La Regione Toscana, a fronte dei recenti eventi sismici, ha deciso di avviare una campagna informativa per la prevenzione durante e dopo una scossa di terremoto. Il vademecum regionale riporta la classificazione sismica di tutto il territorio, diviso in quattro fasce, contenenti tutti i Comuni della zona appenninica e dell’ anno in cui questi hanno recepito la normativa antisismica.
Secondo l’ Assessore regionale alla Protezione Civile è sufficiente verificare se si abita in zona a rischio e conoscere l’ anno di costruzione della propria abitazione per valutare se sottoporre la struttura a un primo esame sulla tenuta sismica.
Firenze, Prato e Livorno si trovano tutte in zona classificata 3s, in cui è prevista una progettazione degli edifici con elevati criteri di sicurezza. Ma poiché questo criterio è stato introdotto nel 1982, è opportuno tenere sotto controllo le costruzioni realizzate prima di quell’ anno. Le tipologie sotto osservazione sono gli edifici in muratura e quelli in cui è stato utilizzato il cemento armato.
Per gli edifici in muratura sono sei gli elementi critici: se si sono aperte nuove porte, se si è sostituito il tetto con una copertura più pesante, se si è sopraelevato, se la muratura è irregolare e in pietre di fiume, se i solai sono mal collegati alle murature e in caso di copertura che spinge sulle pareti. Altrettanti quelli positivi, riferiti specialmente all’ efficacia dei collegamenti tra muri e solai.
Per gli edifici in cemento armato è opportuno verificare l’ eventuale stato di degrado del calcestruzzo, ma per un controllo approfondito sono necessari professionisti esperti.
Fonte: Regione Toscana