Potrebbe essere un anno particolarmente difficile per il settore edile. Le valutazioni delle imprese associate all’ Ance, formulate in base ai livelli produttivi attesi, intravedono, per il 2009, ulteriori e più consistenti flessioni degli investimenti in edilizia, nella misura dell’ 1,5% in termini reali, ovvero un valore degli investimenti pari a 157.022 milioni di euro (corrispondente a un incremento in valore del +1,1%, dato questo che, depurato dalla dinamica inflativa di settore, corrisponderà a una flessione reale del -1,5%). Nei prossimi 12 mesi, infatti, si prevedono segni negativi per tutti i comparti del settore delle costruzioni a eccezione delle attività di recupero abitativo. Entrando nello specifico dei diversi segmenti analizzati, si prevedono investimenti in abitazioni in flessione complessiva in quantità dei livelli produttivi pari al -1,2%, per effetto di un nuovo e più marcato calo della nuova edilizia residenziale (-3% in termini reali rispetto al 2008) e di una sostanziale “tenuta” degli interventi di recupero e manutenzione, per i quali si prevede un lieve rafforzamento pari al +0,5% in termini reali, sostenuto ancora una volta sia dalle agevolazioni fiscali del 36% (per il quale il Ddl Finanziaria 2009 prevede una proroga fino al 31 dicembre 2011) e sia dalle detrazioni sul risparmio energetico degli edifici, prorogate per tutto il 2010.
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Non positive anche le previsioni per il comparto dei fabbricati per attività economiche (per i quali gli investimenti vengono previsti in flessione del -0,1% in termini reali), ma soprattutto per le opere pubbliche, la cui flessione dei livelli produttivi nel corso del 2009 dovrebbe toccare i -4,7 punti percentuali in termini reali. A riguardo, occorre sottolineare come le aspettative previsionali di un miglioramento per tale comparto formulate dall’ Osservatorio congiunturale dell’ Ance a maggio 2008 vengano completamente annullate a ottobre, data in cui si è svolta l’ indagine qui riportata, dalla riduzione del -14,2% delle risorse per le infrastrutture prevista nella manovra di finanza pubblica per ottobre, data in cui si è svolta l’indagine qui riportata, dalla riduzione del -14,2% delle risorse per le infrastrutture prevista nella manovra di finanza pubblica per il 2009.
Tuttavia, come abbiamo precedentemente osservato, la congiuntura attuale propone accentuata volatilità anche alle previsioni e, con riferimento alle opere pubbliche, queste potrebbero essere orientate in positivo dai provvedimenti di “accelerazione” degli investimenti in opere pubbliche strategiche che il Governo italiano si appresta a varare per contrastare la crisi in corso.
(a cura di A.C.)
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