Questo è certamente un momento finanziariamente favorevole per la stipula di un mutuo a tasso fisso. Sul mercato ci sono istituti che offrono mutui a un Taeg (Tasso annuo effettivo globale) fisso del 4,3%.
Chi è orientato a sfruttare questo momento di crisi finanziaria (e di maggiore convenienza per i mutui) per ottenere un prestito ipotecario a tasso fisso non può, però, ignorare due aspetti: i tempi tecnici che passano fino alla stipula (che possono erodere la convenienza) e la convenienza ancora più spiccata del variabile con tassi in discesa nei prossimi mesi e non più in risalita secondo le previsioni in questa primavera.
Per quanto riguarda i tempi tecnici, si ricorda che le rate dei mutui a tasso fisso si calcolano sommando allo spread applicato della banca l’indice Eurirs della scadenza pari alla durata del mutuo. In questo momento gli Eurirs viaggiano molto bassi e questo rende più conveniente i mutui a tasso fisso rispetto ad altri momenti. Tuttavia, chi è orientato oggi a chiedere un mutuo deve ricordare che l’Eurirs su cui verrà determinata la rata finale del mutuo non è quello relativo al giorno in cui si ottiene il preventivo, ma quello del giorno della stipula effettiva del contratto dinanzi al notaio e al procuratore della banca.
Considerando che, nella migliore delle ipotesi tra la richiesta del mutuo e l’effettiva stipula passa un mese (nel frattempo devono andare a buon fine istruttoria e perizia) e che in media passano circa tre mesi, non è pertanto detto che il giorno della stipula gli indici Eurirs saranno ancora così bassi. Certo, se le tensioni finanziarie rimarranno sugli attuali livelli, è addirittura immaginabile un’ulteriore discesa ma se, come ci si augura, dovessero emergere delle vie d’uscita dalla crisi o quantomeno di raffreddamento delle tensioni, questi indici (e con essi le rate dei mutui fissi) potrebbero risalire.
Allo stesso tempo chi è tentato dal fisso deve tenere persente il costo di un corrispettivo tasso variabile (Taeg 2,7% nelle migliori offerte, quindi 160 punti base in meno del miglior fisso) e le previsioni. I future sull’Euribor – l’indice utilizzato per calcolare in partenza le rate dei mutui a tasso variabile – indicano chiaramente che il tasso attuale di riferimento fissato a luglio dalla Banca centrale europea (1,5%) è “fuori mercato”. Perché i tassi interbancari dovrebbero scendere sotto l’1% entro la prossima primavera (almeno è quanto ipotizzano in questo momento i contratti future scambiati sul mercato Liffe di Londra). Tanto che in molti si aspettano un passo indietro della Bce nei prossimi consigli direttivi e un nuovo taglio dei tassi. Quindi anche sul fronte del variabile questo momento è estremamente favorevole. I numeri ci dicono addirittura più favorevole di un mutuo fisso intorno ai minimi storici. In sintesi, questo momento è favorevole per chi vuole stipulare un mutuo, ma attenzione a non firmare un contratto con uno spread alto, considerata la recente tendenza delle banche ad aumentarli. Una cosa è certa: la scelta tra fisso e variabile in questo momento è veramente difficile.
Fonte: ilsole24ore
Mutui e tassi: fisso verso i minimi storici, variabile ancora più economico
di 13 Settembre 20111
alfredo 13 Settembre 2011 il 15:40
Strano, ma grazie alla crisi oggi il mutuo casa fisso viene erogato attorno al 4% , un buon momento almeno per i mutui.