Stefano Giovannoni con Rumiko Takeda
in collaborazione con il National Palace Museum Taiwan
Questa nuova famiglia di oggetti rientra nella prosecuzione della collaborazione con il National Palace Museum di Taiwan iniziata nel 2007 con la “Chin Family”. Cosa ha rappresentato il Museo in questo progetto? In cosa consiste la sua collaborazione? Di fatto è stato proprio il contatto ravvicinato con le straordinarie collezioni di pezzi artistici del National Palace Museum che ha per così dire sciolto le briglie all’immaginario di Stefano, spingendolo a misurarsi con la tradizione millenaria delle arti applicate cinesi e a darne una sua interpretazione contemporanea.
Interpretazione che si trova bene in linea con la vena ludica della quale l’autore è maestro riconosciuto, e della quale i progetti che vengono presentati oggi vanno intesi come una nuovissima evoluzione.
E’ da sottolineare come gli “Orientales”, anch’essi come per la “Chin Family” piccoli personaggi, oppure fiori o frutti, che interpretano ognuno il ruolo di una tipologia funzionale casalinga, siano in parte realizzati in plastica decorata a mano e in parte invece in porcellana fine bone china, anch’essa decorata a mano.
Magia del design giovannonesco: questi oggetti rievocano la grazia dei ninnoli ceramici settecenteschi, e nello stesso tempo dichiarano apertamente la loro contemporaneità!
Nell’occasione di questa nuova collezione è in fase di pubblicazione presso l’editore “Gli ori” il libro “OrienTales”, concepito e disegnato dallo stesso Stefano, che racconta e commenta con alcuni testi e molte bellissime immagini il metaprogetto che sta all’origine di questi piccoli oggetti casalinghi.
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