Plauso Fiaip alle nuove proposte di Calderoli
Soddisfazione degli agenti immobiliari per il taglio alle aliquote e l’abolizione della tassa di registro e di bollo
”Per la prima volta in Italia si abbassa la pressione fiscale sugli immobili, permettendo così di sbloccare il mercato immobiliare e favorendo al contempo inquilini e proprietari”. A dichiararlo è Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip, che esprime una chiara soddisfazione da parte degli agenti immobiliari e sottolinea come ”il settore immobiliare finalmente riceve la giusta attenzione da parte del legislatore con l’introduzione della cedolare secca sugli affitti e le aliquote che passano al 21% per i contratti liberi e al 19% per i contratti a canone concordato”.
Fiaip sottolinea come la cedolare sostituirà dal 2011 l’imposta di registro e di bollo oltre che sulle risoluzioni e sulle proroghe del contratto di locazione per chi opterà per questa tassazione. È previsto inoltre un meccanismo di agevolazione a favore dei conduttori volto a contenere gli aumenti dei canoni a loro carico”.
”Il provvedimento che introduce la cedolare – dichiara Paolo Righi, presidente Fiaip – prevede inoltre l’abbattimento della tassa di registro e di bollo. Fiaip giudica positivamente l’abbassamento delle aliquote per i trasferimenti immobiliari in quanto passano per le prime case al 2%, e per gli altri beni immobili al 9%”.
Tutto ciò favorirà ancora una volta la ripresa del mercato immobiliare. Fiaip sottolinea come l’aliquota del 7,6 per mille dell’Imu (tassa unica sugli immobili che si applicherà alle seconde case) assorbe Irpef ed Ici, e per chi darà in locazione l’immobile è previsto una riduzione dell’aliquota pari al 50%.
Il Presidente Fiaip Righi si augura: ”che la proposta del Ministro Calderoli possa essere votata all’unanimità sia dalle forze della maggioranza che da quelle dell’opposizione, con un voto che guardi agli interessi del mercato immobiliare e non risenta dello scontro politico in atto”.
Infine Fiaip esprime apprezzamento per il secco no espresso dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi all’introduzione di una tassa patrimoniale sugli immobili.