Mattone da record. Dopo la new economy, il social networking, le Torri Gemelle, i crack finanziari di Banche e Compagnie assicurative americane, sono state vanificate le lente riprese dei listini del periodo 2003 / 2007 Piazza Affari e il Nasdaq è sotto del 56% del top. Di chi sarà la colpa? Principalmente degli intenti speculativi delle Banche d’ Affari e dei ”Finanzieri di ultima generazione”, che si sono autocreati sempre più conflitti d’ interesse esclusivamente per avidità di pochi principalmente negli Usa, dove esistevano maglie di regole poco rigorose. Decisamente un decennio è da dimenticare per le Borse di tutto il mondo.
Tutti gli investitori, con in portafoglio i vari titoli, hanno sempre la speranza, pressoché vana, di tornare al top!!! e / o almeno ai valori di carico continuando, almeno i veri risparmiatori, a fare i conti con la soglia del proprio dolore finanziario. Tutta questa ingegneria finanziaria ha trascinato anche gli stimoli per la generalizzata cosiddetta Bolla immobiliare esplosa nel 2008.
Fortunatamente per il sistema bancario italiano, le maglie sono sempre state meno elastiche e più rigide ed il fenomeno americano della bolla immobiliare non è riuscito ad attaccarsi. Le Banche Usa hanno gonfiato ad arte i titoli finanziari prima della ”Bolla immobiliare’‘, ora sono a combattere con la richiesta di risarcimenti. In Italia il sistema ”bancario’‘ ha tenuto molto meglio e quindi non è stato trascinato al default.
Il Real Estate in Italia, nell’ ultimo decennio, è stato molto più favorevole del “Toro azionario”. Infatti si stima un +11,8% coincidente con una fase espansiva del ciclo produttivo, forse anche ben influenzata dall’ introduzione della moneta unica. Certamente una importante funzione viene decisamente svolta dall’ elasticità del Mercato del Credito finalizzato all’ immobiliare, approccio che le Banche dovranno avere verso il settore globale immobiliare, il quale potrà essere il riferimento importante che, se ben gestito, potrà favorire e garantire l’ espansione del numero delle transazioni immobiliari andando a vivacizzare le previsioni e i risultati futuri del mercato del Real Estate.
Un decennio da dimenticare per chi ha investito in Borsa, che dovrà continuare a combattere con il dolore delle perdite finanziarie, con previsioni di molto lenta guarigione, lontano dal prevedere un decennio del Real Estate (R.E.). Comunque buono che, proprio per le caratteristiche di lungo periodo, le aspettative dell’ investimento immobiliare sono tali da far indurre a prevedere risultati più lusinghieri di quelli appena archiviati, con la speranza e quasi certezza di medio periodo di interessanti incrementi nel vicino dinamismo che andrà a caratterizzare il prossimo breve periodo del settore del Real Estate.
Tutto quanto sopra si riferisce al Mercato Immobiliare vero e non a quello pubblicizzato dai vari ‘‘Fondi immobiliari”, che se dovessero vendere gli immobili per restituire il capitale ai relativi investitori forse non riuscirebbero ad incassare il 50% del valore scritto in Bilancio in riferimento a tale Asset. Infatti questo mondo dei vari fondi appartiene alla cosiddetta ”Finanza Immobiliare” molto parente e / o vicina al vertice finanziario americano degli ultimi tempi, dove i rendimenti di previsione erano sempre molto appetibili e attraenti, ma il disinvestimento è sempre stato molto volatile ed incerto.
Armando Barsotti
Ufficio Studi Fiaip
Anna Maria L. 15 Marzo 2010 il 13:49
Articolo molto interessante… spulciando tra i vari annunci immobiliari online tra privati (e quindi senza agenzie!!) mi sono resa conto che nella mia città (Bergamo) i prezzi sono scesi verticosamente. Che sia il momento giusto per comprare casa o comquneu per investire nel mattone??
Anna Maria Lucini