Mercoledì, 13 maggio, il Coordinamento Unitario della Proprietà Immobiliare, composto da Arpe – Federproprietà, Asppi, Confappi e Uppi, si è svolto ad un convegno inerente il Piano Casa allo studio del Governo. All’ incontro presso l’ Hotel Nazionale in Piazza Montecitorio, oltre ai presidenti delle quattro sigle che compongono il Coordinamento, ovvero rispettivamente Michele Pazienza, Luigi Ferdinando Giannini, Silvio Rezzonico e Giacomo Carini, hanno preso parte anche il ministro Ignazio La Russa ed il presidente del Gruppo del Popolo della libertà al Senato, Maurizio Gasparri.
Il Coordinamento Unitario della Proprietà Immobiliare ha effettuato un ampio ed approfondito esame della situazione del settore immobiliare e locativo, evidenziando le principali iniziative da adottare in tempi brevi, sia nell’ interesse dei proprietari edilizi, sia nell’ interesse dell’ inquilinato meno abbiente, per dare immediate risposte all’ emergenza casa e porre fine all’ illegittimo blocco dell’ esecuzione degli sfratti, che si protrae ormai da decenni.
Sono tre i punti individuati dal Coordinamento su cui puntare nel breve termine, già previsti dalle leggi vigenti e a costo pressoché nullo. In primo luogo, l’ immediata attivazione dell’ Osservatorio Nazionale sulla Condizione Abitativa, organismo non soltanto indispensabile per la determinazione dei fabbisogni, quale supporto proprio per il piano casa, ma anche come occasione di confronto fra istituzioni ai vari livelli ed associazioni e sindacati più rappresentativi su scala nazionale.
Quindi il rinnovo della convenzione nazionale prevista dalla Legge n° 431 / 98 ai fini del rilancio delle locazioni a canone concordato, da più parti riconosciute come valido strumento per una più concreta politica dell’ affitto. Infine, la revisione del decreto ministeriale 22 / 4 / 2008 sulla definizione di alloggio sociale, che va coordinata con altre disposizioni nel frattempo entrate in vigore.
In merito agli interventi di tipo legislativo, appare anzitutto necessaria una norma a livello statale – poiché si tratta di materia di legislazione concorrente – che demandi alle Regioni il potere di obbligare i Comuni, in cui sono presenti situazioni di disagio abitativo, ad inserire negli strumenti urbanistici la previsione di aree per l’ edilizia sociale, la cui mancanza pregiudica l’ attuazione di qualsiasi politica della casa e le iniziative ad essa conseguenti.
Allo stesso tempo occorre una disposizione che, sulla scorta di quanto già previsto da numerose Regioni, renda per i Comuni obbligatoria la partecipazione dei proprietari edilizi alle società di trasformazione urbana, per tenere in adeguato conto il ruolo e le potenzialità di tale categoria, ai fini di un consapevole apporto partecipativo all’ordinato sviluppo delle nostre città.
Inoltre, ferma restando l’ esigenza più volte prospettata di una robusta complessiva riforma della fiscalità immobiliare, secondo criteri di autentica perequazione tra tutti i cittadini, il Coordinamento ritiene che andrebbe introdotta la tassazione separata dei redditi da locazione, al fine di dare ossigeno al mercato dell’ affitto, da abbinare ad una detrazione fiscale a favore degli inquilini.
angelino ferdinando 22 Luglio 2009 il 23:01
mi chiamo angelino ferdinando con moglie edue figli ho lo sfratto di casa ho fatto molte domande per la casa popolare dal 1987 ma non ho mai ricevuto risposta adesso dovrei uscire ma non so dove portare la mia famiglia sono anche malato di tumore polmonare se ce qualche persona buna che mi puo aiutare ringrazio e saluto sono dipendente a.t.a.c.