Il rilancio dell’edilizia nel Lazio al via. Già in programma i circa 1200 emendamenti al testo per la modifica del Piano Casa
Visto il fallimento della legge 21, bloccata, secondo gli addetti ai lavori, da una serie di vincoli procedurali, il nuovo ddl propone un ampliamento degli interventi ammissibili, rafforzando anche gli incentivi per l’adeguamento del patrimonio edilizio esistente.
Sono consentiti gli interventi in zona agricola, le sopraelevazioni e la sostituzione degli edifici industriali, la monetizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria impossibili da realizzare. Nei comuni con più di 250 mila abitanti diventa obbligatorio reperire aree per la costruzione di alloggi di edilizia sociale. In genere, le aree devono essere cedute gratuitamente con una quota di edificabilità non inferiore al 70%. Il restante 30% resta invece a disposizione del proprietario.
Il testo include tra i sottotetti i volumi situati sotto la copertura a falda e computati nel volume residenziale a patto che siano suddivisibili con un solaio intermedio che assicuri il rispetto delle altezze minime.
Durante lo studio di un’alternativa al Piano Casa, il Consiglio aveva riconosciuto la regolarità del ddl di iniziativa del Consiglio provinciale di Frosinone. Il testo muoveva alcune osservazioni alla legge 21, come il divieto di ampliare gli immobili situati nei centri storici o l’esclusione delle zone agricole.