Compie 50 anni ed è più affascinante che mai: il PH Artichoke, la celebrata icona del design della luce disegnata da Poul Henningsen nel 1958, si prepara ai festeggiamenti con una nuova, scintillante veste, realizzata interamente in oro a 24 carati. Louis Poulsen (l’azienda di illuminazione danese da sempre considerata sinonimo dell’eccellenza del design della luce) ripropone questo vero e proprio classico della modernità in una serie limitata di 50 esemplari numerati, destinati a diventare pezzi da collezione. Ad accogliere il debutto in anteprima mondiale di questo modello irripetibile sarà un palcoscenico d’eccezione: Palazzo Madama. Dal 24 giugno al 6 luglio, in occasione di Torino World Design Capital e della 23esima edizione dell’UIA World Congress of Architecture, la storica Veranda Sud del Palazzo farà da cornice alla celebrazione del design senza tempo del PH Artichoke. Ideato per il Langeliniepavillonen, un ristorante sul lungomare di Copenhagen con vista sulla Sirenetta, l’Artichoke fu la risposta di Henningsen ai committenti che gli avevano chiesto di realizzare un’illuminazione festosa e calda, che mantenesse una forte carica decorativa anche con gli apparecchi spenti. Fu subito un successo e la versione originale in rame non è mai uscita di produzione. Anche la versione Gold, volutamente estrema quanto a preziosità e unicità, ne mantiene intatto l’inconfondibile equilibrio stilistico di stampo organico e marcatamente scultoreo; la nuova declinazione dorata esalta la pulizia formale della sospensione di Henningsen attraverso l’utilizzo di una finitura lucida ed enfatizza la sua straordinaria capacità di filtrare e diffondere la luce aggiungendo alla consueta morbidezza luminosa la piacevolezza di un’atmosfera particolarmente calda. Le 72 “foglie” del più famoso “carciofo” del mondo del design sono realizzate in rame, sottoposte a un meticoloso processo di finitura liscia, poi dorate con oro a 24 carati e infine rivestite con vernice trasparente. La parte interna, anch’essa dorata, è successivamente verniciata in bianco per assicurare una perfetta distribuzione della luce e l’illuminazione dell’apparecchio stesso.
PH Artichoke un anniversario in grande stile. A differenza delle versioni “classiche” (in rame, alluminio spazzolato e alluminio bianco) e dell’innovativa versione Glass lanciata nel 2008 e realizzata artigianalmente in vetro soffiato, tutte disponibili in quattro diverse dimensioni (44 cm, 72 cm, 60 cm e 84 cm), il PH Artichoke Gold è prodotto unicamente nella versione da 84 cm di diametro e sarà venduto esclusivamente dalla Louis Poulsen Lighting a Copenhagen al prezzo di 70,000? (per ulteriori informazioni commerciali: Sune Arvad Kristensen – International
Development Manager, Louis Poulsen Lighting; tel. +45 22 61 74 35; e-mail: [email protected]).
Protagonista di primo piano della storia della luce artificiale fin dalla sua nascita, Louis Poulsen comincia a produrre e commercializzare apparecchi di illuminazione nel 1892, proprio negli stessi anni in cui Thomas Edison e Joseph Wilson Swan brevettano la lampada ad incandescenza con filamento di carbonio (1897), Nikola Tesla sviluppa lampade a scarica ad induzione, senza elettrodi, alimentate ad alta frequenza (1893) e McFarlane Moore inventa il tubo di Moore, precursore delle attuali lampade a scarica (1894). La produzione principale del primo periodo riguarda lampade ad arco al carbonio. La svolta, quella che l’ha portata ad essere senza più alcuna soluzione di continuità un vero e proprio emblema della “luce di qualità”, avviene all’inizio degli Anni Venti, grazie a Poul Henningsen, leggendario architetto, scrittore e oratore danese che per primo trasformò quello che era considerato un male necessario (la luce fredda e poco confortevole delle lampadine allora disponibili sul mercato) in una sorta di miracolo estetico e funzionale. Partendo dalla considerazione che gli apparecchi allora disponibili sul
mercato avevano grossi limiti in termini sia di qualità della luce che di dispersione del flusso luminoso, decise di progettare apparecchi che consentissero di ottenere una luce calda come quella delle candele e delle lampade a petrolio e morbida come solo uno stretto controllo del fascio luminoso consente di ottenere. Più che un designer fu un vero e proprio inventore, un pioniere del moderno light design. Nel disegno delle sue lampade (risultato di infiniti test e
misurazioni) nulla è lasciato al caso. Quello da lui compiuto è un incessante lavoro di “addomesticamento” della lampadina attraverso lo studio della riflessione e la progettazione di schermi a finitura opaca capaci di eliminare l’abbagliamento. Quella con Poul Henningsen è stata la prima di una lunga serie di partnership che la Louis Poulsen ha sviluppato con alcuni tra i più
interessanti architetti e designer del mondo, tra i quali Arne Jacobsen e Verner Pantom. Tra le più significative dalla produzione contemporanea ci sono invece quelle con Louise Campbell,
Shoicho Uchiyama, Ross Lovegrove e Norman Foster. Louis Poulsen Lighting è tra i dieci maggiori produttori del mercato europeo dell’illuminazione e fra i primi tre stranieri del mercato
statunitense. Grazie alla recente acquisizione da parte di Targetti, è inoltre entrata a far parte del Gruppo Targetti Poulsen, terzo player europeo nel settore dell’illuminazione architettonica di
interni ed esterni.
Targetti: PH Artichoke un anniversario in grande stile
di 12 Giugno 2008Commenta