Uno sconto medio di 122 euro sull’Ici 2008, pari al 35% in meno rispetto all’anno scorso: è questo l’impatto che la nuova detrazione sulla prima casa prevista dalla Legge Finanziaria (pari all’1,33 per mille del valore catastale dell’immobile, fino a un massimo di 200 euro) avrà sull’importo totale dell’Ici dovuta dalle famiglie romane. Il quadro fiscale per il calcolo dell’Ici 2008 è stato disegnato dalla Giunta comunale dimissionaria in una delle sue ultime delibere.
La riduzione governativa si aggiunge alla detrazione di 90 euro, decisa nel 2007 e confermata per il 2008 dalla Giunta, per i proprietari di casa che rientrano nei parametri ISEE (circa 100 mila). Per le famiglie in condizioni di forte disagio (circa 70 mila), poi, vengono confermate le agevolazioni ‘mirate’: detrazione di 154,94 euro e aliquota agevolata all’1 per mille (pari a un beneficio di circa 280 euro).
Di fatto, rispetto a un carico fiscale medio di 480 euro l’anno, nel 2008 la spesa per l’Ici sull’abitazione principale sarà significativamente alleggerita, o anche azzerata, per 170 mila famiglie romane.
Nell’ultimo ‘pacchetto’ di delibere tributarie la Giunta ha anche approvato, oltre allo slittamento a giugno del termine per il riclassamento catastale (vedi nostra notizia su questa stessa pagina), una serie di misure relative alla Tariffa Rifiuti: confermata l’esclusione dal pagamento della Ta.Ri. per gli edifici di culto – e relative pertinenze, destinate all’esercizio del culto –, di ogni confessione con cui lo Stato abbia stipulato intese ai sensi dell’articolo 8 della Costituzione.
Stabilita la riduzione della Ta.ri. (parte variabile) per gli stabilimenti balneari, data “la natura stagionale dell’attività svolta”, e per le autorimesse – considerata la scarsa produzione di rifiuti –. Confermate le agevolazioni introdotte nel 2007 per i non proprietari, con l’esenzione totale per le famiglie particolarmente disagiate e lo sconto di 90 euro per quelle che rientrano nei parametri ISEE.
Approvata infine una delibera, relativa al Regolamento Generale delle Entrate, che prescrive tempi più veloci per il rimborso delle cartelle esattoriali per importi non dovuti: l’agente della riscossione dovrà liquidare le somme entro 60 giorni dalla comunicazione ufficiale del Comune.