Anche nel secondo semestre 2010 la domanda di immobili in affitto è alimentata da chi non riesce ad accedere al mercato del credito.
Secondo Tecnocasa, a livello nazionale, in questo periodo, i canoni di locazione hanno registrato stabilità sui trilocali e una diminuzione dello 0,1% sui bilocali. A cercare casa in affitto per il 61% sono single, in particolare separati/divorziati, il resto è rappresentato da famiglie che non riescono ad accedere ai finanziamenti per l’acquisto della casa.
Per quanto riguarda le fasce di età, il 45,4% di coloro che cercano casa in affitto hanno un’età compresa tra 18 e 34 anni, il 25,8% ha un’età compresa fra 35 e 44 anni. Il 55,3% di chi cerca in affitto lo fa per trovare l’abitazione principale; seguono coloro che cercano per motivi legati a trasferimenti di lavoro e, quindi, hanno una motivazione di tipo professionale (33,7%); infine, troviamo chi si trasferisce per motivi di studio (11%).
Quanto alle tipologie di contratto di locazione, quello più praticato è il canone di tipo libero (4+4), seguito da quello a uso transitorio e, infine, da quello concordato (questa tipologia di contratto è in aumento rispetto al primo semestre dell’anno). La domanda di abitazioni in affitto si concentra in particolare sui bilocali, seguono il trilocale e il quattro locali. In questo semestre non sono emerse particolari novità, infatti i proprietari degli immobili sono ancora contrari ad dare in affitto, desiderano sempre maggiori garanzie sull’affidabilità dell’inquilino e la continuità dei pagamenti dei canoni di locazione.
Anche i potenziali locatari sono sempre più esigenti nella ricerca dell’immobile. Infatti c’è una maggiore attenzione alla qualità, intesa non solo come buono stato di conservazione dell’immobile ma anche qualità dell’arredamento, ambienti luminosi e servizi in zona, la presenza del riscaldamento autonomo per la riduzione dei costi.
Si è registrata anche una ripresa della domanda di immobili in affitto da parte delle aziende, anche per l’introduzione della cedolare secca, che a lungo termine potrebbe avere effetti benefici per il mercato delle locazioni. Infatti potrebbe aumentare l’offerta di immobili sul mercato che andrebbe a calmierare i canoni di locazione, mentre i proprietari potrebbero investire il risparmio ottenuto con la minore tassazione in miglioramenti qualitativi dell‘immobile da affittare.
Mercato delle locazioni, si rileva maggiore stabilità
di 7 Giugno 20112
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