I tre punti chiave in un progetto edilizio finalizzato all’ ottimizzazione della riduzione dei consumi energetici.
Per un ottimale riscaldamento / raffrescamento della casa gli accorgimenti sono vari, ma importante è un corretto isolamento termico. La coibentazione termica dell’ edificio, ad esempio, non deve avere punti di interruzione ad evitare dispersioni di calore dall’ interno verso l’ esterno, ma comunque le pareti esterne e la coibentazione devono sempre assicurare una traspirazione che consenta un opportuno ricambio d’ aria.
Con semplici interventi di isolamento termico è possibile ridurre non solo il consumo di combustibile, ma anche le emissioni di gas inquinanti che alterano il clima e le spese di riscaldamento di oltre il 60%. È ancora possibile ottimizzare la riduzione di consumi energetici per la climatizzazione mediante un impianto di riscaldamento a bassa temperatura (25 – 30°C), possibilmente supportato da un impianto solare per la produzione di acqua calda o da sistemi di geotermia orizzontale o verticale (se possibile), che utilizzino il calore della terra mediante sonde immerse nel terreno. Impianti ottimali sono anche quelli radianti a pavimento e a pareti o a soffitto, e quelli a battiscopa, che hanno una temperatura d’esercizio introno ai 25°C e irradiano calore nell’ abitazione senza movimenti d’aria.
L’ impianto elettrico
Richiede molta attenzione non solo ai fini del risparmio energetico ma anche allo scopo di eliminare i campi elettrici ed elettromagnetici. Già in fase di progettazione si dovrebbero prevedere alcuni accorgimenti. Ad esempio, sistemi che consentano di interrompere a zone la circolazione della corrente elettrica quando non serve (nelle camere da letto durante il sonno), l’ ubicazione razionale dei terminali dell’ impianto, l’ uso di lampade ad alta efficienza, a led, crepuscolari, che riducono i consumi.
Il sistema di illuminazione
Va progettato in funzione del benessere e della salute psicofisica dell’ uomo. Nocivi per la salute sono l’ abbagliamento causato dall’ impropria disposizione delle sorgenti luminose, l’ eccessiva illuminazione dei locali, gli effetti stroboscopici della luce artificiale (soprattutto nelle lampade a fluorescenza) che agiscono sul sistema nervoso, i campi elettromagnetici variabili delle stesse lampade a fluorescenza.
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