Quando si è alla ricerca di un mutuo da sottoscrivere per la prima volta, magari per l’acquisto dell’abitazione principale, è frequente imbattersi in terminologie non proprio chiare e facilmente comprensibili. Questa difficoltà, se si desidera valutare bene le proposte delle varie banche, deve essere superata. Ecco quindi la necessità di avere a disposizione un elenco di spiegazioni chiare e di rapida consultazione.
Le terminologie da conoscere per l’apertura di un mutuo
- Mutui prima casa
Con la definizione mutui prima casa si intendono delle particolari tipologie di contratto, sottoscritte tra richiedenti e banche (o altri istituti) aventi il fine ultimo di acquistare immobili destinati a prime abitazioni. I mutui prima casa si differenziano dagli altri perché vantano condizioni economiche più vantaggiose. Le prime case infatti, a patto che rispettino determinati requisiti, godono di agevolazioni di vario tipo, tra cui la riduzione delle imposte in fase di compravendita, con conseguente risparmio sul trasferimento di proprietà. In questo caso l’imposta di registro passa dal 9% al 2%, mentre l’IVA se prevista scende dal 10% al 4%. Dato che i mutui prima casa possono essere più o meno convenienti a seconda della banca che lo eroga, per sceglierne uno poco gravoso è altamente consigliato il consulto di siti di comparazione online, che permettono all’utente di mettere a confronto più proposte.
- Fondo garanzia prima casa
Il fondo prima casa è una garanzia statale offerta su importi di mutuo fino a 250.000€. Grazie a questo fondo anche le famiglie meno abbienti, con lavoro instabile, possono richiedere la concessione di un mutuo, vantando come garante lo stato stesso. I requisiti necessari per accedere al fondo sono:
- Essere una coppia giovane con un componente con età inferiore ai 35 anni.
- Appartenere ad un nucleo monogenitoriale con figli minori.
- Avere meno di 36 anni.
- Essere conduttore di alloggio IACP
Al fondo oltre che per acquisto di prima casa si può accedere anche per interventi di ristrutturazione aventi come fine un efficientamento energetico. Gli immobili in questione devono essere siti in Italia e non devono appartenere alle categorie catastali A1, A8 e A9 o avere caratteristiche di lusso. La domanda per l’accesso al Fondo deve essere presentata in banca, compilando un apposito modulo scaricabile direttamente dal sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
- TAN e TAEG
TAN e TAEG sono terminologie frequenti sia in caso di acquisto prima casa che in altre circostanze (es. surroga di vecchio mutuo), ma sono sempre relativi ad un mutuo o ad un prestito. Per conoscere il costo reale di quest’ultimi infatti, oltre a conoscere l’importo del capitale erogato, la durata del finanziamento e l’importo delle rate, è fondamentale sapere anche a quanto ammontano TAG e TAEG. Per TAN s’intende il Tasso Annuale Nominale, ovvero una percentuale su base annua che indica gli interessi del prestito, il TAEG invece, ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale d’interesse, definisce il costo totale del prestito, prendendo in considerazione anche le spese accessorie.