Sconto fiscale del 20% per l’acquisto entro tutto il 2007 di apparecchi televisivi dotati di tecnologia (sintetizzatore) digitale. Uno sconto che si applica fino ad una spesa massima di 1000 euro, e in tale caso il risparmio sarebbe quindi di 200 euro, e da riportare nella prossima dichiarazione dei redditi. La condizione primaria e’ che il beneficio e’ applicabile solo per quegli apparecchi tv dalle determinate caratteristiche inseriti in un elenco di circa 600 modelli di apparecchi messo a punto dal ministero delle Comunicazioni sulla scorta delle informazioni tecniche fornite dai produttori, e inoltre che chi lo richiede sia in regola con il pagamento del canone di abbonamento tv.
Non a caso, infatti, alla dichiarazione dei redditi andra’ allegato non solo lo scontrino fiscale attestante l’avvenuto acquisto dell’apparecchio ma anche copia del pagamento del canone, come prove documentali nel caso di eventuali verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.
E’ questo il contenuto del decreto attuativo della Finanziaria 2007 relativo al digitale terrestre e che ha ricevuto nel luglio scorso il via libera definitivo della Ue, con conseguente pubblicazione in Gazzetta ufficiale e dunque divenuto rtealta’, come ha spiegato il ministro Paolo Gentiloni in conferenza stampa.
Nell’elenco messo a punto dal ministero ci sono anche decoder e videoregistratori dotati di questa tecnologia, anche se la parte del leone la fanno gli apparecchi televisivi propriamente detti. Un inserimento – ha spiegato Gentiloni – che si e’ reso necessario in quanto la Ue ha voluto tenere valido il “principio di neutralità tecnologica”.
A proposito di “parco tv”, Gentiloni ha spiegato che ogni anno in Italia si vendono poco piu’ di 5 milioni di apparecchi, “il che dice quanto importante sia il turn-over di apparecchi dovuto al progresso tecnologico”. Circa il 45% di questi 5 milioni e passa di vendite avviene nell’ultimo trimestre dell’anno, per un mix di tradizione (le festivita’ natalizie) e di maggiore disponibilita’ economica (la tredicesima mensilita’). Proprio questo aspetto evidenzia – ha detto Gentiloni – “l’importanza della comunicazione all’esterno da parte del ministero”.
Lo sconto fiscale incentiva poi una tendenza esistente: quella della rapida espansione del mercato dei televisori integrato da sintetizzatore digitale. E si puo’ quindi dire che rispetto ai 200mila apparecchi di questo tipo venduti nel 2006 si passera’ al 1,2 milione di quest’anno. Altri numeri che confermano il trend verso l’apparecchio integrato: nel luglio 2006 i decoder per il digitale terrestre venduti erano stati cinque volte di piu’ dei televisori (50mila contro 10mila), nel luglio 2007 gli apparecchi tv integrati sono diventati 85mila, mentre la vendita dei decoder non ha registrato significativi passi in avanti.
“La tendenza e’ dunque chiaramente di crescita e a favore della scelta digitale”, ha commentato Gentiloni. Tendenza che puo’ essere “uno dei motori del processo di transizione dall’analogico al digitale”. E allora ecco spiegata la misura inserita nel decreto che accompagna questa volta la Finanziaria 2008 e che stabilisce “un ultimo termine” per la commercializzazione di apparecchi tv analogici: giugno 2009. Una misura che anzi ne fissa tre di scadenze chiave: in primo luogo entro maggio 2008 occorrera’ che gli apparecchi a tecnologia analogica siano muniti di una particolare etichetta che precisa la non abilitazione alla ricezione di trasmissioni in digitale; poi a fine 2008 i produttori cessano di rifornire i distributori di apparecchi analogici; infine il termine ultimo, per l’appunto giugno 2009, per la commercializzazione di apparecchi analogici, sapendo che di li’ a qualche anno quell’apparecchio si spegnera’ perche’ subentrera’ definitivamente il digitale terrestre. Un percorso “impegnativo” l’ha definito Gentiloni, perche’ presupporra’ la collaborazione di piu’ realta’: istituzioni, editori televisivi, produttori e altre imprese del settore. E bisognera’ peraltro pensare a misure di sostegno per smaltire quegli apparecchi in magazzino ormai inutilizzabili.
Quanto al fatto che lo sconto fiscale per l’acquisto di tv a tecnologia digitale sia limitato al solo 2007, Gentiloni ha riconosciuto che “problemi di copertura hanno impedito di prevedere da subito misure analoghe per il 2008 e meta’ 2009”, ma al tempo stesso la scelta del 2007 si spiega con il fatto che “sia gia’ sufficiente a dare una spinta corposa alla sostituzione di apparecchi tv”. Certo, “non mi sarebbe dispiaciuto inserire la misura anche per gli anni successivi, ma sapete bene che le Finanziarie sono frutto di calcoli complicati…”.
A proposito di digitale, nel decreto che accompagna la Finanziaria 2008 c’e’ anche la ridefinizione della data finale dello switch-off voluta dalla Ue: entro il 2012. E se fosse nella prima meta’ di quell’anno “ci collocheremmo tra i Paesi virtuosi della comunita’”. A giudizio di Gentiloni, il 2012 “e’ scadenza credibile e realizzabile, e risponde alle indicazioni degli operatori e alle segnalazioni dell’Agcom sull’opportunità di fissare una data certa”. Il ministro ha sottolineato inoltre che in Finanziaria e’ stabilito un incremento del 50% (da 40 a 60 milioni) del fondo a sostegno della transizione al digitale.
Infine, da segnalare la soddisfazione espressa a Gentiloni dall’ Associazione nazionale delle imprese di Telecomunicazioni, Informatica ed Elettronica di Consumo e dall’Associazione nazionale produttori e importatori di elettronica civile per i contenuti del provvedimento, per l’attenzione in fatto di definizione dei requisiti per l’accesso alle agevolazioni fiscali e per i “positivi effetti” sulle aziende.