Nelle grandi città, tra 2002 e 2006 la produzione di rifiuti è cresciuta del 5,1%, molto meno che nel resto del paese, che ha avuto nello stesso periodo una media nazionale dell’8,9%. Un minor incremento che sembra dipendere dalla diminuzione della loro popolazione, visto che a livello pro capite nel 2006 hanno prodotto 622 Kg per abitante, 72 in più rispetto alla media nazionale: la raccolta differenziata vede come migliore performance quella di Padova, che nel 2006 ha raggiunto il 39%, seguita da Torino col 36,7%, Brescia col 35,8% e Prato col 35,3%; restano sotto il 10% città come Cagliari, Napoli, Catania e Messina.
La produzione di rifiuti di diversi centri urbani è inevitabilmente influenzata dagli afflussi turistici, con 25 milioni di persone che nel 2006 hanno visitato le principali città del Belpaese: infatti, anche il numero di alberghi è cresciuto notevolmente, con Catania che negli ultimi anni ha visto un aumento del 41,9% e Prato del 23,1%, mentre sono in flessione Bari (-7,9%) e Reggio Calabria (- 5,6%).
In diminuzione il consumo d’acqua per uso domestico nelle città, sceso dai 75,3 m3 del 2000 ai 69,4 del 2006, anche se rispetto al 2005 è rimasto pressoché invariato. Le città che hanno consumato di più sono Torino, con 88,8 m3 per abitante, Brescia, con 84,4 e Roma, con 83,4 m3 ; tra quelle che hanno consumato di meno, invece, le “migliori” sono Livorno, con 47,4 m3 per abitante, Foggia con 48,7 e Prato con 50,3 m3 .
Altri dati:
Nelle 24 città analizzate, nel 2006 il consumo pro capite di gas metano per uso domestico e riscaldamento registra in media un aumento percentuale del 6,7% rispetto al 2000. Le città in cui risulta più evidente sono Palermo (+40,3%, con un consumo pro capite nel 2006 di 84,8 m3), Catania (34,9%, con un consumo pro capite nel 2006 di 67,6 m3), Genova (25,5% con un consumo pro capite nel 2006 di 570,4 m3) e Bari (24,5% con un consumo pro capite nel 2006 di 245,1 m3).
Una riduzione invece si evidenzia nella città di Milano (consumo pro capite nel 2006 di 402,1 m3), dove è calato del 22,1%, a seguire Brescia (-20,5% con un consumo pro capite nel 2006 di 298,4 m3) e Cagliari (-11,9% con un consumo pro capite nel 2006 di 67,6 m3). Per l’anno 2006 la città che invece riporta il consumo di energia elettrica per uso domestico pro capite più basso è Foggia, con 843,65 kWh per abitante, mentre le città più energivore risultano Cagliari, che ha avuto un consumo di 1559,5 kWh per abitante e a seguire Roma, con 1503,2 kWh per abitante.