È la prima tappa del percorso progettuale che porterà alla realizzazione della grande sfida imperniata sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita” che l’ Expo 2015 intende proporre all’ attenzione del mondo. “Leit motiv, ha detto Roberto Formigoni, sarà la sostenibilità ambientale intesa in tutte le sue varie sfumature, che è il contenuto dominante dell’ intera manifestazione, oltre ad essere tema sempre più attuale nel dibattito mondiale e determinante nell’ orientare le politiche internazionali di oggi e dei prossimi anni”.
Alla presenza del Presidente di Expo 2015 S.p.A. Diana Bracco, e dei consiglieri di amministrazione della società, del presidente della Camera di Commercio di Milano, Carlo Sangalli, del Presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, del Sindaco di Milano e Commissario straordinario di Governo per l’ Expo Letizia Moratti, dopo l’ introduzione dell’ on. Lucio Stanca, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A., gli architetti Stefano Boeri, Richard Burdett, Mark Rylander e Jacques Herzog hanno illustrato le linee di sviluppo, di stile e i principi creativi che caratterizzeranno l’ Area sulla quale dal 1° maggio al 30 ottobre del 2015 si svolgerà l’ Expo.
È stato progettato un grande parco botanico planetario come luogo inedito di un nuovo incontro tra agricoltura e città che nutrirà Milano sia nel senso letterale, che in quello spirituale e intellettuale. Un orto botanico planetario, di dimensioni gigantesche, di oltre un milione di metri quadrati, con di fianco un canale navigabile, con serre e terreni dove ciascun paese potrà ricreare il proprio microclima, da un lato, e una grande tavola dove sarà possibile ricreare tutte le specialità alimentari degli stati partecipanti, dall’ altro, sono, in estrema sintesi, il concept del Master Plan di Expo 2015.
Fra le novità rispetto alla versione originale la scomparsa della torre alta 200 metri (progetto accantonato subito dopo la vittoria), la eliminazione della MM6 (lo sdoppiamento della linea 1 metropolitana da Pagano) e, complice la crisi, anche un progetto meno sfarzoso, più sobrio e meno dispendioso, con padiglioni più funzionali in vetro e metallo al posto del cemento che potranno essere smontati dopo l’ evento. Una soluzione, dunque, che richiamerà la sostenibilità ambientale, la precisione tecnica e la struggente bellezza delle calli di Venezia, dei canali navigabili disegnati da Leonardo, dalle grandi campiture agricole per la coltivazione del riso e del vino.
“Nel progettare il giardino planetario – proseguono nella spiegazione gli architetti – ci siamo basati sui principi insediatici della città romana e dei suoi due assi generatori: il cardo e il decumano, quello straordinario paradigma composto da due tracciati perpendicolari con un foro al centro che ha guidato lo sviluppo nei secoli di migliaia di città in tutto il mondo. Un primo asse, di un chilometro e quattrocento metri, disposto in linea con il tracciato storico del Sempione, ospiterà un grande boulevard pedonale e ciclabile dove si muoveranno i visitatori, mentre un secondo asse, perpendicolare, che riprende le geometrie dei tracciati agricoli che circondano Milano sarà, invece, il riferimento per la suddivisione dei lotti destinati ai padiglioni nazionali che si affacceranno sull’asse centrale e avranno tutti a disposizione una stessa campitura di terreno”.
Fra i commenti a caldo segnaliamo quello del Sindaco di Milano Letizia Moratti, la quale, ha sottolineato come “Berlusconi ha dato molti consigli utili e positivi in particolar modo per allargare la parte esterna delle vie d’ acqua” e l’ intervento del Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni che ha definito il masterplan innovativo, funzionale, ma soprattutto improntato alla massima flessibilità….. una manifestazione che sarà in grado di attrarre milioni di visitatori se riuscirà a comunicare una idea di bellezza.
Il Presidente di Expo 2015 S.p.A. Diana Bracco ha evidenziato come “la sfida adesso è coinvolgere il sistema produttivo e il territorio”, l’A.D. Lucio Stanca ha sottolineato che il concept masterplan non è il progetto del sito, ma una idea guida, una visione. Di diverso tenore i commenti dell’ opposizione. Ezio Casati, segretario Pd metropolitano di Milano, ha evidenziato come “finito l’ entusiasmo Expo iniziale, il Comitato ha presentato un progetto al ribasso”, l’ Ex Presidente della Provincia Filippo Penati parla di “opportunità mancata”, evidenziando come tutte le decisioni vengano prese a casa di Berlusconi.
Fra gli interventi autorevoli segnaliamo, infine, quello del Cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi, il quale, dopo avere nominato l’ Abate di Sant’ Ambrogio Monsignor Erminio De Scalzi, suo delegato per la manifestazione del 2015, ha posto l’ attenzione sia sul tema dell’ evento Nutrire il Pianeta, energia per la vita, sia su quello centrale dell’ accoglienza.
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