In Gazzetta il provvedimento sul federalismo municipale che introduce il nuovo regime tributario
Occorrono al più presto i chiarimenti necessari per l’applicazione concreta della cedolare secca sugli affitti, altrimenti vi è il rischio di impedire il decollo della nuova misura e la realizzazione dell’obiettivo di rilancio della locazione che la stessa si prefigge. È quanto rileva la Confedilizia nel segnalare l’avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo in materia di federalismo fiscale municipale, all’interno del quale è appunto prevista l’introduzione della cedolare.
Il decreto legislativo – ricorda la Confedilizia – prevede la possibilità di applicare la cedolare secca a decorrere dal 2011. Lo stesso decreto, però, demanda ad un provvedimento dell‘Agenzia delle Entrate – da emanarsi entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto – la definizione delle modalità di esercizio dell’opzione per la cedolare, delle modalità di versamento dell’imposta in acconto e a saldo nonché di ”ogni altra disposizione utile, anche dichiarativa”, ai fini dell’attuazione delle nuove disposizioni.
Ora, considerato che il decreto legislativo entrerà in vigore il prossimo 7 aprile, l’Agenzia delle Entrate ha tempo fino al successivo 6 luglio per emanare il citato provvedimento attuativo. Prima di tale data, però, scadono i termini relativi agli acconti Irpef per il 2011, sia per i contribuenti che presentano il Modello 730 (al datore di lavoro o al Caf) sia per quelli che presentano il Modello Unico. Si tratta, in particolare, delle scadenze del 2 maggio, del 31 maggio e del 16 giugno.
Alla luce di quanto sopra, risulta indispensabile che l’Agenzia provveda, anche prima di emanare il previsto provvedimento attuativo, a fornire chiarimenti in merito ai versamenti degli acconti, che scongiurino che di fatto la cedolare non diventi operativa già da quest’anno, come pure la legge prevede.