La Confedilizia è stata ascoltata in audizione, presso la Commissione Giustizia della Camera dei deputati, sulla riforma del condominio.
Nel corso dell’audizione, la Confedilizia ha preso atto che diverse norme del testo pervenuto dal Senato già presuppongono il riconoscimento al condominio di un’autonomia patrimoniale, sia pure imperfetta, e quindi di una sua soggettività giuridica.
Non esplicitarlo – a parere della Confedilizia – sarebbe contradditorio oltre che foriero di incertezze e di complicazioni nella vita condominiale, mentre l’attribuzione della capacità giuridica (che è cosa distinta dalla personalità giuridica) per gli atti di conservazione e di amministrazione delle parti comuni nonché per il compimento di atti espressamente previsti dalla legge, agevolerebbe la vita condominiale, sollevando i condòmini da tante incombenze (in occasione, ad esempio, della vendita di beni comuni), valorizzerebbe la figura dell’amministratore – per la rilevanza esterna che lo stesso verrebbe ad avere – e allineerebbe finalmente l’Italia con i Paesi europei, i cui ordinamenti questa capacità già prevedono.