Prima mondiale a Firenze per l’ edificio con struttura interamente in legno a sei piani in zona sismica. L’ intervento sarà realizzato da “Casa SPA”, la società partecipata dai 33 Comuni dell’ area Fiorentina, che effettua progettazione, realizzazione e gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica di questa importante area urbana. Si tratta di una casa in legno con un sistema a “compensato di tavole”, ovvero a strati di tavole in legno (generalmente di conifere) piallate e incollate o collegate tra loro con degli spinotti.
Il sistema di costruzione sarà a setti portanti: tutta la struttura contribuisce alla stabilità della costruzione, al contrario del sistema oggi generalmente usato in cui i solai sono sorretti da uno scheletro di colonne e travi orizzontali. Secondo i progettisti, rispetto agli ordinari materiali da costruzione, il legno assicura una migliore qualità dell’ aria: lo contraddistinguono una bassa conducibilità e una elevata inerzia termica, una ottima traspirabilità dovuta alla struttura porosa e una spiccata idroscopicità. Rispetto agli edifici costruiti in cemento e / o laterizi un edificio in legno risente meno degli sbalzi di temperatura giornalieri, rimanendo più facilmente caldo d’ inverno e più fresco d’ estate, con evidenti risparmi energetici sia per il riscaldamento invernale che per il condizionamento estivo.
L’ ambiente è più salubre: l’ umidità viene assorbita velocemente e ceduta lentamente l’ umidità, migliorando il comfort in ogni stagione e i prodotti in legno, anche incollato, non presentano assolutamente emissioni di formaldeide né di altri inquinanti, come fibre o polveri. Per quanto riguarda l’ effetto serra, in 1 metro cubo di legno è segregata una tonnellata di CO2, che viene sottratta così all’ atmosfera. Il progetto fiorentino è molto ambizioso, alla luce del fatto che fino ad oggi le costruzioni in legno si limitano in genere a piccoli edifici pubblici o civili e a qualche capannone industriale. Solo a Londra è stato costruito un palazzo di 9 piani. La costruzione fiorentina, anche se più bassa di quella inglese, è stata realizzata in condizioni più difficili, perché il sistema, per la prima volta in assoluto al mondo, interessa una struttura a 6 piani posta in zona sismica.
Da un punto di vista sismico le garanzie di un edificio in legno sono addirittura migliori di quelle di un classico edificio in cemento armato, la cui rigidezza lo rende molto più vulnerabile rispetto alle onde sismiche, come testato da CNR-IVALSA (istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree) sulla piattaforma sismica più grande al mondo, posta a Kobe, in Giappone, una struttura di legno a 7 piani. Anche se la normativa sismica per il comune di Firenze prevede una zona “3S”, la progettazione ha tenuto conto di un’ accelerazione sismica paragonabile a quella del terremoto del Friuli nel 1976, oltre a tutte le altre normali attenzioni per la costruzione di edifici nell’ area fiorentina (vento e neve in particolare). Anche in caso d’ incendio, il legno è uno dei materiali più sicuri e prevedibili: non emette fumi opachi o tossici, che sono il rischio più significativo per gli occupanti in caso d’ incendio e un solaio con luce di oltre 5 metri è garantito per un carico di 2 tonnellate dopo un’ ora di fuoco.
La costruzione di un edificio in legno è inoltre più ecologica di quella di un edificio in cemento armato. L’ intervento fiorentino consta di tre costruzioni: due a destinazione residenziale (6 piani e 4 piani) con una superficie calpestabile complessiva di circa 4.400 metri quadri e un terzo a destinazione pubblica (ludoteca) su 2 piani per circa 600 metri quadri. Il progetto ha tuttavia dovuto affrontare uno scoglio non da poco: il sistema costruttivo a “compensato di tavole”, pur garantendo la sicurezza e le prestazioni richieste dal DM 14 Gennaio 2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni”, non è specificatamente contemplato dalla normativa vigente perché “innovativo”. Per questo motivo, il Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per rilasciare un Certificato di Idoneità Tecnica all’ Impiego, ne ha avviato la procedura con specifico riferimento a questo progetto. Si prevede di consegnare la costruzione in poco più di un anno: all’ incirca la metà del tempo che sarebbe necessario per la stessa costruzione con metodi tradizionali. Il progetto era stato presentato in anteprima a febbraio alla scorsa MADE EXPO, Fiera di Milano Rho.