L’ ANAMMI lancia corsi a costo zero in alcune province afflitte dalla crisi e dai postumi del terremoto. Per il presidente Bica “la lotta alla disoccupazione passa anche per le iniziative di associazioni come la nostra”. I territori coinvolti sono quelli di Avellino, L’ Aquila, Cosenza, Salerno, Siracusa e Taranto
Un’ idea forte, che possa creare nuovi spazi occupazionali. Per dare una scossa al mercato del lavoro l’ ANAMMI, l’ Associazione Nazional – europea degli AMMinistratori d’ Immobili, ha deciso di lanciare corsi a costo zero per gli aspiranti “manager del condominio”. Si tratta di un esperimento che, a partire da marzo, coinvolgerà alcune zone d’ Italia che vivono una difficile situazione economica e, nel caso della provincia de L’ Aquila, i postumi del terremoto.
“Per noi, è un progetto – pilota importante che, se darà buoni frutti, intendiamo esportare in tutto il territorio italiano – spiega il presidente Giuseppe Bica –. Riteniamo, infatti, che la lotta alla disoccupazione passi anche per le iniziative di associazioni come la nostra, che lavorano sul territorio e dialogano costantemente con il mondo delle professioni, messo a dura prova dalla crisi economica”.
Le province interessate sono: Avellino, L’ Aquila, Cosenza, Salerno, Siracusa e Taranto. Spicca, ovviamente, il territorio abruzzese, che deve affrontare un rilancio economico reso più complesso dalla ricostruzione. La modalità formativa proposta è quella del corso tradizionale in aula, dalla durata di circa tre mesi, seguendo un programma che spazia dalle norme relative alla professione a quelle fiscali, dalla sicurezza degli impianti alla contabilità condominiale. Se l’ esito dell’esame finale si rivelerà positivo, il corsista avrà diritto all’ attestato di conformità rilasciato dall’ Associazione.
L’ iniziativa si basa su un’ esperienza analoga organizzata a Siracusa la scorsa primavera, con ottimi risultati. “Ci siamo resi conto che la professione dell’ amministratore d” mmobili piace sempre di più – osserva il leader dell’ ANAMMI – sia come paracadute in tempi difficili per il mercato del lavoro, sia per le sue caratteristiche di attività imprenditoriale”.
Tuttavia, iniziare, soprattutto in un momento delicato come questo, è più complicato. “Ecco perché abbiamo proposto i corsi a costo zero, selezionando alcune province con particolari difficoltà socio – economiche – aggiunge Bica – in tal senso, abbiamo registrato un forte apporto dalle sedi locali che si sono dichiarate disponibili a sperimentare la formazione gratuita per i loro corsisti”.
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