Le conseguenze della tensione dei mercati sull’operatività delle banche
L’incertezza del debito pubblico ha effetti negativi sui costi che le banche devono sostenere per reperire denaro. Ne risentono in particolare i tassi di riferimento dei mutui. La tensione dei mercati sui titoli bancari, non solo italiani ma anche esteri, sta generando difficoltà anche operative per il mondo bancario e potenziali conseguenze a cascata per il sistema economico.
Come abbiamo premesso, tutto dipende dall’incertezza sul debito pubblico italiano: i titoli di stato perdono valore e di conseguenza aumentano i costi che le banche devono sostenere per rifornirsi di denaro sul mercato. Di conseguenza l’accesso al credito non è facile e i costi aumentano, poiché non tutte le banche riescono ad operare con la stessa flessibilità e competitività.
Uno degli effetti è la drastica riduzione delle opportunità per finanziare fino al 100% del valore della casa: i dati desunti dalle rilevazioni di MutuiOnline.it indicano poco sopra il 4% le erogazioni di mutui oltre l’80% del valore dell’immobile (erano il 12% nel 2007).
Poiché aumentano i costi delle banche per ottenere liquidità dal mercato, viene ridotto il volume di denaro che le banche possono poi reimpiegare nel sistema economico, di conseguenza i margini di guadagno per gli istituti si riducono e si rivela necessario in molti casi aumentare i costi dei prodotti offerti.
Consideriamo, ad esempio, gli spread sui mutui: le rilevazioni effettuate da MutuiOnline.it mostrano un aumento medio di 0,30% per i tassi fissi e di circa 0,10% per i tassi variabili nel periodo tra giugno e settembre. Lo spread medio per un mutuo a 20 anni è ora dell’1,59% per i tassi fissi e dell’1,41% per i variabili, con punte ben superiori al 2%.
Gli effetti di questi aumenti si riscontrano anche nei più recenti dati dell’ABI sul tasso medio applicato ai mutui erogati: in agosto il tasso è salito al 3,50% dal 3,16% di giugno. Tale aumento è anche legato al differente mix tra tassi fissi (più alti) e tassi variabili, ma va anche precisato che per i mesi futuri i tassi medi sugli erogati sono destinati a salire ulteriormente: i recenti aumenti degli spread avranno infatti pieno effetto sui mutui erogati nei mesi a venire.
Per le famiglie alla ricerca di un mutuo scegliere l’offerta giusta può garantire quindi risparmi consistenti: le differenze di tasso da una banca all’altra superano anche l’1,00%, che su un mutuo di medio 130.000 euro di vent’anni comporterebbe un maggior costo di 800 euro l’anno ed oltre 16.000 euro totali.
Tassi dei mutui, prossimamente in salita. Più difficile l’accesso al mutuo casa
di 3 Ottobre 2011Commenta