Emergings trends in Real Estate Europe 2010. È stato pubblicato in questi giorni dall’ istituto no profit globale di ricerca e formazione Urban Land Institute e dalla società di consulenza PricewatershouseCoopers il Rapporto “Emergings trends in real estate Europe 2010”. Un lavoro che, raccogliendo il parere di seicento esperti fra investitori, promotori e istituzioni finanziarie, ha evidenziato come, nel corso del 2010, il mondo del real estate vedrà qualche miglioramento.
Secondo tale studio il capoluogo lombardo è risalito, in dodici mesi, dalla diciottesima fino alla sesta posizione nella classifica per valore di asset esistenti (al primo posto troviamo Monaco, seguita da Amburgo, Parigi, Londra e Vienna); la città di Roma si trova qualche posizione sotto ed è sempre influenzata dal ruolo della Pubblica Amministrazione (occorre precisare che alcuni intervistati hanno definito obsoleti gli immobili italiani che si concentrano nei centri storici delle due rispettive città).
Per fare un quadro completo, citiamo le parole di Elisabetta Caldirola, Real Estate Leader di PricewatersCoopers, la quale ha evidenziato come ”quest’ anno si riscontra un cauto ottimismo; il sentiment sulle prospettive degli investimenti si è stabilizzato, mentre quello relativo alle iniziative di sviluppo continua a peggiorare, pur trattandosi di una caduta più contenuta rispetto a quella dell’ anno scorso. La chiave di tutto sta nella variabile tenant dell’ equazione. Gli investitori sono nervosi e si stanno concentrando su mercati più liquidi e maturi”.
Importante sottolineare il contributo del Presidente di Urban Land Institute per l’ area EMEAI (Europa, Medio Oriente, Africa e India) William Kistler, il quale sottolinea come ”la trasparenza e la liquidità attraggono quegli investitori che non prenderebbero in considerazione altri mercati. Ciò vale soprattutto per città come Londra e Parigi; questi mercati – continua poi l’ analisi – segnano un forte interesse da parte degli investitori non europei e il 2010 sarà un anno incentrato sula necessità di agire con prudenza per evitare rischi”.
Evidenziamo, inoltre, alcune importanti citazioni degli intervistati nell’ ambito del rapporto:
* Puntare alle cose semplici, ovvero selezionare investimenti con strutture di facile comprensione per tutti;
* Privilegiare investimenti ”cor” e ”core plus” in mercati liquidi e di grandi dimensioni;
* Chi ha il coraggio di rischiare compri delle aree e inizi a progettare, i settori migliori sono quelli residenziali e a uso promiscuo;
* Puntare all’ indebitamento, ovvero, acquisire una banca o creare una piattaforma finanziaria per l’ erogazione del credito;
* Valutare l’ acquisto di debito distressed, a sconto.
* Partendo dall’ idea che verde è bello” occorre puntare alla responsabilità ambientale e sociale collegandola all’ economia.
Un cenno, infine, a quanto dichiarato dal Presidente di Urban Land Institute Alexander Otto, il quale ha confermato che ”stiamo assistendo a una risalita faticosa, ma l’ entità della crescita dipenderà da come si posizionerà l’ Europa nel nuovo contesto competitivo globale”.
Kevin John Carones
Anna Sara Balloni