L’assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti: 440 mln le entrate; priorità: recupero alloggi sfitti
Regione Lombardia dal gennaio 2008 ha approvato 56 programmi di valorizzazione e riqualificazione del patrimonio di Edilizia residenziale pubblica, che prevedono la dismissione o alienazione di circa 5.000 alloggi (4.750 di proprietà Aler e 250 dei Comuni). L’operazione si stima possa garantire introiti per 440 milioni di euro. Sono i numeri ricordati dall’assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti che, nel pomeriggio, ha partecipato a un convegno che aveva proprio come oggetto la dismissione degli alloggi pubblici.
”Questo tipo di operazione – ha precisato Zambetti – non deve essere vista e percepita come una modalità per fare cassa, ma deve essere intesa come uno strumento attraverso il quale si vogliono raggiungere determinati obiettivi. Anzitutto disporre di un patrimonio efficiente, razionale e qualificato dal punto di vista edilizio, impiantistico, della sicurezza e della socialità; poi dare la possibilità a persone e famiglie di diventare finalmente proprietari della casa che abitano”.
DAI PROVENTI NUOVI INVESTIMENTI NEL PUBBLICO
Le economie derivanti devono essere destinate obbligatoriamente allo sviluppo e alla valorizzazione del patrimonio Erp con priorità per il recupero delle unità abitative sfitte non assegnabili, proprio per prevenire il fenomeno dell‘occupazione abusiva, nonché per interventi finalizzati alla sicurezza degli inquilini, per l’adeguamento degli impianti elettrici, per l‘eliminazione dell’amianto, per l’eliminazione delle barriere architettoniche, per interventi finalizzati al risparmio energetico.
Una particolare attenzione viene anche riservata agli indirizzi per l’inserimento paesaggistico e ambientale nei nuovi quartieri e per il recupero degli esistenti degradati e delle aree dismesse, rendendo disponibili aree e volumi per l’housing sociale.
”L’azione di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico – ha ribadito l’assessore Zambetti – s’inserisce in un contesto economico e sociale di forte criticità e per questo richiede l’impegno di tutti i soggetti lombardi pubblici e privati per individuare insieme nuove modalità di risposta ai fabbisogni abitativi”.
‘Concluderà questo percorso – ha concluso l’assessore Zambetti – la sottoscrizione di un Patto regionale per la casa, che coinvolga tutti gli operatori del settore e del sistema economico finanziario nell’attuazione di nuove politiche regionali”.