Il Gruppo italiano parteciperà con una quota del 12,5% al primo impianto nucleare di nuova generazione EPR, con una opzione per i successivi cinque, acquisendo un prezioso know how e l’accesso alla capacità nucleare francese per quantità crescenti da 600 MW nel 2008 fino a 1.200 MW nel 2012. Inoltre, Enel potrà partecipare con una quota tra il 30 e il 40% a nuove centrali a ciclo combinato, per un totale di circa 1400 MW, attualmente in fase di realizzazione da parte di Edf in Francia. ¿ Nel quadro della collaborazione avviata, Edf potrà partecipare con analoghe percentuali a centrali realizzate da Enel con simili caratteristiche in Europa e nell’area del Mediterraneo.
In occasione del summit Italia-Francia, alla presenza del presidente francese Nicolas Sarkozy e del primo ministro italiano Romano Prodi, Pierre Gadonneix, presidente e direttore generale di Edf e Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale di Enel, hanno firmato oggi un accordo di collaborazione.
L’intesa dà accesso al Gruppo italiano al primo impianto nucleare di nuova generazione EPR (European Presurizzed water Reactor), con una opzione per i successivi cinque, e a nuova capacità produttiva mid-merit da centrali a ciclo combinato alimentate a gas in Francia e offre a Edf la possibilità di partecipare a progetti e ritirare energia prodotta da nuove centrali Enel con simili caratteristiche in Europa e nell’area del Mediterraneo.
Fulvio Conti ha commentato: “Oggi è una data importante per lo sviluppo della collaborazione tra i nostri due Gruppi, che contribuirà alla crescita di un mercato europeo dell’energia più aperto e competitivo. Per Enel, in particolare, vuol dire avere accesso alla più avanzata tecnologia nucleare oggi disponibile e creare le basi per una significativa presenza in Francia”.
L’accordo, in linea con quanto previsto nel Memorandum of Understanding firmato dalle parti nel maggio 2005, prevede la partecipazione di Enel – per una quota del 12,5% – alla realizzazione ed all’utilizzo del progetto EPR di Flamanville (la cui entrata in esercizio è prevista per il 2012 e che sarà dotato di una potenza pari a 1.600 MW, per un investimento complessivo stimato in 3,6 miliardi di euro) e l’opzione per Enel di partecipare nella stessa misura nei successivi 5 progetti EPR previsti in Francia. Tale partecipazione permetterà ad Enel di acquisire il know how e il diritto di uso della tecnologia EPR, attraverso il coinvolgimento dei tecnici del Gruppo italiano sia nella fase di progettazione e costruzione degli impianti che nella successiva fase di esercizio degli impianti stessi. E’ stato definito al riguardo un programma di formazione per il personale Enel sulla tecnologia nucleare, sia quella attuale che quella EPR.
L’accordo prevede inoltre l’accesso immediato per Enel alla capacità virtuale di base: quale anticipo della capacità che verrà prodotta dall’impianto EPR di Flamanville, è difatti prevista la disponibilità per Enel di 600 MW a partire dal 2008, con volumi progressivamente crescenti fino a raggiungere 1.200 MW nel 2012. Una capacità virtuale che a partire dal 2012 verrà progressivamente sostituita da capacità proveniente dagli impianti EPR che entreranno in funzione. Questa energia verrà in prevalenza destinata da Enel alla vendita a clienti finali in Francia.
Una volta realizzato il primo impianto EPR in Francia cui abbia partecipato Enel, quest’ultima offrirà a Edf accesso a nuova capacità nucleare Enel in Europa e, se non disponibile, a una capacità con caratteristiche simili.
Edf ha inoltre offerto ad Enel l’opzione (esercitabile entro il mese di settembre 2008) di partecipare alla realizzazione ed all’utilizzo, per una quota compresa tra il 30% ed il 40% (pari ad una capacità tra 400 e 550 MW), di due progetti nel segmento mid-merit attualmente in corso di realizzazione in Francia, per un totale di circa 1400 MW, la cui messa in esercizio è prevista tra il 2010 e il 2012.
A decorrere dall’esercizio dell’opzione sopra indicata, l’accordo prevede la disponibilità per Enel di capacità virtuale mid-merit per una potenza identica a quella che le spetterebbe a regime a seguito dell’entrata in esercizio degli impianti.
Nel quadro della collaborazione avviata, Enel riconoscerà a sua volta a Edf un’opzione che le consentirà di assicurarsi la disponibilità di una capacità analoga proveniente dai progetti che Enel potrà realizzare in Europa e nell’area del Mediterraneo.