Borsino Immobiliare Confedilizia, presentata la sesta edizione
Mercato immobiliare: ripresa dopo anni di prezzi in calo ma condizionata dalle scelte politiche
La Confedilizia ha presentato i risultati di “Un anno di quotazioni del Borsino immobiliare”, raccolti in una apposita pubblicazione. Il Borsino Immobiliare Confedilizia rileva, ogni semestre, i valori di compravendita degli immobili adibiti ad uso abitativo di 105 province (47 città del Nord, 25 del Centro e 33 del Sud). La sesta edizione della pubblicazione riporta i dati che emergono dalla media della rilevazione dei due semestri del 2010. I valori minimi sono riferiti ad immobili da ristrutturare completamente. I valori massimi sono riferiti ad immobili nuovi o ristrutturati.
Fra i valori massimi di compravendita registrati si segnalano – per le zone centrali – Venezia (con una media di 9.400 euro al metro quadro), Roma (8.900 euro mq) e Milano (7.600 euro mq); per le zone semicentrali, Venezia (6.380 euro mq), Milano (5.140 euro mq) e Roma (5.000 euro mq); per le zone periferiche, Roma e Venezia (4.000 euro mq), Siena (3.520 euro mq) e Milano (3.350 euro mq).
Con riferimento alle aree geografiche, i valori medi più elevati, in zone centrali, si registrano al Nord (3.372 euro al metro quadro); seguono il Centro (3.191 euro mq) e il Sud con le isole (2.332 euro mq). Per i valori minimi, in zone periferiche, è il Centro a registrare il prezzo medio più alto (1.046 euro mq), seguito dal Nord (988 euro mq) e dal Sud ed isole (758 euro mq).
Le previsioni del Borsino immobiliare della Confedilizia – che redige i propri dati in base alle informazioni che vengono raccolte attraverso le rilevazioni di oltre 200 sedi territoriali – sono quest’anno fortemente condizionate da taluni fattori esterni, tra i quali due in particolare.
Da un lato, assume un’importanza fondamentale l’esito del confronto sul provvedimento in materia di federalismo municipale, all’interno del quale si prevede l’introduzione già da quest’anno della cedolare secca sugli affitti: una misura da tempo richiesta dalla Confedilizia e che, se approvata in una forma priva di complicazioni formali, è in grado di rappresentare uno straordinario volano per il mercato immobiliare, in virtù della fiducia che restituirebbe agli investitori in edilizia, nei quali ha già creato grandi aspettative.
Da un altro lato, però, il settore immobiliare rischia di essere fortemente influenzato negativamente dalle ricorrenti voci sull’introduzione di una imposta patrimoniale, formalmente smentita dal Governo, ma il cui solo affacciarsi nel dibattito politico ha già contribuito ad introdurre elementi di forte preoccupazione negli investitori.
In assenza di fattori esterni in senso positivo o in senso negativo (in proposito, sarà determinante la fine dell’attuale momento di paralisi della politica e il fatto del proseguimento o meno della legislatura), la Confedilizia ritiene che nel 2011 si consoliderà la ripresa registrata – dopo anni di prezzi in calo – nell’ultima parte del 2010.
Ripresa prevista dal Borsino Confedilizia l’anno scorso e che si è concretizzata in aumenti dell’1-1,5% nelle grandi città, in un periodo che ha visto crescere anche il numero delle compravendite (tanto che il saldo finale dovrebbe vedere un aumento di circa il 3% rispetto agli scambi registratisi nel 2009, quando al 31 dicembre si contavano 609.000 transazioni).