali in materia di unitarietà del sistema catastale e di rigorosità dei controlli sulle funzioni svolte”.
Fonte: Confedilizia