La casa significa lavoro. Costante, senza ferie o stipendio, a volte pesante e gravoso. Che logora e usura il nostro corpo, a cominciare dalle articolazioni.
Prendersi cura della casa significa dunque prendersi cura di sé. Riparando, quando serve, ma soprattutto mantenendo e rafforzando. Come? Con il collagene, la proteina che ci tiene sani e forti. Scopriamo insieme cos’è, come funziona e come assumerla per trarne il massimo beneficio.
L’importanza della “proteina-colla” e dell’integratore Chondrovita
Ore in piedi o da seduti, posture e gesti quotidiani, bambini, disabili o anziani da assistere, oggetti pesanti da muovere o sostenere: ogni giorno, chiediamo al nostro corpo forza ed elasticità. E, ogni giorno, consumiamo circa 10 grammi di collagene – nel tempo, perdendole così entrambe.
Struttura-portante di ossa, articolazioni, cartilagini e legamenti, il collagene rappresenta un terzo di tutte le nostre proteine, un terzo della massa ossea e il 70% di quella dei tendini. La sua produzione spontanea nel nostro corpo comincia a rallentare dopo i 25 anni di età, chiedendoci pertanto un po’ di integrazione e manutenzione.
Ma la molecola del “collagene da bere” è troppo grande per superare la barriera della pelle. Così, con l’aiuto dell’acqua, la si divide in frammenti più piccoli: i peptidi – di facile digestione, assorbimento e assimilazione. In grado, perciò, di:
- riparare lesioni e traumi e diminuire le infiammazioni;
- ridurre il rischio di fratture e infortuni;
- sostenere le persone con osteoporosi, fragilità ossea, artrite reumatoide e osteoartrite;
- mantenere forti e sani i denti, la pelle, le unghie e i capelli;
- stimolare la produzione di collagene nel nostro organismo.
Come un pronto-intervento capace sia di gestire l’emergenza, sia di sanare in profondità. Ricostruendo i tessuti indeboliti e mobilitando le nostre risorse naturali.
Mantenersi sani e in forma
Cardini e cerniere vogliono un po’ di olio, pena gli scricchiolii o il blocco. Filtri dei rubinetti richiedono un po’ di aceto o anticalcare, pena le incrostazioni. Stessa cosa per le cartilagini, i “cuscinetti” che ci evitano l’attrito tra le ossa, e per tutti gli altri tessuti connettivi (tendini, legamenti, pareti di vasi sanguigni e pelle).
Come farlo?
- Con piccoli accorgimenti, come piegarsi non di schiena bensì flettendo le ginocchia, soprattutto se per alzare o deporre pesi.
- Con i giusti alimenti nella dieta – dal brodo di ossa alle vitamine A, C ed E nella frutta e la verdura, passando per 1-1.5 litri d’acqua al giorno. Ed evitando l’eccesso di zuccheri raffinati, sale, alcol, cibi piccanti, bevande energizzanti, carni lavorate, fritti e caffè.
- Se compatibile con il nostro quadro clinico, con un integratore di collagene della giusta composizione.
Sapendo che l’assunzione di un integratore non sostituisce né dieta, né stile di vita. E che alcune patologie o alcuni fattori come il troppo Sole o il fumo possono accelerare il consumo di collagene nel nostro corpo. Come per ogni cosa, è una questione di equilibrio. Tra il ‘troppo’ e il ‘troppo poco’ – attività o inattività fisica comprese.
Come scegliere il migliore integratore di collagene
Sicuramente non inseguendo mode, perché è della salute che parliamo. Infatti, che si trovi nei prodotti cosmetici o alimentari, la molecola viene estratta principalmente da animali o pesci, cresciuti in ambienti non sempre certificati.
La prima condizione è dunque la sicurezza, della provenienza e della purezza del collagene. Seguita dalla qualità del principio attivo e dei peptidi contenuti nell’integratore. Infine, dalla dimensione dei peptidi – sufficientemente piccola da superare sia la pelle, sia i succhi gastrici.
Non è facile, ma un buon esempio ce l’abbiamo. Parliamo dell’integratore Chondrovita, di ritorno in produzione e distribuito dalla Bone srl – azienda presente e attiva nei reparti di ortopedia, traumatologia e neurochirurgia della Regione Lazio. Perché proprio questo integratore? Perché Chondrovita:
- allevia il dolore di spalle, anche e ginocchia fino all’80%, riducendo così dell’oltre 60% l’utilizzo di antidolorifici dannosi per i reni;
- i 10 grammi di ogni bustina vengono assorbiti senza che i peptidi subiscano alterazioni a livello gastrico;
- si è già dimostrato efficace nel recupero della mobilità articolare;
- nella sua composizione, non prevede latticini, glutine, zuccheri, grassi e colesterolo – risultando perciò compatibile con le persone che soffrono di allergie o intolleranze.
Tutto questo, consultando sempre il proprio medico. Il collagene idrolizzato non è, infatti, consigliato in caso di patologie epatiche o renali, diete ipoproteiche, alti livelli di calcio o trattamenti in corso con calcitonina (per esempio, per l’osteoporosi). Durante la gravidanza e l’allattamento, invece, bisogna vedere caso per caso – evitando di danneggiare madre e feto soltanto per prevenire le smagliature.