Il carattere eclettico della ceramica Made in Italy viaggia attraverso Paesi e culture differenti in occasione di Ceramics of Italy. Metamorfosi, l’innovativa mostra evento presentata con una press preview presso la sede della Triennale di Milano in occasione della settimana milanese del design.
L’esposizione, promossa da Confindustria Ceramica e organizzata da Edi.Cer, si è presentata per la prima volta come una mostra di sistema che in modo originale e suggestivo coinvolge tutti i comparti del settore, piastrelle, sanitari, stoviglie, adesivi. Ad evidenziare il carattere eclettico della ceramica italiana la creatività di nomi emergenti del design italiano in grado di dare forma e significato ad ambientazioni suggestive e inedite.
In apertura di conferenza stampa il Presidente della Commissione Attività Promozionali e Fiere di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli ha sottolineato le peculiarità di un tema, quello della metamorfosi, assolutamente innovativo nel paradigma che intende rappresentare.
”Metamorfosi come differente uso del materiale ceramico all’interno di svariati contesti e luoghi geografici, – ha spiegato Borelli – a testimoniare che la ceramica è un prodotto versatile, capace di trasformarsi e proiettarsi nel futuro prossimo”. Il presidente Borelli ha poi evidenziato l’esordio a livello internazionale del marchio collettivo Ceramics of Italy, che rappresenta esclusivamente le produzioni realizzate in Italia, e rimarcato il processo evolutivo che ha caratterizzato l’industria ceramica italiana.
Il curatore della mostra Aldo Colonetti ha introdotto il concept dell’esposizione, la ”metamorfosi”, un progetto magico dove la ceramica è protagonista e, pur rimanendo se stessa, si adatta ad ogni contesto e percorso progettuale”. Colonetti si è poi soffermato sull’importante collaborazione tra otto importanti aziende associate a Confindustria Ceramica e altrettanti progettisti di nuova generazione: il risultato finale è un’esposizione che fa viaggiare corpo e mente, una sorta di giro del mondo che vive all’interno di un’immagine, quella del Camaleonte, disegnata da un grande maestro della grafica e illustrazione internazionale, Leo Lionni.
Sono otto le qualificate installazioni che scandiscono un percorso di interpretazione del concept di metamorfosi. Tema dalle radici antiche, ma di estrema attualità, la metamorfosi interessa la materia, plasmata dal genio dei designer, ma anche l’adattamento degli oggetti a realtà diverse e sconosciute. Il risultato è un viaggio tra luoghi lontani o fantastici che conduce il visitatore tra esotiche culture, affascinanti scorci vulcanici italiani o metropolitani francesi e mitologici scenari dell’antica Persia e della sommersa Atlantide.
Ripensare al futuro in termini di sobrietà ed equità, uscire dalla logica dell’effimero per proporre un’azione socialmente utile ed ecologicamente sostenibile: è questa la filosofia che guida la realizzazione ‘2x2x2 sulle strade del sud” dello Studio Tamassociati, pallets di ceramiche bios antibacterial a firma Casalgrande Padana che al termine dell’esposizione verranno donati per la ristrutturazione del pronto soccorso del Centro chirurgico e pediatrico di Emergency in Sierra Leone.
”La fontana di Atlantide”, l’installazione progettata dallo Studio Giulio Iacchetti utilizzando vari pezzi della collezione di arredo bagno Olivia prodotta da Ceramica Globo, descrive una storia sapiente di governo dell’acqua, di bacini capienti che si riempiono e che riversano il loro prezioso contenuto in altri bacini, in un gioco di rimandi allegorici. Una maestosa torre di ceramica blu che racconta il mistero dello scorrimento dell’acqua.
”Sabbia e vento”, la realizzazione di Salvo Schiavo, racconta l’essenza trasmessa da una terra magica, gli Emirati Arabi, in linea con il concept di Ceramiche Coem: l’unione di Pietra splendente, Tufo d’arredo e T.U. Metalli – Fractals danno vita a questa rappresentazione dal cuore d’oro nero, protetto da un caldo e avvolgente manto che evoca la fine sabbia bianca. La ceramica rivela la sua natura metamorfica e attraverso le forme morbide di un paesaggio e delle sue ricchezze naturali trae ispirazione, per riprodurle in armonia.
Rappresentare la metamorfosi come forma di mutazione della materia attraverso il fuoco: ”Volcano”, l’installazione di Fikez Studio-Federico Dalmazzo, riproduce il cratere di un vulcano quale simbolo della materia grezza attraverso ottantacinque livelli di manufatti ceramici che si sovrappongono a spirale. Lo spazio diventa luce, l’arte di strada si fa decoro e la pietra mostra la sua vena più evocativa in questa opera realizzata con le collezioni Hall, Word Up e Brenta di Cooperativa Ceramica d’Imola.
”TileGate” apre la dimensione delle megalopoli degli States ed evoca questa spazialità che invita il visitatore ad entrare nella materia ceramica, in un percorso visivo e sensoriale, tramite un passaggio volutamente stretto che dilatandosi verso l’alto lo accompagna in una nuova esperienza percettiva. Vittorio Minervini e Giacomo Sanna per Emilceramica, realizzano con la collezione Stone Project questa installazione dalla superficie versatile, che assegna colori specifici ad ogni pietra realizzando una molteplicità di accostamenti.
La piastrella diamantata, nata oltre un secolo fa nelle metropolitane parigine, esce e si mostra alla città per diventare un luogo di sosta, di attesa e di incontro pubblico: nella realizzazione ”Arts e Metiers” di Roberta Bonaiti la ceramica diventa segno grafico capace di rivestire anche superfici curvilinee, grazie alla versatilità delle piastrelle diamantate di Etruria Design.
”Padam”, il disegno paisley di origine persiana, si trasforma incontrando il segno tecnico di una suola da trekking nell’installazione di Diego Grandi realizzata con Kerapoxy e Dursilite di Mapei. Il nome Padam, oltre a riferirsi ad una città dell’India, richiama infatti in maniera onomatepeica il suono dei passi, orme che diventano elemento grafico, un ipotetico percorso che unisce le diverse installazioni e manifesta il naturale legame tra Mapei e mondo ceramico.
Interpreta la metamorfosi come decontestualizzazione di un oggetto di uso quotidiano la realizzazione ”Indian Mood” dello Studio Terri Pecora per Simas, ispirata ad un filone dell’architettura indiana che predilige forme geometriche monumentali e colorate, impiegata soprattutto per strutture di carattere sacro come i templi. A questo si aggiungono input sensoriali con l’impiego di decorazioni a rilievo che impreziosiscono la linea e_Line.
Completa l’allestimento della mostra Metamorfosi, messo a punto dallo Studio Franco Origoni & Anna Steiner, l’esposizione dell’azienda Ancap che racconta l’anima del cambiamento, e quindi della metamorfosi, racchiusa nella stoviglieria in porcellana.
”Ceramics of Italy. Metamorfosi” sarà presente anche al prossimo Cersaie di Bologna, in programma dal 20 al 24 settembre 2011.
Per ulteriori informazioni: Andrea Serri
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