Nel 2004 in occasione della 59ª edizione di MIA abbiamo lanciato una headline che ha avuto particolare fortuna: PROGETTI E INNOVAZIONE. In un momento molto difficile della nostra economia e del nostro export volevamo richiamare con queste parole la necessità di “ritornare” a pensare in grande con un nuovo rapporto tra il mondo della progettualità (designers, architetti), il mondo della ricerca (sui materiali, innanzitutto) e il mondo della produzione con le botteghe artigiane e le piccole aziende. In questi ultimi anni segnali positivi ce ne sono stati e oggi si può dire che siamo in una fase di crescita e di ripresa, tanto per l’economia nazionale quanto per l’export. Ecco allora il senso della parole-guida di questa 62ª edizione di MIA: INTERNAZIONALIZZAZIONE E SOLIDARIETA’. Da un lato ribadire come il ruolo dell’artigianato e della piccola azienda non possa più essere circoscritto a livello locale o nazionale, ma necessita di un confronto e di un’apertura ai mercati mondiali. E’ questo un “progetto” che MIA persegue da anni e che ha portato prima molti artigianati di nazioni straniere al Polo Fieristico di Monza e poi i nostri artigiani a presentarsi e ad esporre in diversi Paesi dei cinque continenti. Da Kyoto a Liegi, da Pietroburgo a New York a Città del Messico le mostre degli artigiani lombardi hanno incontrato il favore di critica e di pubblico per l’alto valore dei manufatti presentati come segno tangibile che il made in Italy ha ancora un grande futuro.
E accanto al dato economico si è voluto porre in evidenza il concetto di solidarietà o, meglio, si è voluto affermare praticamente come l’aiuto ad artigianati dalla lunghissima tradizione ma oggi, per diversi motivi, in difficoltà debba essere un impegno che va a vantaggio di tutti. Per questa 62ª edizione di MIA l’aiuto concreto va alla Bottega di argenteria di Agadez ( Niger), capitale dei Tuareg e centro di cultura di quel popolo.
Naturalmente nei padiglioni del Polo Fieristico i visitatori possono trovare le principali novità del settore arredamento, dalle cucine all’arredobagno, dalle camere alle poltrone. Come vuole la filosofia espositiva di MIA non singoli mobili, ma una attenta ricostruzione dei locali delle nostre abitazioni in cui i visitatori possono entrare, toccare, vedere, in una sola parola: vivere gli ambienti come se fossero nella propria casa. Del pari continua l’attenzione al settore innovativo dell’arredamento ecocompatibile sia con la proposta di mobili in materiali antichi, quali il legno che per altro sta vivendo una seconda giovinezza, sia in materiali “nuovi” come, ad esempio, la vetroceramica caratterizzata da grande flessibilità e ambientabilità sia, infine, dedicando un apposito spazio alla commercializzazione di questi prodotti con il progetto Negozio Verde.
E’ questa una “frontiera” a cui MIA da tempo dedica spazi crescenti non solo perché molte piccole e medie imprese e molti artigiani hanno una produzione totalmente o in parte dedicata a questo settore, ma anche per il successo riscontrato tra i visitatori che è una conferma delle nuove tendenze di un vivere in armonia con se stessi e con l’ambiente. Non a caso, questo arredamento ha superato finalmente la fase della semplice attenzione alla funzionalità e, sempre nel rispetto dell’ambiente, inizia anche ad avere quel valore aggiunto che è il design.
La presenza degli architetti d’interni della AIPI, Associazione Italiana Progettisti in architettura d’interni, con uno stand in cui i visitatori potranno chiedere informazioni e consigli pratici, vuole portare l’attenzione da un lato su una schiera di professionisti di cui l’Italia può giustamente vantarsi e dall’altro ribadire la centralità del servizio al cliente come parte integrante del marketing per una soddisfacente customer satisfaction.
Non manca, infine, il rapporto con l’Università e un progetto sulla seduta imbottita vede coinvolte la SEIKA University di Kyoto per la progettazione e Brunello Imbottiti per la realizzazione.
MiaMonza dal 20 al 28 settembre 2008
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